13 Agosto 2017
“Denunceremo il Presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, per l’uccisione dell’Orsa KJ2, visto che si è constatato che l’animale era ricercato solo per aver risposto all’aggressione di un uomo con il suo cane il 22 luglio” Scrive in una nota Luana Zanella, esponente dell’Esecutivo dei Verdi, che spiega:
“Infatti, ai sensi dell’articolo 544bis del CP ‘Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.’. Crediamo che nel nostro Paese debba diventare prioritario la difesa dei diritti degli animali e noi Verdi ci batteremo nel prossimo Parlamento per togliere la licenza di uccidere altri esseri viventi dalle mani dell’uomo.”
“La battaglia comincerà a settembre – conclude la Zanella – con la raccolta di firme sulla nostra proposta di legge per abolire la caccia e proibire l’uccisione di animali protetti, ai sensi della direttiva comunitaria Habitat.”
A questo proposito forte è stata anche la presa di posizione dei Verdi del Trentino:
“I Verdi del Trentino esprimono il loro forte dissenso nei confronti della decisione, da parte della Provincia autonoma di Trento, di abbattere l’orsa KJ2.
Si è trattato in effetti della cronaca di una morte annunciata, che si sarebbe potuto e dovuto evitare, ricorrendo, se necessario, alla cattura dell’orsa KJ2, ma non alla sua uccisione, come è avvenuto nella tarda serata di sabato 12 agosto nella zona del Bondone da parte del Corpo forestale provinciale, sulla base dell’ordinanza del Presidente della PAT.
A parere dei Verdi del Trentino si è trattato di una scelta sbagliata, che sta già provocando sia a livello locale sia a livello nazionale – con amplissima risonanza nei mezzi di informazione – una forte reazione di critica e di protesta.
Una reazione che non riguarda soltanto le associazioni animaliste e ambientaliste, ma anche i settori più avvertiti dell’opinione pubblica, di cui sono testimonianza le pesanti critiche, ad esempio, da parte dell’alpinista, scultore e scrittore Mauro Corona, che ha stigmatizzato l’uccisione dell’orsa KJ2 come frutto di grave ignoranza.
I Verdi del Trentino non condividono quelle reazioni che invitano per questo motivo addirittura a boicottare i prodotti e il turismo del Trentino, che ovviamente non hanno alcuna responsabilità al riguardo. Ma evidenziano che ci troviamo di fronte ad una grave episodio di incapacità di gestione di una problematica evidenziata nei giorni scorsi, ad esempio, dallo zoologo e biologo Andrea Mustoni e che era già emersa dallo studio del 2011 dei docenti universitari Guido Tosi e Marco Apollonio, i quali avevano a suo tempo predisposto su incarico della stessa PAT di allora un documento molto articolato, le cui indicazioni sono rimaste in gran parte disattese.
I Verdi del Trentino”
“I Verdi del Trentino esprimono il loro forte dissenso nei confronti della decisione, da parte della Provincia autonoma di Trento, di abbattere l’orsa KJ2.
Si è trattato in effetti della cronaca di una morte annunciata, che si sarebbe potuto e dovuto evitare, ricorrendo, se necessario, alla cattura dell’orsa KJ2, ma non alla sua uccisione, come è avvenuto nella tarda serata di sabato 12 agosto nella zona del Bondone da parte del Corpo forestale provinciale, sulla base dell’ordinanza del Presidente della PAT.
A parere dei Verdi del Trentino si è trattato di una scelta sbagliata, che sta già provocando sia a livello locale sia a livello nazionale – con amplissima risonanza nei mezzi di informazione – una forte reazione di critica e di protesta.
Una reazione che non riguarda soltanto le associazioni animaliste e ambientaliste, ma anche i settori più avvertiti dell’opinione pubblica, di cui sono testimonianza le pesanti critiche, ad esempio, da parte dell’alpinista, scultore e scrittore Mauro Corona, che ha stigmatizzato l’uccisione dell’orsa KJ2 come frutto di grave ignoranza.
I Verdi del Trentino non condividono quelle reazioni che invitano per questo motivo addirittura a boicottare i prodotti e il turismo del Trentino, che ovviamente non hanno alcuna responsabilità al riguardo. Ma evidenziano che ci troviamo di fronte ad una grave episodio di incapacità di gestione di una problematica evidenziata nei giorni scorsi, ad esempio, dallo zoologo e biologo Andrea Mustoni e che era già emersa dallo studio del 2011 dei docenti universitari Guido Tosi e Marco Apollonio, i quali avevano a suo tempo predisposto su incarico della stessa PAT di allora un documento molto articolato, le cui indicazioni sono rimaste in gran parte disattese.
I Verdi del Trentino”