20 Ottobre 2018
L’emendamento M5S-LEGA al decreto Genova aumenta i livelli di diossine nei fanghi di depurazione da spargere nei suoli agricoli.
Si permetterà di concimare zucchine, melanzane e cavoli con le diossine.
Una vera e propria e scandalosa sanatoria di diossine, PCB e licenza d’inquinare è quella prevista dall’emendamento all’art.41 sui fanghi di depurazione, destinati sui suoli agricoli, del decreto Genova presentato dai parlamentari Di Muro e Rospi, M5S e Lega. L’emendamento che i due relatori hanno presentato, per conto del ministro dell’Ambiente Costa, prevede che nei fanghi di depurazione da spargere nei campi ad uso agricolo possano essere presenti PCDD e PCDF (diossine) PCB (policlorobifenili), Toluene, Selenio ed IPA (idrocarburi policiclici aromatici) in quantità elevatissime rispetto a quanto previsto dal Dlgs 152/2006.
Nel dettaglio per il Toluene è previsto un limite di 200 volte maggiore, passando da 0,5mg per Kg a 100, per il Selenio il limite è alzato di 3 volte e passa da 3 mg per kg a 10, per i PCB passa da 0,06 a 0,08 mg per Kg e viene alzato di 13,3 volte, per i Pcdd/Pcdf (diossine) il limite passa da 10 ng per kg a 25, ben 2,5 volte maggiore. Si autorizza in questo modo ad accumulare sui terreni destinati all’agricoltura diossine, PCB e microinquinanti tossici trasformando nel tempo quei terreni in aree da sottoporre a bonifica e contaminando le matrici ambientali e la catena alimentare.
A ciò si aggiunge che la norma già prevede all’art.41 l’aumento di 20 volte degli idrocarburi, ma in questo caso il valore nel decreto e nell’emendamento non è sulla sostanza secca ma sul tal quale. Una furbata. Con la sostanza secca, il valore è univoco, mentre con il tal quale la concentrazione dell’inquinante dipende dal contenuto di acqua del fango. Di conseguenza, per abbassare la concentrazione degli idrocarburi, basterà diluirlo.
Ma il ministro dell’ambiente Costa fa il ministro o fa il notaio di decisioni e volontà altrui? I parlamentari del M5S sostengono che la legge sui fanghi di depurazione destinati all’agricoltura non prevede limiti per i microinquinanti oggetto del loro emendamento e che loro hanno colmato un vuoto. Non è vero perché valgono i limiti sanciti dalla Tabella 1, all. 5, Titolo V, parte IV del d.lgs. n. 152 del 2006 come ribadito dalla sentenza di Cassazione penale sez. III, 6 giugno 2017 e da Ispra nel documento 228/2015.
La direttiva europea e la legge sui fanghi non prevede limiti per diossine, PCB e altri per il semplice motivo che i fanghi di depurazione sono relativi a quelli domestici e che i nostri bisogni non producono né diossine, né PCB o idrocarburi. I microinquinanti si trovano perché nei depuratori va di tutto o quasi e per superare un’emergenza legata alla necessità di smaltire i fanghi si alzano all’inverosimile i limiti per consentirne lo smaltimento sui suoli agricoli.
Ricordo che la legge e la direttiva europea prevedono che i fanghi non devono essere dannosi per l’ambiente, la salute e devono essere concimanti. Qualcuno può spiegare come possono essere concimate zucchine, melanzane e cavoli con le diossine?
Qui gli emendamenti proposti: bit.ly/emendamenti_diossine