Il M5S entra a pieno titolo in quella che loro chiamavano “Casta”

In seguito al diniego dell'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Diciotti, il M5S entra a pieno titolo in quella che loro chiamavano "Casta"
m5s di maio salvini

In seguito al diniego dell’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Diciotti, il M5S entra a pieno titolo in quella che loro chiamavano “Casta”. In proposito è intervenuto Angelo Bonelli

“Da oggi il M5S votando, insieme a Forza Italia di Berlusconi, contro l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro Salvini, entra a pieno titolo in quella che una volta anche da loro veniva chiamata la “Casta”: una mutazione politica e antropologica che avviene dolorosamente nel giorno in cui il presidente del consiglio comunale De Vito del M5S viene arresta per corruzione” lo dichiara Angelo Bonelli coordinatore nazionale dell’esecutivo dei Verdi che aggiunge: ” Il M5S poteva rappresentare per l’Italia una grande opportunità di cambiamento ma ha preferito invece non costruire veri processi di selezione della sua classe dirigente e non costruire quelle alleanze che avrebbero potuto aiutare l’Italia e le amministrazioni locali ad essere governate, invece ci troviamo di fronte ad un disastro noto che va dal governo nazionale sino a Roma Capitale.”
“Nel votare contro l’autorizzazione a procedere per impedire che Salvini fosse giudicato dal tribunale, il M5S ha compiuto un errore che rischia di essere politicamente mortale, quella stessa Lega di Salvini che ha sottratto 49 milioni di euro agli italiani ed il paradosso è che mentre Salvini non sarà giudicato dal tribunale un’intellettuale come Roberto Saviano che critica le politiche incivili di Savini andrà sotto processo. E’ la vittoria della casta del governo giallo-nero”, conclude Bonelli.

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