“La vicenda dei comportamenti e azioni neonaziste e neofasciste tra i tifosi organizzati non nasce oggi dalla gravissima offesa ad Anna Frank” Scrive in una nota il coordinatore dei Verdi Angelo Bonelli, che spiega:”Purtroppo è da tempo che cori, striscioni con insulti razzisti e alleanze con le tifoserie neonazi sono all’ordine del giorno, esistono comunità di tifosi che vivono solo per esternare la loro anima nazi- fascista. Basta ricordare la vicenda di Emmanuel Chidi Namdi, il nigeriano massacrato di botte da un tifoso per aver difeso la moglie dagli insulti razzisti, ed anche Daniele De Santis, l’ultras che uccise a colpi di pistola Ciro Esposito tifoso del Napoli, aveva la stanza tappezzata di bandiere fasciste.”
“La verità è che – prosegue l’ecologista – dei 382 gruppi di tifosi censiti dal Ministero degli interni ben 40 sono di estrema destra e molti di questi hanno legami con gruppi nazi organizzati. Una situazione non più tollerabile. E non è sufficiente il ‘gesto riparatore’ al quale è dovuto arrivare il Presidente della Lazio Lotito se a questo non segue una espulsione dagli stadi di tutti i tifosi di matrice neanazista e neofascista.”
“E’ arrivato il momento che il ministero degli Interni non si limiti a censire, ma agisca nel rispetto dei principi costituzionali.” Conclude Bonelli “Ben venga quindi l’impegno di Lega e Figc perchè si legga negli stadi un passo simbolico del diario di Anna Frank ma non basta. Serve un controllo più stringente sulle tifoserie e l’allontanamento immediato delle frange neonaziste e neofasciste e la loro denuncia all’autorita’ giudiziaria”