MOZIONE TEMATICA SULLE MONTAGNE
Due terzi del territorio italiano è territorio di montagna. Da alcuni decenni assistiamo allo spopolamento di vaste aree montane. Le recenti finanziarie hanno inciso in modo ancora più pesante nell’impoverire le amministrazioni locali costringendole ad accentrare servizi. La carenza di servizi, di opportunità di lavoro, la debolezza della ricerca naturalistica, sta aggravando la situazione in tutte le località montane italiane: si stanno salvando solo quelle aree nelle due province autonome di Trento e Bolzano ed alcune località a turismo maturo, dove la diversificazione delle economie ha permesso alle popolazioni, specialmente ai giovani, di rimanere a vivere alle alte quote.
I cambiamenti climatici in atto stanno provocando una caduta della biodiversità del territorio montano (si prevede che entro il 2050 nelle Alpi avremo perso il 45% delle specie vegetali ed animali oggi conosciute), stanno acuendo in modo sempre più drammatico i rischi idrogeologici del territorio. Lo spopolamento della montagna renderà questi fenomeni quasi irreversibili. È necessario costruire un progetto speciale “Montagne” (al plurale, le montagne anche vicine fra loro sono sempre diverse) che abbia come obiettivi:
- Il mantenimento dei servizi nelle alte quote, formazione scolastica, formazione del lavoro, innovazione legata alle università delle città, tutela della salute, assistenza agli anziani, investimenti slegati da ogni monocultura;
- Costruire un piano di intervento urgente che riporti gli abitanti della montagna a coltivare la terra, a potenziare la zootecnica (lontani da ogni investimento di tipo industriale), a riprendere l’uso dei suoli abbandonati, a mettere in sicurezza versanti e corsi d’acqua,
- Riguardo la mobilità è necessario ritornare ad un forte investimento nella mobilità ferroviaria, recuperando e modernizzando le linee già esistenti e prevedendo nuovi importanti investimenti nel settore;
- Per mantenere in alta quota i giovani è necessario offire loro lavoro, e lavoro qualificato. La montagna non può essere solo un appendice quale dormitorio delle città, come non può essere letta unicamente come zona a vocazione ricreativa e naturalistica delle metropoli. La ricerca naturalistica, l’apporto dei nuovi lavori può portare la montagna a ritornare ad essere laboratorio innovativo e di qualità come già lo erano le Alpi dal Medioevo al Rinascimento. Per fare questo è necessario legare tutti i lavori, sia la parte imprenditoriale che i lavoratori dipendenti, a processi di formazione continua;
- La politica delle montagne è tesa alla ricostituzione di identità forti, fra loro diversificate, ma capaci di dialogo e apertura, come previsto nella Convenzione delle Alpi.
- Per fare questo è necessario investire nelle reti e nelle filiere: reti delle città alpine, reti dei Comuni alpini (alleanza nelle Alpi), rete delle aree protette con la costituzione di due grandi corridoi ecologici internazionali: quello alpino, dalla Slovenia alla Francia e quello Appenninico, dalle Alpi Marittime alla Sila calabrese;
- Apertura delle nuove filiere del lavoro, che si sostengano fra loro e collaborino in modo stretto. Turismo – agricoltura, cultura – identità – formazione, selvicoltura naturalistica e agricoltura con la sicurezza, la filiera dell’energia – sole – acqua – biomasse, la filiera del limite legata al risparmio e alla massima sobrietà. Tutto con equilibrio.
- La riconquista dei beni pubblici ad uso e crescita pubblica.
Aldo Pompermaier, Marco Boato, Lucia Coppola, Maddalena Bonat, Emma Di Girolamo, Luciano Martinello … seguono altre firme.
