Al via #OndaverdeEcivica: per un futuro ecologista, europeista e civico

Il progetto #OndaverdeEcivica è stato presentato stamattina nella capitale.
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Il progetto #OndaverdeEcivica è stato presentato stamattina nella capitale. All’hotel dei Borgognoni con il capogruppo dei Verdi all’Europarlamento Philippe Lamberts erano presenti Elena Grandi e Matteo Badiali, co-portavoce dei Verdi italiani, Monica Frassoni co-presidente dei Verdi europei, Marco Affronte Eurodeputato dei Verdi europei, Federico Pizzarotti, presidente di Italia in Comune (oltre che sindaco di Parma),  Rossella Muroni deputata della repubblica, Alessio Pascucci sindaco di Cerveteri e coordinatore di Italia In Comune, Carmine Maturo portavoce di GreenItalia. Il progetto nasce sulla convinzione comuneche l’alternativa ai sovranismi e populismi sia una ricetta fatta di ecologia, europeismo, realizzazione dello sviluppo sostenibile, pace e accoglienza.

La soglia-monstre del 4% prevista dalla legge elettorale per il Parlamento europeo non spaventa i protagonisti di questo tentativo di sinergia ambientale e civica, che esclude a priori ogni intesa con M5S e Lega e considera il Pd in fase di “implosione”.  Ecco le dichiarazioni molteplici che sono emerse nel corso della conferenza stampa, stimolate anche dal dibattito con i giornalisti presenti in sala:

“Noi Verdi Europei siamo convinti che anche in Italia ci può essere un’Onda Verde nel 2019”- hanno affermato Philippe Lamberts, Co-presidente del Gruppo Greens al Parlamento Europeo e Monica Frassoni, Co-presidente del Partito Verde Europeo – “guardiamo infatti con interesse alla costruzione di una proposta politica credibile per una transizione giusta, democratica ed ecologica, chiara alternativa non solo alle forze conservatrici e nazionaliste che stanno disgregando il sogno europeo e aprendo la strada all’autoritarismo, ma anche a chi nega la necessità di un cambio radicale nelle priorità e nel funzionamento della UE. Queste elezioni europee rappresenteranno un momento cruciale nella partita per la direzione che prenderà la UE, ma anche una occasione per rafforzare l’alternativa in Italia.”

“Da tante parti ci chiedono di agire per contrastare i cambiamenti climatici e di farlo in una direzione precisa, condividendo i valori di una società aperta e dell’Europa come uno spazio irrinunciabile di diritti e di libertà: a questi valori e a questa idea di Europa si può e si deve dare futuro, e sta qui la forza e differenza del progetto che stiamo avviando. I cittadini ci chiedono di collegare come parti inseparabili di uno stesso orizzonte trasformazione ecologica dell’economia e della società, l’impegno per un garantire lavoro e reddito a tutte e tutti e la lotta contro razzismo, xenofobia, corruzione. In questo senso, anche le parole dell’Enciclica “Laudato Si” danno forza a chi si batte per la conversione ecologica e di nuovi e diversi stili di vita”.
hnno spiegato Elena Grandi e Matteo Badiali co-portavoce dei Verdi.

“Abbiamo bisogno di guardare all’Europa con nuovi occhi” – ha ribadito Rossella Muroni, ecologista e Deputata della Commissione Ambiente – “raccontandone le straordinarie opportunità ma anche i necessari cambiamenti. La questione ecologica è dirimente per avere questo “nuovo sguardo” perché parla di futuro, innovazione, difesa della salute, comunità locali, democrazia e giustizia sociale.”

Per il coordinatore nazionale di Italia in Comune, Alessio Pascucci, “quello delle europee è un appuntamento al quale Italia in Comune intende partecipare portando il contributo degli amministratori locali per un progetto politico che veda rappresentate le vere istanze ambientaliste e ecologiste che vengono dai territori. Apprezziamo il lavoro svolto dai Verdi italiani ed europei e siamo convinti che partendo da questi temi si possa cominciare a ricostruire un’Europa dei popoli in cui i territori e le loro istanze siano al centro”.

