Una vittoria dei Verdi è quella della sostituzione dei tubi in cemento e amianto portata avanti dai Verdi di Carpi. A dicembre prenderanno ufficialmente il via i lavori per la sostituzione. E’ in corso la gara d’appalto per l’aggiudicazione dei lavori ed a breve avrà inizio l’opera di posa della nuova condotta idrica d’adduzione in sostituzione di quella attuale in cemento amianto, per portare l’acqua da Fontana di Rubiera alla città di Carpi.
L’intera opera con una lunghezza complessiva di circa 15 Km. è divisa in tre stralci, ed a fine dicembre / prime settimane di gennaio si inizierà quello di mezzo , di circa 6 Km. da Campogalliano (intersezione con A1) a Cantone di Gargallo, che andrà di fatto a sostituire le condotte più vecchie (degli anni 50 in cemento/amianto) di Dn 350 con nuove in ghisa sferoidale rivestita in gomma con Dn 700. A seguire si proseguirà con gli altri due stralci. L’opera, punto fermo del programma elettorale dei Verdi del 2014, è stata inserita nel programma di governo della città dalla Giunta Bellelli .
I Verdi di Carpi hanno sostenuto e sollecitato il progetto in questi anni fino all’approvazione e di fatto oltre ad esser stati gli artefici dello sblocco delle prime risorse dalla Regione (ricordiamo che tramite il consigliere regionale Verde, Gabriella Meo, nell’allora Giunta Errani venne messo a disposizione da Atersir oltre un milione di euro). La componente Verde ha sempre sostenuto nei vari bilanci comunali lo stanziamento delle risorse necessarie per arrivare ad avere i finanziamenti utili alla copertura complessiva e dare inizio ai lavori di quest’opera che riteniamo fondamentale per la collettività .
” In un Paese dove purtroppo ad oggi il sistema di trasporto dell’acqua destinata al consumo domestico presenta allucinanti dispersioni , vicine ad un terzo della portata (quasi 40 litri d’acqua dispersa su cento immessi nelle condotte), avremo questa importante tratta principale del nostro acquedotto a zero dispersioni idriche.” Lo afferma Andrea Artioli, coordinatore dei Verdi di Carpi che prosegue: “Sebbene studi a livello internazionale e lo stesso Istituto Superiore della Sanità abbia più volte affermato che percentuali di fibre d’amianto nell’acqua come quelle presenti nelle nostre condotte , non forniscono chiare evidenze di pericoli cancerogeni, siamo convinti che con le nuove condotte in ghisa sferoidale, in assenza completa di amianto, si possa garantire un acqua più salubre e una maggiore sicurezza” .
“Andando a sostituire la vecchia condotta principale (che rimarrà funzionale anche se non utilizzata ), – conclude Artioli – ma avendo tubature con una media del diametro doppia dell’attuale ( dai 350 Dn si passa a tubi da 700 Dn) si garantirà oltre un risparmio energetico un miglioramento del livello qualitativo ed un importante aumento della portata. La durata dell’opera è prevista pari ad una trentina di mesi dall’inizio lavori”.