MOZIONE TEMATICA
SUL CORAGGIO DI SCELTE ETICHE
La fase che il nostro mondo sta attraversando è davvero particolare: la crisi economica globale, che si sta vivendo, che ha messo in discussione società ritenute fino a ieri sicure fonti di ricchezza e che soprattutto sta creando difficoltà sempre maggiori del tessuto sociale più fragile – che nel silenzio dignitoso stringe i denti per andare avanti – interroga profondamente le nostre coscienze imponendoci urgenti riflessioni.
Esiste una soluzione? La politica può fare il suo mestiere? C’è uno spazio per la speranza? Crediamo che il tempo di variegate difficoltà che si sta vivendo sia un’opportunità da non perdere per operare il bene, in primis da parte dei politici che “per mestiere” sono tenuti a dare risposte concrete. E di risposte concrete, di niente altro, si può parlare ora. Si deve avere il coraggio di scelte etiche, di stare dalla parte della gente, oltre e al di sopra di ogni interesse di parte.
Il nostro partito è nato e si è distinto “per sensibilità”: attenzione all’ambiente che significa attenzione alla casa di tutti, al futuro di ciascuno, alla salute di chiunque … le scelte ecosostenibili possono solo andare in questa direzione, possono avere solo questo contrassegno.
Mettiamo in atto azioni concrete nell’interesse del maggior numero di persone, valide per il più lungo tempo possibile, con comportamenti deontologici nel rispetto dell’etica umana.
Scegliamo di stare dalla parte delle persone, prima dei cittadini vengono le persone, siamo sempre sostanzialmente questo: persone. E il raggio d’azione deve muoversi per priorità di urgenze:
1. Le persone che vivono una qualche patologia esistenziale:
- Le persone malate, sole, a cui deve essere garantito il diritto a cure adeguate in tempi rapidi e con umanità. Quante volte nella mia esperienza di presidente di Giustizia e Diritto, ma anche semplicemente di persona che si relaziona con gli altri, ho visto negati e/o fortemente ostacolati questi diritti, quante persone perse nella disperazione di una malattia e bloccate da esami che non arrivano e da burocrazie assurde.
- Le famiglie in balia di se stesse con una gamma infinita di difficoltà e a cui lo stato chiede tanto.
- I giovani disoccupati o al massimo sottoccupati a termine, a cui si mina il futuro e per i quali sembra che il nostro mondo non abbia un posto.
- Gli adulti disoccupati, dopo esperienze che credevano durature, ecco l’improvviso shock della cassa integrazione e di ciò che ne consegue.
- Gli stranieri che vivono fuori dagli ordini comuni della società e per cui
è complesso avere un lavoro, avere assistenza sanitaria…regolarità
stabile…
- Le persone in carcere, talora anche per futili motivi, che vivono il
degrado di una marginalità compromesso su ogni piano e che è molto lontana da qualsiasi forma di recupero per un serio reinserimento sociale.
- I giovani sbandati, frutto di una società fragile, legata all’avere non all’essere, caratterizzata, nella massa, dal non-valore.
- I pensionati, quelli che vivono di poco o di niente, spesso soli e bisognosi di cure, oltre che di calore umano.
Queste devono essere le nostre priorità
2. E poi, rispettiamo il nostro pianeta, l’unico che abbiamo, pretendiamo per la nostra terra e per noi tutti:
- Energia pulita
- Città sicure
- Investimenti etici
- Prevenzione e cure strutturate
- Raccolta differenziata
- Agricoltura protetta
- Cultura dei valori
- Cultura del territorio
- Recupero e sviluppo del patrimonio artistico
Ecco come rispondere alle attese dei tempi, ecco come riempire i nostri piani programmatici, di partito e di istituzioni, diversamente dilagherà la disperazione nelle persone e la distruzione del pianeta, e noi saremo responsabili di questo, come siamo responsabili della nostra realtà, avendone avuto consapevolezza ma non essendo stati capaci,per inerzia o chissà, di rimboccarci le maniche e di darci un futuro.
