I tecnici del Ministero delle infrastrutture confermano che la TAV è un’opera inutile

l'esito della valutazione sulla TAV è negativa, ma Salvini invoca il referendum per mandare avanti i lavori per l'alta velocità Torino - Lione
val di susa tav

Tav sì, Tav no: il balletto di un governo che non aveva idee su dove mettere le mani riguardo le grandi opere. Ma è arrivato il parere della commissione costi-benefici che oggi, in via preliminare ha deliberato che l’opera è inutile. Alla notizia di questo parere Matteo Salvini ha immediatamente espresso in modo fervente il proprio favore a proseguire i lavori della Torino-Lione invocando il referndum.
In proposito sono intervenuti i Cooportavoce dei Verdi che hanno dichiarato: “Salvini vuole fare un referendum sulla TAV quando la valutazione costi-benefici del Ministero delle Infrastrutture, anche se in fase preliminare, al momento è negativa? Ancora una volta il Ministro degli Interni si intromette indebitamente in una materia che non gli compete e cerca di puntare alla pancia degli elettori cercando di portare avanti un progetto obsoleto la cui inutilità, anche secondo il parere degli esperti, è provata”. Così in una nota Elena Grandi e Matteo Badiali, che spiegano:”Come Verdi da sempre sosteniamo che le grandi opere dovrebbero essere inserite in un piano nazionale frutto di studi e di valutazioni sulla loro reale utilità e essere oggetto di debat public. L’Italia ha seriamente bisogno di grandi opere che ne risolvano i problemi di mobilità, di dissesto idrogeologico, di sicurezza e non di opere frutto di decisioni estemporanee e calate dall’alto, come è stato a suo tempo per la TAV Lione-Torino. Sarebbe doveroso che le risorse economiche, altrimenti destinate a progetti di inutilità verificata, venissero ripartite per progetti di manutenzione e potenziamento delle reti ferroviarie esistenti, a vantaggio dei milioni di pendolari che si muovono ogni giorno sull’intero territorio nazionale”. Concludono Badiali e Grandi.

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