Su alcuni siti di agenzie immobiliari internazionali e nazionali sono comparsi annunci per la vendita di prestigiose isole, veri e propri gioielli ambientali. Alcune compravendite hanno una finalità esplicita come quella di realizzare delle trasformazioni urbanistiche, con edificazione di resort, e in altri casi i progetti che sono dietro le proposte di acquisto sono avvolti dal riserbo più assoluto. È il caso della famosa Isola delle Femmine a Palermo, in vendita per 3 milioni di euro, o dell’Isola di Capo Passero in provincia di Siracusa dove partirà un progetto per la realizzazione di un resort. L’isola di Capo Passero era stata proposta per essere una riserva naturale integrata ma il suo decreto istitutivo fu annullato dopo ricorso della proprietà.
È in vendita per 4 milioni di euro l’Isola di Cerboli all’interno del parco nazionale dell’arcipelago toscano estesa per 4ha, o anche l’Isola di Santa Maria di fronte Marsala nella Provincia di Trapani in vendita per 17 milioni di euro. Già venduto invece l’isolotto di Santo Stefano che ospitò le prigioni di Sandro Pertini.
Lo Stato continua a vedere i suoi gioielli, come nel caso dell’Isola di Poveglia, suggestiva e preziosa dal punto di vista ambientale, della laguna di Venezia, definita anche l’isola dei fantasmi. Ancora oggi l’agenzia del Demanio non risponde all’iniziativa messa in atto dall’associazione “Poveglia per tutti” che ha raccolto in crowdfunding quasi 500 mila euro chiedendo in concessione l’isola per riqualificarla in modo ecocompatibile e creare orti urbani per scongiurare la vendita per usi speculativi. Infine troviamo il caso dell’Isola di San Secondo, sempre nella laguna di Venenzia, già venduta dallo Stato per costruire un albergo di lusso.
Queste sono alcune delle isole in vendita in Italia e, per le ragioni esposte, abbiamo inviato ai ministeri dell’Ambiente e dei beni culturali un esposto con il quale si chiede l’immediato intervento per tutelare le nostre isole da eventuali attività speculative a partire da isola Capo Passero.