Esistono persone compromesse con il bene del prossimo, bene, riuniamo queste persone e iniziamo a lavorare, dai nostri quartieri, dalle nostre città, sarà un segno di speranza,saranno gocce di bene incanalate in un grande progetto concreto di pace e benessere.
Barberio Vladimiro … seguono altre firme
MOZIONE DI SOSTEGNO A AUNG SAN SU KYI
L’Assemblea nazionale programmatica della Federazione dei Verdi italiani tenuta in Chianciano il 14-15 gennaio 2012 ribadisce la particolare attenzione da sempre rivolta ed il proprio totale sostegno al processo di democratizzazione che, si spera, abbia assunto un avvio certo in Myanmar, Birmania.
Da sempre i Verdi Italiani ed Europei hanno sostenuto con forza la figura di AUNG SAN SU KYI, la sua splendida resistenza, la sua capacità di coniugare ambiente, politica, etica.
Una splendida figura di donna, che incarna con profondità e visione lunga le istanza democratiche di un paese meraviglioso e cruciale per natura, cultura e storia, cruciale per la sua naturale centralità dell’intero continente asiatico e che può dare un contributo fondamentale al superamento del dispotismo storico e del colonialismo in quell’area ed alla democrazia ed all’ambiente e al mondo intero.
Di questo sostegno ad AUNG SAN SU KYI, al processo di democrazia in Myanmar, Birmania, all’intero popolo di quel paese, l’Assemblea si impegna a darne ampia diffusione ai mezzi di informazione e presso le sedi diplomatiche che possano far giungere questo messaggio a tutta la popolazione in lotta.
Dino Barrera, Brigitte Foppa, Sauro Turroni, Luana Zanella, Carmine Quintiero … seguono altre firme.
MOZIONE TEMATICA
FONDI PER DISSESTO IDROGEOLOGICO
Da inviare al Presidente del Consiglio Mario Monti
“Utilizzare i 15 miliardi di euro per fermare il dissesto idrogeologico anziché comprare i cacciabombardieri F-35”
l’Assemblea nazionale dei Verdi riunita a Chianciano il 14-15 gennaio 2012, preso atto dell’intenzione del Governo di spendere 15 miliardi di euro per l’acquisto di una serie di cacciabombardieri F-35
INVIA
al Presidente Mario Monti la richiesta che tale stanziamento di 15 miliardi di euro sia convertito, anziché in spese militari, in fondi per fermare e prevenire il dissesto idrogeologico in Italia.
Edoardo Musci, Silvia Casarolli, Gianemilio Ardigo’, Davide Fabbri, Paolo Galletti, Roberto Mauri … seguono altre firme.
MOZIONE TEMATICA
SU CULTURA ED EDUCAZIONE
Cultura ed educazione sono due snodi fondamentali per la riconversione min senso ecologico della società.
Ci siamo abituati, in questi anni di smantellamento del sistema scolastico pubblico e dei servizi culturali, a ragionare per riempitivi e compensazioni quantitative.
Ci siamo persi in una discussione infinita che non affronta i “nodi” ma le compensazioni, che non mette in discussione i principi imposti, ma si concentra sull’elaborazione di strategie di sopravvivenza,adattandosi, di fatto, a ciò che si critica e cioè accettando.
Dobbiamo ripensare alla cultura, alla scuola e all’educazione come a parte vitale della società umana, come strumenti di cambiamento e non oggetti frustrati e frustranti su cui disperdere pensiero, volontà, investimento.
E’ necessario promuovere azioni culturali ed educative che favoriscano lo sviluppo del senso critico e della capacità di scelta, il senso di responsabilità e il valore della salute come patrimonio individuale (stile di vita, alimentazione, scelta dei consumi, cura) e collettivo (i miei comportamenti e scelte in relazione alla salute, anche, degli altri).
Vogliamo pensarci cittadini del mondo e vogliamo che questa condizione diventi patrimonio e coscienza diffusa.
