Lottare per i diritti degli animali è buona politica

La questione dei diritti degli animali deve essere un inizio per una buona politica. Dovrebbe essere una lotta trasversale perché restituire la dignità agli animali è umanità.
La questione dei diritti degli animali deve essere un inizio per una buona politica. Dovrebbe essere una lotta trasversale perché restituire la dignità agli animali è umanità.
I nostri amici a quattro zampe non possono votare, ma i loro padroni sì. E troppe volte ce lo dimentichiamo.
Sono tanti i temi aperti che devono essere affrontati e superati sia a livello italiano che europeo.
Abbiamo davanti ancora la grande sfida per l’abolizione della caccia.
Nel referendum abrogativo del 1990, il 92,20% dei cittadini votò contro la caccia. Questo sentimento è rimasto immutato.
Bisogna tornare ad essere orgogliosi delle nostre battaglie, e ricordare che furono i Verdi a proporre quella battaglia di civiltà. Oggi ascoltiamo e diamo una risposta all’appello di tutti gli attivisti che in questi anni si sono battuti per far maturare una sensibilità diversa rispetto al mondo animale. Insieme lanceremo una proposta di legge di iniziativa popolare per abolire l’attività venatoria, come massima espressione della tutela degli animali. Sarà una bella sfida che ci vedrà lavorare con tutte le associazioni animaliste. Decideremo insieme a loro la data per presentare la proposta in Cassazione con la raccolta di firme. (Il testo prevede il divieto della pratica della caccia nel territorio italiano con modifiche all’articolo 842 del codice civile e alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di abolizione del diritto di accesso al fondo altrui per l’esercizio dell’attività venatoria).
In sede europea dobbiamo mobilitarci affinché venga abolita la corrida. È uno sport sporco di sangue. La celebrazione della tortura e della morte non è arte né cultura o tradizione. Dobbiamo ricordare ai 5 Stelle, visto che si considerano gli unici interlocutori degli animalisti, che siamo stati noi ad abolire i fondi comunitari alla tauromachia (129.600.000 euro). Erano soldi pubblici che promuovevano la crudeltà sugli animali. Al “Movimento Animalista” ricordiamo che un partito dalla parte degli ultimi tra gli ultimi già c’era e continuerà ad esistere. Con la coerenza che ci contraddistingue rafforzeremo l’impegno di tradurre nelle Istituzioni le istanze animaliste. Non esiste solo l’animale d’affezione da tutelare, noi ci battiamo contro ogni forma di sfruttamento degli animali, rispettando e promuovendo la scelta etica vegana e vegetariana.
Dobbiamo e possiamo superare la brutalità degli allevamenti intensivi e dei macelli portando avanti delle norme che prevedano la l’installazione obbligatoria di telecamere di sorveglianza nei mattatoi e turnazione dei veterinari che effettuano i controlli all’interno delle aziende.
Saremo Verdi nel cuore quando riusciremo a imparare a riconoscere nell’animale un soggetto e non un oggetto. La vita di ogni essere è una priorità assoluta per noi. Restiamo umani.
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