Europa Verde: un progetto comune di Verdi e Possibile per le Europee

E’ il momento di dare una svolta decisiva: lo faremo grazie alle cinque donne che capeggeranno le nostre liste nelle varie circoscrizioni elettorali

Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa openair della lista “Europa Verde”, progetto nato dalla comunione di intenti dei Verdi e di Possibile.

“Siamo orgogliosi che questo progetto sia andato in porto: la creazione di una lista ecologista, europeista, solidale, femminista” afferma Elena Grandi nel corso della conferenza stampa. “L’ idea che vogliamo portare con determinazione in Europa poggia sulla riconversione ecologica dei processi produttivi, in modo da poter modificare nel profondo la società, renderla sostenibile a 360°, a partire certamente dall’ambiente ma estendendo il concetto alla società tutta, alla cultura, all’economia. Non riteniamo di avere avversari in questa competizione: abbiamo altre compagne e altri compagni di strada, ma le loro politiche ci sembrano semplicemente insufficienti. E’ il momento di dare una svolta decisiva: lo faremo grazie alle cinque donne che capeggeranno le nostre liste nelle varie circoscrizioni elettorali”.

“Europa Verde non e’ una delle liste a sinistra del Pd, come si dice in questi giorni: e’ un progetto ecologista e progressista che vuole rispondere alle istanze dei giovani scesi in piazza, aderendo allo sciopero globale per il clima, per chiedere nuove politiche. Ma in questa lista ci sono anche proposte concentrate sul protagonismo femminile, per rovesciare gli schemi”. Lo ha dichiarato la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, durante la conferenza stampa di presentazione, a Roma, del simbolo della lista Europa Verde, formata da Possibile e Verdi.
“Abbiamo scelto- ha aggiunto Brignone- un venerdi’ per presentare il simbolo della lista, perche’ tutti i venerdi’, con i Fridays for future, ci sono migliaia di giovani che dicono alla politica di fare presto. Ricordandoci che non c’e’ tempo da perdere per salvare il pianeta. Perche’ non c’e’ un pianeta B”.

“L’Europa che vogliamo non è quella di chi preferisce gli OGM all’agricoltura biologica, il fossile alle rinnovabili. La nostra Europa, – afferma Angelo Bonelli, già assessore regionale dei Verdi in Regione Lazio, – vuole giustizia sociale e si batte contro il cambiamento climatico. La Lista Europa Verde vuole essere la casa, non solo degli ambientalisti, ma di tutti quei cittadini delusi dalle politiche del M5S e del PD. Non si può affermare di sentirsi vicini a Greta quando si approvano provvedimenti criminosi nei confronti dell’ambiente e le generazioni attuali e future. Europa Verde è una proposta contro l’ipocrisia della politica”.

Anche Matteo Badiali, altro co-portavoce dei Verdi, si dice soddisfatto del progetto messo in campo per le elezioni europee del 26 maggio: “Siamo convinti che in Italia ci sia bisogno di restituire il futuro ai giovani a cui è stato sottratto. Sotto il simbolo dei Verdi Europei, vogliamo rispondere a un Paese in fermento e siamo convinti che l’impegno sempre profuso, sia dai Verdi che da Possibile, sui temi ambientali, faccia di noi dei portatori sani di questa buona politica. Restano cinquanta giorni di campagna elettorale: il nostro scopo è quello di coinvolgere i giovani e le famiglie, così da contrapporre l’amore e la speranza per una società sostenibile all’odio che dilaga nel Paese”.

Non abbiamo più tempo per soluzioni moderate o tiepide. Abbiamo 11 anni per salvare il pianeta dal collasso climatico e un’urgenza mai vista di riequilibrare un mondo di ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più soli e disperati.

“È tempo di scelte radicali e coraggiose. È tempo di smettere di stare a guardare ed entrare in azione, al fianco di chi lo fa da 20 anni con serietà e coerenza: i Verdi Europei.” ha spiegato Annalisa Corrado del Comitato scientifico di Possibile

“Tra i mali dell’Italia ce n’è uno ormai antico e cioè che i temi ambientali non abbiano nessuno che li rappresenti in politica” – ha precisato Carmine Maturo, Co-portavoce di Green Italia – “Che, quindi, ne faccia il cuore di un’idea di futuro e di progresso. L’organizzazione che rappresento è nata per contribuire a colmare questo vuoto, e il progetto che ‌presentiamo oggi serve allo stesso scopo.”

Un endorsement importante arriva anche dall’ex parlamentare di SEL, Filiberto Zaratti, secondo cui è di primaria importanza costruire un fronte ecologista, progressista, dei diritti  e della concretezza, per dare risposte ai ragazzi scesi nelle piazze dei Fridays for Future. “La prima risposta che diamo è l’unità con cui abbiamo costruito la lista ecologista per le europee. Le idee dei giovani devono trovare una rappresentanza politica che si traduca nella concretezza con cui il gruppo dei Verdi europei ha già lavorato in questi ultimi cinque anni”.

Durante l’iniziativa il giovane rapper e writer Manuel Kashi ha disegnato dal vivo una sua interpretazione del simbolo. I partecipanti hanno steso una enorme bandiera che rappresentava l’#ondaverde che dal nord Europa sta arrivando anche in Italia.

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