Vogliamo praticare (e far praticare) l’apertura nei confronti degli altri da noi, portatori di culture e valori inediti e arricchenti, favorire l’accoglienza e l’inclusione, promuovere la cultura della solidarietà, dello scambio e del dono.
Vogliamo ricomporre la frattura che si è creata tra istituzioni, scuola, educazione, famiglie e società. Vogliamo ricostruire quel continuum necessario alla sopravvivenza “dell’umano”.
“L’umanesimo non dovrebbe più essere portavoce dell’orgogliosa volontà di dominare l’Universo. Dovrebbe diventare essenzialmente il portavoce della solidarietà umana la quale implica una relazione ombelicale con la natura e il cosmo.
Questo significa che un modo di pensare capace di interconnettere e solidarizzare le conoscenze separate è capace di prolungarsi in un’etica di interconnessione e di solidarietà tra umani. Un pensiero capace di non richiudersi nel locale e nel particolare.Ma capace di concepire gli insiemi, sarebbe adatto a favorire il senso di responsabilità e il senso della cittadinanza.La riforma di pensiero avrebbe dunque conseguenze esistenziali, etiche e civiche. Non è più tempo di lamentarsi per le catastrofi ecologiche. Né di immaginare che l’evoluzione delle tecnologie, da sola, potrebbe porvi rimedio. Il sussulto vivifico potrebbe venire soltanto da un enorme stravolgimento dei nostri rapporti con l’uomo, gli altri esseri viventi, la natura. Il problema ecologico ci riguarda non soltanto nelle nostre relazioni con la natura, ma anche nelle nostre relazioni con noi stessi” (E.Morin)
Anna Varisco, Clara De Clario …..seguono altre firme
MOZIONE TEMATICA
SU POTENZIAMENTO STRUMENTI DI TUTELA DEMOCRATICI
I Verdi chiedono che siano garantiti fondi adeguati per tutti quegli enti fondamentali e realmente attivi e che dimostrano con i fatti di tutelare il territorio, il paesaggio, la salute presente e futura e la sicurezza, come la D.I.A. (Divisione Investigativa Antimafia) a cui sono state tolte (invece che aumentate) le risorse finanziarie; come l’A.R.P.A. (l’Azienda Regionale per la Protezione Ambientale) o come le soprintendenze per i beni paesaggistici e culturali (Milano ha, ad esempio, un solo soprintendente che si deve occupare di circa 100 comuni e di moltissime pratiche giornalmente, rendendo di fatto impossibile il suo ruolo istituzionale di tutela dei Beni architettonici e paesaggistici) e che questi collaboratori dello Stato e dell’Ente pubblico siano scelti per meritocrazia ed in base al proprio curriculum vitae.
Edoardo Musci, Filippo Bortolini, Matteo Badiali, Alessandro Conte, Paolo Galletti … seguono altre firme.
MOZIONE TEMATICA
SU DIRITTI MINORANZE ROM E SINTI IN ITALIA
Circa 160.000 (di cui 35.000 Sinti) sono i componenti di minoranze etniche (Rom e Sinti) per buona parte cittadini italiani accumunati nel trattamento discriminatorio e razzista. I cittadini migranti sono cittadini per i quali si ritiene indispensabile metter in atto azioni di inclusione e solidarietà e al contempo azioni per contrastare le politiche persecutorie in atto nei loro confronti a partire dagli innumerevoli sgombri forzati (400 nella provincia di Milano negli ultimi due anni).
Clara De Clario, Vladimiro Barberio, Elio Mazza, Aldo Guastafierro, Andrea Bucci, Paolo Barbagli … seguono altre firme.
MOZIONE TEMATICA
RISCHI SULL’USO IMPROPRIO DELLE TECNOLOGIE DI COMUNICAZIONE WIRELESS
L’Assemblea Nazionale dei Verdi riunita a Chianciano il 14 e 15/1/2011,
Preso atto che
Migliaia di medici e scienziati in tutto il mondo ritengono che il Wi-Fi e le altre tecnologie wireless
non sono sicure per la salute.