“Tra i mali dell’Italia ce n’è uno ormai antico e cioè che i temi ambientali non abbiano nessuno che li rappresenti in politica” – ha precisato Carmine Maturo, Co-portavoce di Green Italia – “Che, quindi, ne faccia il cuore di un’idea di futuro e di progresso. L’organizzazione che rappresento è nata per contribuire a colmare questo vuoto, e l’iniziativa che presentiamo oggi serve allo stesso scopo.”

“Ho sempre sostenuto che l’ecologismo di cui abbiamo bisogno sia un ecologismo che cambia il sistema economico attuale, trasformandolo da sistema di sfruttamento a sistema sostenibile” – Queste le parole di Marco Affronte, Eurodeputato del Gruppo Greens al Parlamento Europeo – “Ho iniziato ad organizzare incontri per arrivare a questo cammino circa un anno e mezzo fa, e in questo periodo i motivi per andare avanti sono aumentati vedendo l’incapacità di dare una risposta seria ai Cambiamenti Climatici, le crescenti minacce per il nostro mare e le lacerazioni sociali che scuotono il Paese.”

“Contano i contenuti, non le alleanze, i fatti e non le parole”. scandisce Pizzarotti. “In campo ci sono 2/300 tra sindaci e amministratori e aumentano di giorno in giorno” assicura Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri e presidente di Italia in Comune. La scommessa che accomuna tutti è di mobilitare coloro che hanno verificato il lato “posticcio dell’ambientalismo M5S” e di far passare il messaggio che “non siamo solo quelli dei parchi e dei fiori”, “non siamo quelli del no a tutto” bensì “quelli favorevoli allo sviluppo di un’economia sostenibile, che è in grado di far incontrare chi non arriva alla fine del mese con chi si batte per i destini del pianeta”.

Nessuna alleanza con il Movimento 5 Stelle  che “Ha fallito” né con l’alleato della Lega  “un partito di estrema destra” e sovranista, quindi distante anni luce e nemmeno con il Pd, LeU e Sinistra italiana. Sul PD: “Hanno il loro congresso, che non ci riguarda. Noi andiamo avanti per la nostra strada” è il leit motiv che predomina, nei ragionamenti esposti alla conferenza stampa. In ballo resta un eventuale patto con +Europa o con il movimento di Varufakis, DiEM 25, se lo volessero. Sono i contorni del progetto politico dei Verdi italiani ed europei in vista delle elezioni europee di maggio. Entro febbraio verrà presentata una proposta scritta basata su ecologia, economia sostenibile ed europeismo convinto e vedranno chi è d’accordo su quei contenuti.

“Abbiamo un sostegno europeo che altri non possono vantare e c’è uno spazio politico chiaro sui temi ambientali e dei diritti – ha detto Monica Frassoni, co-presidente dei Verdi europei – perciò crediamo che la nostra sia una proposta competitiva, e un’alternativa anche in Italia per mettere le basi per il rafforzamento dei Verdi nella politica italiana”. Per Elena Grandi, co-portavoce dei Verdi italiani, “la nostra è una lista aperta e inclusiva basata su ecologia, Europa e civismo”. Ma nessun dialogo né i 5 Stelle né a sinistra: “Il M5s ha fallito e il Pd è in completa auto-implosione”, sentenzia Matteo Badiali, altro portavoce dei Verdi.

Al progetto ha aderito Italia in Comune, il movimento dei sindaci nato ad aprile scorso e guidato da Federico Pizzarotti, primo cittadino di Parma ed ex M5s: “La politica italiana del 4 marzo ha abbandonato completamente i temi ambientali. Siamo qui per iniziare un percorso insieme sul concetto di sostenibilità”.

Infine sui rapporti con il movimento di Luigi Di Maio, i Verdi hanno ribadito la distanza. “Credo che un’alleanza con loro sia impossibile – ha tagliato corto Philippe Lamberts, capogruppo dei Verdi al Parlamento europeo – anche per un elemento fondamentale che è la loro scelta di andare a letto con un partito di estrema destra come la Lega, che per noi è inimmaginabile”.

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