29 Dicembre 2018
“L’ennesimo voltafaccia sul tema dell’ambiente del Movimento 5 Stelle è arrivato con la costituzione in giudizio alla Corte Costituzionale nel ricorso per conflitto di attribuzione tra Stato e Regione che la Basilicata (con l’appoggio dei Comitati No Triv) ha sollevato proprio contro quel progetto di ricerca di idrocarburi che è un regalo bello e buono alla società di ricerche petrolifere Rockhopper Exploration.” Scrivono in una nota Elena Grandi e Matteo Badiali portavoce dei Verdi e Claudia Mannino, dell’esecutivo nazionale dei Verdi, che spiegano:
“Sono gli stessi che ne avevano dette di cotte e di crude contro Renzi e il suo tentativo di togliere potere alle Regioni con la riforma costituzionale, che avevano appoggiato le proteste contro lo sblocca Italia e che avevano cercato di monopolizzare il referendum sulle trivelle e che adesso, anziché appoggiare le giuste istanze del movimento #NoTriv, si sono rimangiati tutti gli impegni contro le trivelle e le multinazionali del petrolio.“
“Noi crediamo – proseguono i Verdi – che finora il M5S al Governo abbia dimostrato con i fatti, di essere ancora ostaggio della lobby dei fossili anziché promuovere le energie rinnovabili, e di aver dimenticato tutte le belle parole che ha speso in campagna elettorale sulla partecipazione diretta dei cittadini e sul voler fermare le trivellazioni.”
“Un’altra questione fondamentale che riguarda il ministro Costa è la questione VIA-VAS. Infatti facendo seguito all’accertamento della Corte dei Conti che aveva riconosciuto la non conformità nella nomina della commissione tecnica VIA-VAS, pubblicato a fine Settembre, commissione costituita dal precedente Ministro Galletti e al successivo atto di azzeramento da parte dell’attuale ministro Costa in funzione di nuove modalità di costituzione della stessa commissione con metodi più trasparenti e partecipativi, ancora nulla si muove. Per questo chiediamo di fare un passo ulteriore e sospendere, in autotutela, tutte le autorizzazioni rilasciate da quella Commissione.” Concludono Grandi, Mannino e Badiali.