Ritenuto che
Gli attuali limiti di legge per i campi elettromagnetici sono basati esclusivamente sul riscaldamento prodotto da questi campi (effetti termici) e non considerano gli effetti biologici non-termici che invece sono determinanti nello sviluppo di disturbi e malattie importanti come tumori, patologie neurodegenerative ed infertilità.
Verificato che
Una percentuale crescente della popolazione nei paesi industrializzati soffre di Elettrosensibilità, cioè di reazioni psico-fisiche quando è esposta al campo elettromagnetico del cellulare e di altre tecnologie senza fili, come il Wi-Fi.
Considerato che
Di fatto chi usa il Wi-Fi e i cellulari espone se stesso e chi gli sta intorno a possibili rischi per la salute come già oggi diversi studi suggeriscono: alterazioni della vitalità cellulare, aumento dello stress ossidativo, aumento della permeabilità della barriera che protegge il cervello, disfunzioni neurologiche, insonnia, aumento di allergie ed Elettrosensibilità.
Constatato che
a) Il Parlamento Europeo il 27 maggio 2009 ha votato una risoluzione per chiedere l’abbassamento dei limiti delle esposizioni elettromagnetiche, invitando gli Stati membri, a proposito di bambini e adolescenti:
1. “a sviluppare con diversi ministeri (educazione, ambiente e salute) campagne specifiche di informazione dirette a insegnanti, genitori e alunni per allertarli sui rischi specifici sull’utilizzo precoce, sconsiderato e prolungato di cellulari e altri dispositivi che emettono microonde;
2. per i bambini in generale e in particolare nelle scuole nelle classi, a dare la preferenza a connessioni internet cablate, e regolare severamente l’uso dei cellulari da parte degli alunni nei locali della scuola” ().
b) Il Consiglio d’Europa ha approvato una risoluzione il 27 maggio 2011 per sollecitare i governi a ridurre i campi elettromagnetici, soprattutto per i più giovani che sono più vulnerabili ai rischi di tumore. La risoluzione, per questo, promuove il divieto del Wi-Fi nelle scuole e l’uso di connessioni Internet via cavo.
c) La IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), che fa parte dell’OMS, ha classificato lo scorso maggio la radiazione da radiofrequenza – è quella di Wi-Fi e cellulari – come “possibile cancerogeno”.
d) Il Consiglio Superiore della Sanità italiano, il 15/11/2011 ha emesso un parere in cui afferma che nell’utilizzo dei telefoni cellulari va applicato, soprattutto per i bambini, il “principio di precauzione”, favorendo l’educazione a un utilizzo non indiscriminato, ma appropriato del cellulare.
e) Il governo tedesco ha consigliato ai cittadini di evitare il Wi-Fi a causa dei rischi per la salute (Settembre 2007).
f) L’Agenzia Russia per la Protezione dalle Radiazioni sollecita la difesa dei bambini dalla radiazione da radiofrequenza (Aprile 2008).
g) La città di Herouville St. Clair, in Francia, ha rimosso il Wi-Fi dalle scuole elementari per i rischi connessi alla salute (Aprile 2009).
h) Gli insegnanti del Regno Unito hanno chiesto lo smantellamento immediato del Wi-Fi nelle scuole (Aprile 2009).
i) L’Università della Sorbona a Parigi ha promosso un divieto del Wi-Fi (Maggio2009)
j) Il Ministero dell’Ambiente di Israele ha messo in guardia la popolazione dai rischi derivanti dalle radiazioni, comprese quelle del Wi-Fi (Luglio 2009).
Verificato altresì che
le autorità governative italiane hanno recentemente varato il progetto “Scuole in Wi Fi”, investendo cospicue risorse pubbliche per promuovere la diffusione del servizio Wi Fi in tutte le scuole della Penisola.
