3 Agosto 2017
Il Parlamento va in ferie e fortunatamente per il momento anche il DDL Falanga, ma il senatore non aveva dato le dimissioni?
“Il Parlamento va in ferie e tra le leggi che non sono state approvate definitivamente ce n’è una che ci fa tirare un sospiro di sollievo, almeno per il momento: è il DDL cosiddetto Falanga che ha tra le sue finalità quella di bloccare le demolizioni nelle zone vincolate. Il senatore Falanga aveva più volte promesso di dimettersi, un mese fa ed aveva annunciato addirittura di aver presentato le sue dimissioni da senatore ma ad oggi è ancora parlamentare.” Scrive in una nota il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, che prosegue: “La legge che ha avuto due letture tra Senato e Camera, con il sostegno del Pd, del centro destra e inspiegabilmente l’astensione del M5S sia alla Camera che al Senato (al Senato in Commissione giustizia il M5S ha addirittura votato a favore). Del resto era stato lo stesso vicepresidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio che il 1 giugno del 2013 presentò ad Ischia davanti ad una platea di abusivi il disegno di legge sul ravvedimento operoso. Il testo fu illustrato, nel corso del forum organizzato dal M5S su “rivalutazione del patrimonio immobiliare esistente e la risposta 5 stelle all’abusivismo edilizio”, era chiarissimo: “Riabilitazione degli edifici realizzati entro il 30 Settembre 2004 con sospensione dei procedimenti amministrativi e giurisdizionali anche nelle aree soggette a vincolo paesistico”.”
“Cioè è esattamente quello che vorrebbe realizzare il disegno di legge Falanga – spiega l’ecologista – se fosse approvato: fermare le ruspe anche per gli immobili realizzati abusivamente in aree vincolate dal punto di vista idrogeologico, paesistico o altro. Se il DDL Falanga fosse approvato si manderebbe un messaggio criminogeno, ovvero la corsa a realizzare abusi in particolare in zone di pregio, come del resto è sempre accaduto ad ogni annuncio di sanatoria o di ammiccamento agli abusivi e molte regioni, alcune lo hanno già fatto come la Campania, sarebbero autorizzate a fare leggi regionali conseguenti: pensiamo alla Sicilia che a novembre andrà a votare. In Sicilia solo nel 2015 le case abusive costruite sono state 2438 pari a 700.000 metri cubi, nel 2016 sono state 1749 pari a 407.400 metri cubi di cemento. Il presidente Crocetta ha proposto anche lui di fermare le ruspe ed in questa regione purtroppo abbiamo una casa abusiva ogni 900 metri di costa.”
“L’abusivismo edilizio in Italia non si è mai fermato nonostante ad ogni condono edilizio si diceva sarà l’ultimo. Ogni anno in Italia vengono realizzate 20 mila nuove case abusive” conclude Bonelli “Per queste ragioni lanciamo un appello alla politica, al mondo associativo e a tutti i cittadini di mobilitarsi per fermare definitivamente il Ddl Falanga che, se approvato, sancirebbe la vittoria dell’illegalità ed in particolare della criminalità organizzata che nel sud gestisce il ciclo del cemento illegale.”