“In Calabria, paghiamo a caro prezzo i comportamenti poco chiari della classe dirigente. Per questo motivo, nonostante il garantismo sia il nostro faro, pensiamo che, in questa terra, la politica non possa aspettare neanche un momento e debba parlare ai cittadini con decisione e chiarezza. Perché chi ha responsabilità politiche deve arrivare prima della giustizia”.
Con queste parole, gli esponenti di Europa Verde Angelo Bonelli, coordinatore dell’esecutivo nazionale dei Verdi, e Giuseppe Campana, dei Verdi calabresi, commentano l’operazione “Libro nero” che ha portato a 17 arresti per associazione mafiosa tra cui alcuni esponenti politici.
“Per noi, il colore politico, la provenienza partitica o il colore della casacca sono aspetti marginali, ciò che davvero ci interessa, – continua l’ambientalista –, in questa terra di ‘ndrangheta, è la chiara presa di posizione contro ogni forma di malaffare. Noi Verdi sosteniamo da anni che, in Calabria, il male non è mai stato chi fugge dalle guerre, dalla fame, dalla disperazione. Il male, nella nostra terra, è tutto italiano e si chiama ‘ndrangheta”.