Tale iniziativa è stata assunta anche da numerose amministrazioni di enti locali, che offrono servizi di collegamento gratuito a mezzo wireless in luoghi indoor (scuole, ospedali, uffici pubblici, istituti di detenzione e pena, esercizi commerciali, ecc..).
INVITA
Gli amministratori di enti locali, i dirigenti scolastici ad avviare una profonda riflessione sulle tecnologie di connessione ad internet senza fili wi fi, prima di assumere ogni decisione che potrebbe rivelarsi irrimediabilmente dannosa per la salute della popolazione ed in particolare, di quella scolastica.
SI IMPEGNA
A promuovere azioni ed iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi di un eccessivo e distorto uso delle tecnologie wireless, favorendo l’assunzione di comportamenti virtuosi e rispettosi della salute umana.
CHIEDE
Alle autorità di governo nazionale e del territorio, di assumere provvedimenti cautelativi nei confronti della diffusione della tecnologia wireless, favorendo lo sviluppo di apparati di comunicazione via cavo nelle reti domestiche e nelle aule scolastiche, in linea con le indicazioni scientifiche emerse dalle istituzioni internazionali.
Giuseppe Teodoro, Andrea Cortese… seguono altre firme
MOZIONE TEMATICA
SULL’EDUCAZIONE ALIMENTARE
L’Assemblea Nazionale dei Verdi riunita a Chianciano il 14 e 15/1/2011,
considerato che:
l’alimentazione è l’atto vitale, ripetuto più volte al giorno, dal quale dipende la lunghezza e qualità della nostra vita e la produzione, la trasformazione, il trasporto, la vendita ed il consumo di cibo, nonché il suo smaltimento sotto forma di rifiuti, sono attività aventi grandi impatto su ciascun individuo e sull’ambiente circostante;
l’informazione su ciò che mangiamo e beviamo rientra nell’ambito d’azione politica che i Verdi, impegnati da sempre nella promozione di stili di vita sostenibile, non possono trascurare ma devono invece rilanciare, modificando un sistema economico divenuto ormai intollerabile in termini di consumo del territorio, inquinamento atmosferico ed idrico, dispendio delle risorse energetiche, economiche ed alimentari;
l’attuale crisi economica, che oggi condanna alla povertà e alla fame milioni di persone, rende insopportabile l’enorme spreco alimentare cui assistiamo ogni giorno nel nostro Paese, dove si trasformano in immondizia tonnellate di cibo nelle case, nei mercati, nelle mense e nei ristoranti, nei campi e sugli alberi a causa di politiche di produzione, commercializzazione, conservazione e consumo che ogni cittadino potrebbe invece contrastare, riducendo l’inquinamento, limitando i rifiuti, permettendo a più persone di accedere al cibo così da sopravvivere dignitosamente;
IMPEGNA IL CONSIGLIO FEDERALE E L’ESECUTIVO NAZIONALE
a promuovere comportamenti virtuosi, solidali e a basso impatto ambientale come l’acquisto diretto dai produttori agricoli, la formazione di Gruppi d’Acquisto Solidale, il sostegno all’economia locale e la promozione della qualità alimentare;
a organizzare sul territorio nazionale iniziative politiche di informazione alimentare, vere occasioni di crescita culturale ed economica collettiva, in grado di ridurre lo spreco di cibo, il consumo di un territorio sempre più avvelenato dai rifiuti, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua;
a prevedere in tutti i programmi elettorali dei Verdi, a partire dalle prossime elezioni amministrative della primavera 2012, la conversione delle mense scolastiche
affinché somministrino cibi biologici e permettano di consumare cibi vegetariani per le famiglie degli oltre 6 milioni di italiani vegetariani;
a promuovere nelle scuole programmi educativi sul cibo e sulla sostenibilità ambientale come ad esempio gli orti didattici, così da formare le nuove generazioni a comprare e consumare cibo in modo diverso, insegnando loro a non sprecare energia e cibo, a ridurre, riusare e riciclare i rifiuti, a sostenere le piccole e medie aziende agroalimentari, a combattere la fame e la povertà, e a diffondere le pratiche virtuose di gestione del territorio e di tutela del paesaggio dalle quali partire per rilanciare l’economia italiana.
