Care amiche, cari amici,
con l’entusiasmo ritrovato dopo l’incontro di “Cambiamento Ecologista” svoltosi a Roma lo scorso 9 settembre, crediamo sia tempo di estendere la nostra proposta anche a Milano.
L’appello dei Verdi (http://verdi.it/protagonisti-del-cambiamento-ecologista-appello/) è stato raccolto e firmato da centinaia di persone che, come noi, credono nella necessità di una svolta.
Vi invitiamo tutti a firmarlo. Per farlo basta inviare una mail a cambiamentoecologista@gmail.com.
Crediamo sia il momento di avviare una discussione non solo sul futuro dei Verdi, ma sul futuro dell’ecologia e della buona politica, in un momento storico molto particolare: difficile ma anche stimolante per le implicazioni che può avere sul rilancio di una presenza ecologista nello scenario politico di Milano, della nostra Regione e del nostro Paese.
Molti cittadini sensibili alle tematiche ambientali si sono avvicinati negli ultimi anni (anche per la mancanza di una presenza dei Verdi autorevole e riconoscibile su scala nazionale) al Movimento 5 Stelle; crediamo che l’esperienza di governo di M5S stia dimostrando l’inadeguatezza di quel movimento a tradurre in azioni e scelte coerenti le promesse elettorali.
I temi ambientali (clima, inquinamento atmosferico, trasporti, energia, territorio), che dovrebbero essere sempre presenti nell’agenda della politica e che sono sempre più sentiti dai cittadini, risultano oggi orfani di un soggetto politico in grado di tradurli in azioni, programmi e scelte coerenti.
Per avviare una vera conversione ecologica non bastano facili slogan: servono attenzione seria, competenze scientifiche ed economiche, autorevolezza, credibilità.
Quando sono nati, i Verdi erano la voce dell’ambientalismo scientifico che nasceva anche dalle Università Verdi e che sapeva imporre la sua agenda (pur in minoranza e spesso all’opposizione) su temi strategici come il nucleare, la tutela faunistica, la salvaguardia del territorio, del clima, del dissesto idrogeologico, dell’agricoltura, dell’innovazione; ma anche sui diritti, sull’integrazione, sul pacifismo: tutto questo grazie all’autorevolezza culturale di idee e proposte. Da lì occorre ripartire, su scala nazionale e anche su scala regionale e territoriale, per avere una voce opposta e propositiva rispetto a quella dei parolai oggi al governo.
Questo significa che dobbiamo sviluppare e ramificare il più possibile un’azione dal basso, affrontando i temi e trovando risposte ai problemi concreti che riguardano la vita quotidiana dei cittadini, legando questa nostra azione ai valori e agli obiettivi generali che contraddistinguono il pensiero verde. “Agire localmente, pensare globalmente”. In questo senso la situazione di Milano, pur con tutte le sue problematicità, deve essere uno spunto di partenza.
Per avviare la discussione insieme, e anche per rilanciare la nostra organizzazione in vista della scadenza congressuale e delle Elezioni Europee, come Verdi Milanesi abbiamo organizzato un incontro pubblico aperto non ai soli iscritti ai Verdi milanesi e lombardi, ma a chiunque creda nel valore dell’ecologia, della tutela dell’ambiente, della conversione ecologica dei processi produttivi, dell’innovazione, dei diritti, dell’integrazione, dell’essere tutti parte dell’Unione Europea.
Crediamo esista un bisogno diffuso di affrontare e discutere questi temi.
Per tutte queste ragioni vi invitiamo Sabato 13 ottobre, dalle 9,30 alle 13, al CAM Garibaldi in Corso Garibaldi 27 (M2 Lanza).
Speriamo di vedervi tutti.
Elena Grandi
Membro dell’Esecutivo Nazionale della Federazione dei Verdi
Mariolina de Luca ed Enrico Fedrighini
Co-portavoce dei Verdi di Milano