Manovra: Delta del Po sia Parco Nazionale, solo così è possibile difenderlo da speculatori

Il Parco del Delta del Po, tra le Riserve della Biosfera UNESCO, rischia di non diventare Parco Nazionale per un emendamento della Legge di Bilancio 2018
delta del po

“Il Parco del Delta del Po nel 2015 è stato inserito dall’Unesco tra le Riserve della Biosfera previste dal programma MAB. Ora un emendamento alla Legge di Bilancio 2018 propone l’istituzione del Parco interregionale del Delta del Po eliminando, di fatto, l’ipotesi di trasformarlo in Parco Nazionale, che con questo emendamento verrebbe definitivamente cancellata. Noi chiediamo che l’emendamento venga immediatamente ritirato”. Lo scrivono in una nota i coordinatori nazionali dei Verdi Angelo Bonelli e Luana Zanella.

“Come ben evidenziato dall’appello di 20 associazioni ambientaliste riconosciute – aggiungono Bonelli e Zanella -, la declassificazione proposta non fornirebbe nessuna garanzia sulla tutela della biodiversità, metterebbe in un cassetto l’idea, che noi abbiamo ribadito più volte, del’istituzione del Parco Nazionale del Delta del Po con governance unitaria, metterebbe a repentaglio la tutela per le aree della Rete Natura 2000, poiché alcuni tra i siti più importanti vengono esplicitamente esclusi dall’area parco”.

“Noi crediamo – concludono Bonelli e Zanella – che sia necessario che gli emendamenti proposti alla Legge di Bilancio relativi al Parco del Delta del Po vengano ritirati e contestualmente si lavori per la sua trasformazione in Parco Nazionale, perché solo così si può garantire la tutela della sua integrità in difesa dalle pressioni speculative e degli interessi locali”.

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