Andrea Cortese, Giuseppe Teodoro, Tullio Berlenghi , Nando Bonessio, Paolo Galletti ed altri …
MOZIONE TEMATICA
SU CONVEGNO DANNI DA ALIMENTAZIONE CARNEA
Avendo constatato che le maggior parte della gente è ancora inconsapevole dei danni alle persone, agli animali ed all’ambiente, causati dall’alimentazione carnea e che questa inconsapevolezza la si riscontra anche tra chi si considera ambientalista, chiediamo che la Federazione dei Verdi indìca un convegno pubblico su queste tematiche, invitando specialisti del settore, perché crediamo che “chi vuol cambiare il mondo”, deve per prima cosa cominciare a cambiare se stesso.
Wladimiro Lembo, Giuseppe Teodoro, Ferdinando Bonessio, Andrea Cortese, Alessandro Polinori … seguono 9 firme.
MOZIONE TEMATICA
SU CRIMINALITA’ IN CALABRIA
- I frequenti atti intimidatori, che il crimine organizzato consuma a danno di alcune istituzioni elettive calabresi, hanno assunto una tale devastante gravità e pericolosità che ha ormai raggiunto livelli di guardia e, perciò, non più tollerabili.
- In particolare, gli attentati incendiari perpetrati a danno delle amministrazioni e amministratori di due Comunità calabresi del crotonese ( Isola Capo Rizzuto e Cutro), esigono attenzione, sensibilità massima e pieno sostegno dal nostro partito.
- L’attacco criminale nei confronti dei nostri militanti, che rivestono anche ruoli istituzionali nell’ambito delle citate amministrazioni comunali: Carlo Squillace (Assessore di Cutro) e Enzo Pascuzzi (Consigliere di Isola Capo Rizzuto), è stato devastante. Per fortuna non sono state prese di mira le persone, alle quali però sono stati distrutti beni personali con l’impiego di strumenti di morte (bombe).
- Anche il Sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole, è nel mirino da tempo della malavita che ha messo in campo quale ultimo atto, un tentativo incendiario della casa comunale.
- Appare più che necessario conferire pieno sostegno ad un’azione mirata a tutelare la serenità e l’incolumità dei nostri iscritti e degli amministratori in quelle realtà del territorio a più alto tasso criminogeno.
- C’è bisogno di una solidarietà piena condivisa ad ogni livello, per assicurare il ripristino e la difesa della legalità, della trasparenza, della buona ed oculata gestione del territorio. Occorre dire basta all’abusivismo diffuso e fermare il consumo di suolo.
Come Federazione dei Verdi della Calabria Chiediamo
- che l’Assemblea Nazionale dei Verdi faccia propria questa mozione e attivi tutti gli strumenti per un’ampia condivisione della problematica
- che il partito si faccia carico di promuovere un evento di grande caratura politico- istituzionale nelle realtà calabresi più esposte agli attacchi del crimine organizzato.
MOZIONE TEMATICA SU GASDOTTO GALSI
Con la presente si chiede a questa Assemblea di appoggiare la lotta contro il gasdotto Galsi che dall’Algeria porterà il metano nella penisola italiana e che i Verdi della Sardegna stanno portando avanti con grossa determinazione, reputando che anche questa è una delle Grandi opere inutili e dannose e che stravolgeranno l’intero assetto paesaggistico e ambientale del territorio della Sardegna, un danno irreversibile che pagherà l’attuale popolazione della Sardegna e che si ripercuoterà sulle future generazioni.
Roberto Copparoni … seguono altre firme