16 Ottobre 2018
Da maggio 2017 monitoriamo puntualmente il fenomeno degli incendi di rifiuti che, ad oggi sono 380, un numero impressionante. Avevamo iniziato con una semplice mappatura geo-localizzata degli eventi ed accostando ad ogni luogo almeno un articolo di riferimento per approfondire la questione sul territorio. Pian piano ci siamo resi conto che per capire il fenomeno serviva distinguere cosa andava “in fumo”.
“Abbiamo quindi creato una mappatura che distingue 8 MACROAREE: impianti di gestione rifiuti; discariche; impianti a supporto della raccolta (compattatori, isole ecologiche, ecc); impianti di compostaggio (i cui incendi sono per noi di difficile comprensione vista l’elevata percentuale di acqua che l’organico contiene); aree abusivamente utilizzate per il deposito o l’abbandono di rifiuti; siti delle EcoBalle Campane (su cui paghiamo una sanzione UE quotidiana di 120 mila euro per il mancato smaltimento dal 2014); impianti di incenerimento (o altri sinonimi); altri tipi di impianti/aziende che vanno in fiamme causando emissioni pericolose per l’ambiente e per la salute.
“Abbiamo quindi creato una mappatura che distingue 8 MACROAREE: impianti di gestione rifiuti; discariche; impianti a supporto della raccolta (compattatori, isole ecologiche, ecc); impianti di compostaggio (i cui incendi sono per noi di difficile comprensione vista l’elevata percentuale di acqua che l’organico contiene); aree abusivamente utilizzate per il deposito o l’abbandono di rifiuti; siti delle EcoBalle Campane (su cui paghiamo una sanzione UE quotidiana di 120 mila euro per il mancato smaltimento dal 2014); impianti di incenerimento (o altri sinonimi); altri tipi di impianti/aziende che vanno in fiamme causando emissioni pericolose per l’ambiente e per la salute.
Lo scopo della mappa è diventato quindi sia quello di monitorare cercando di capire il fenomeno, sia quello di coinvolgere ed informare i cittadini e le amministrazioni politiche. In realtà, ciò che ci preoccupa, oltre al fenomeno in se, sono le conseguenze sull’ambiente e sulla salute soprattutto quando questi incendi avvengono temporalmente e geograficamente vicini l’uno dall’altro. Tra i provvedimenti urgenti necessari: istituire una banca dati comune tra le Procure e l’attuazione dei protocolli della Direzione Nazionale Antimafia.
La mappa aggiornata dei Roghi: https://www.google.com/
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Ambiente