Rifiuti tossici. Latina scoperta una enorme discarica abusiva vicino sorgente acqua minerale

Accertamenti e verifiche sono in corso sulla qualita' delle acque di un torrente e di una sorgente di acqua minerale che si trovano a poche centinaia di metri dalla discarica abusiva
Rifiuti tossici Latina

Accertamenti e verifiche sono in corso sulla qualita’ delle acque di un torrente e di una sorgente di acqua minerale che si trovano a poche centinaia di metri dalla discarica abusiva di rifiuti tossici scoperta dalla Polizia in provincia di Latina.
“Il nostro consulente e gli organi amministrativi preposti – ha spiegato il procuratore aggiunto della Dda di Roma Michele Prestipino – hanno avviato degli accertamenti per verificare quali conseguenze possano essersi determinate sulla genuinita’ delle acque ed evitare cosi’ qualsiasi danno alla salute”.
L’acqua della sorgente minerale, e’ stato spiegato, non viene imbottigliata ma viene costantemente utilizzata dai cittadini. (aggiornamento delle 12.38)

E’ in corso dalle prime dell’alba una vasta operazione della Polizia di Stato di Latina, coordinata dal Servizio Centrale Operativo, che ha sgominato un complessa organizzazione criminale dedita al traffico illecito e sversamento di rifiuti tossici.

Dalle immagini fornite dalla Polizia di Stato sembra che i rifiuti venissero trasportati anche con TIR tedeschi. Resta da capire se la filiera dei rifiuti tossici è italiana o con contatti e basi internazionali.

21 le persone destinatarie di provvedimenti restrittivi, richiesti dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed emessi dal GIP presso il Tribunale di Roma. I poliziotti hanno scoperto che, a partire dal marzo del 2016, una cava di pozzolana dismessa da anni era stata trasformata in un’enorme discarica abusiva per rifiuti tossici. In corso anche l’esecuzione di sequestri di beni a carico degli indagati. Grazie all’uso di sistemi di videosorveglianza e intercettazioni si è scoperto un intenso traffico di veicoli pesanti che, anche in orario notturno, trasportavano illegalmente rifiuti tossici che venivano immediatamente interrati con pale meccaniche. Le indagini condotte dai poliziotti del Servizio Centrale Operativo, della Squadra mobile di Latina e della Polizia Stradale di Aprilia, hanno, altresì, consentito di delineare che al centro della filiera illecita vi erano un 53enne romano e il figlio 22enne. Indagati numerosi imprenditori delle province di Roma e Latina, molti dei quali operanti nel settore del recupero e dello smaltimento dei rifiuti. L’indagine ha altresì condotto al sequestro di società, quote societarie, fabbricati ad uso civile ed industriale e terreni per svariati milioni di euro. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00 presso l’Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale della Polizia di Stato in via de via De Pretis 95 a Roma a cui parteciperanno il direttore del Servizio Centrale Operativo, Alessandro Giuliano e il Procuratore aggiunto Michele Prestipino.

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