Il Glifosato nel gelato. Un test dei Verdi Europei svela la contaminazione

Abbiamo organizzato questa conferenza stampa per mostrare la disfunzionalità del sistema alimentare: troviamo glifosato ovunque.
Glifosato nel gelato

Tracce di glifosato nel gelato confezionato prodotto dalla Ben Jerry’s, azienda del Vermont (Usa) che fa parte del gruppo Unilever, anche in quattro Paesi europei, ma in concentrazioni inferiori alle soglie di sicurezza previste nell’Ue.
Per comunicare i risultati dei test condotti su 14 barattoli di gelato comprati in quattro Paesi europei (Germania, Paesi Bassi, Francia e Regno Unito), il gruppo dei Verdi/Ale nell’Europarlamento ha tenuto stamani una conferenza stampa a Bruxelles.

“Abbiamo organizzato questa conferenza stampa per mostrare la disfunzionalità del sistema alimentare: troviamo glifosato ovunque.
L’anno scorso lo abbiamo trovato nella birra tedesca e ora lo troviamo nel gelato”, ha detto l’eurodeputato belga dei Verdi Bart Staes. Pat Thomas, dell’associazione britannica Beyond GM, ha ammesso che i livelli riscontrati sono inferiori alle soglie di sicurezza previste nell’Ue.

Tuttavia Gilles Eric Séralini, professore di Biologia molecolare dell’Università di Caen, in Normandia, e già protagonista di un caso relativo ad uno studio sugli effetti del Roundup (il nome commerciale dell’erbicida glifosato prodotto dalla Monsanto), pubblicato, ritirato dalla rivista ma poi ripubblicato, ha sostenuto che il glifosato può provocare problemi alla salute anche in concentrazioni inferiori a quelle riscontrate nei gelati.

“L’ultimo studio che abbiamo realizzato – ha detto Séralini – è stato pubblicato da Nature nel gennaio 2017. A livelli dieci volte inferiori a quelli riscontrati in questi gelati, abbiamo riscontrato” sui ratti “diverse malattie al fegato” e altri disturbi come “le nefropatie e tumori mammari. Il primo studio, pubblicato nel
2012, è stato un obiettivo della Monsanto, come è stato rivelato dai Monsanto Papers”.

“Abbiamo condotto altri esperimenti, che abbiamo pubblicato su Nature nel gennaio 2017. L’azienda ci ha criticati, dicendo che i ratti non erano buoni e che non c’erano statistiche”, ha continuato il docente, secondo il quale il Roundup, l’erbicida prodotto dalla Monsanto, non conterrebbe solo glifosato, ma anche altre sostanze nocive.

“Sono sicuro che in questi gelati non ci siano solo residuati di petrolio, ma anche arsenico”, sostanze “che possono creare problemi ai giovani o anche agli adulti che consumano questi gelati regolarmente.
Per i pesticidi non ci sono test sull’uomo prima della commercializzazione: quel prodotto dovrebbe essere vietato immediatamente”, ha aggiunto Séralini.

John Fagan, direttore dell’Health Research Institute Laboratories, che ha condotto i test sul gelato, ha spiegato che “13 barattoli su 14 avevano almeno un po’ di glifosato o di un metabolita del glifosato. Per contro, abbiamo testato 4 campioni di gelato biologico: tre di essi erano completamente puliti, senza glifosato, mentre il quarto aveva una traccia del metabolita. C’è differenza tra il gelato biologico e quello normale prodotto dalla Ben Jerry’s”. Pat Thomas si è pertanto augurata che l’azienda produttrice si converta “per il 100% al biologico”.

Il Glifosato nel gelato

L’origine delle tracce di glifosato nel gelato è probabilmente multipla: “Le mucche sono state alimentate per la maggior parte con alimenti che contengono soja Ogm, ma i gelati Ben Jerry’s hanno molte altre cose dentro, come pezzi di biscotti e anche burro d’arachidi”, ha spiegato la Thomas. Sèralini ha aggiunto “che il glifosato contamina l’acqua”, che entra nel processo produttivo. Per Fagan, malgrado la ridotta taglia del campione, “la presenza del glifosato in 13 campioni su 14 indica che la presenza di glifosato è abbastanza comune. La probabilità che non sia presente è estremamente bassa”.

Thomas ha notato che “i livelli riscontrati sono stati sufficienti perché Ben Jerry’s prendesse misure molto rapidamente, dicendo che vuole rimuovere il glifosato dai suoi prodotti”. Staes ha spiegato di aver ricevuto un’e-mail “da Unilever, stamani, in cui mi dicono che, in reazione alla nostra conferenza stampa, si impegnano entro il 2020 a smettere di utilizzare ingredienti prodotti con cereali trattati chimicamente con il glifosato. In aggiunta, si impegneranno perché siano adottate politiche che pongano fine all’uso del glifosato come erbicida”, ha concluso.

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