“I Verdi italiani piangono la scomparsa di Stefano Rodota’ pensiero libero e autorevole che ha contribuito a costruire e a far crescere intelligenze diffuse in difesa della Costituzione, dei vecchi e nuovi diritti. Con la scomparsa di Rodota’ se va un pezzo significativo e importante della storia della Repubblica Italiana” lo dichiara Angelo Bonelli coordinatore nazionale dei Verdi.
Chi era:
Era nato a Cosenza, nel 1933, ma si era trasferito a Roma dove si era iscritto alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” dove si era laureato nel ’55.
Nel 1997 Stefano Rodotà diventa il primo presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, mentre l’anno successivo prende in carico la presidenza del Gruppo di Coordinamento dei Garanti per il diritto alla riservatezza della Ue: la abbandonerà nel 2002.
Stefano Rodotà è stato difensore dei diritti civili e della Costituzione, il giurista da molti anni ammoniva l’impoverimento culturale italiano e del mondo politico. Nel 2013 è stato candidato, non eletto, per l’elezione del presidente della Repubblica: è stato votato dal Movimento 5 Stelle, Sinistra Ecologia Libertà e da alcuni parlamentari del Pd.