Facilitare acquisto e detenzione di armi è attacco all’incolumità dei cittadini

La proposta di facilitare l'acquisto e la detenzione di armi ci pone davanti al rischio di finire come gli USA

Dopo la legittima difesa, la Lega lancia l’idea di una proposta di legge per facilitare l’acquisto e la detenzione di armi da fuoco, ponendoci davanti al rischio concreto e drammatico di finire come gli USA: un “far west” in cui una serie di folli si emulano a vicenda, commettendo stragi. Basti semplicemente pensare a casi come quello della Columbine High School, o al massacro alla Marjory Stoneman Douglas High School avvenuto il 14 febbraio 2018, con 17 vittime e centinaia di feriti. Bisogna fermare il proliferare e diffondersi delle armi da fuoco, non incentivarlo.

Questa idea della libera circolazione delle armi è la diretta conseguenza del documento firmato da Salvini l’11 febbraio 2018, in piena campagna elettorale, con la lobby delle armi e che riguarda “l’assunzione pubblica di impegno a tutela dei detentori legali di armi” e, de facto, vincola il Ministro degli Interni a coinvolgere tale lobby in ogni decisione che riguardi, anche alla lontana, le armi. Da qui si possono facilmente intuire i legami con le proposte di legge in questione. Ma, cosa ancor più grave, va evidenziato come un Ministro della Repubblica sia praticamente ostaggio delle lobby dello sparo con le quali va letteralmente a braccetto come è capitato alla Fiera degli armamenti a Doha nell’ottobre 2018.

La proposta di facilitare le modalità di acquisto e detenzione delle armi è un vero e proprio attacco all’incolumità dei cittadini. È necessaria una presa d’atto del Parlamento per bloccare l’iter da subito, già in commissione, prima che possa essere troppo tardi.

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