Abolire le bottiglie di plastica non biodegradabili: questa è la proposta dei Verdi – Insieme fatta nell’occasione di un flashmob davanti a Montecitorio. Angelo Bonelli, Luana Zanella e Monica Frassoni dei Verdi e tra i promotori della Lista Insieme, hanno tenuto una conferenza stampa per chiedere messa al bando dal 2020 del commercio nei luoghi pubblici delle bottiglie di plastica non biodegradabili al 100%.
“Il secondo passo da fare per coerenza, dopo l’obbligo di adottare i sacchetti biodegradabili nei supermercati è l’eliminazione dei contenitori di plastica non biobiodegradabili. Ottima la scelta dei sacchetti biodegradabili, ma bisogna guardare oltre: vogliamo che le vaschette di plastica siano sostituite con un’alternativa compostabile. Dobbiamo mettere una fine alla dipendenza dalla plastica che troviamo nei supermercati, anche attraverso la messa al bando della vendita delle bottigliette plastica nei luoghi pubblici. Basta ai pic-nic inquinanti con piatti, posate e bicchieri di plastica, le soluzioni già esistono e l’Italia ha già una fetta importante della filiera produttiva fatta di aziende che producono prodotti biodegradabili e compostabili. La messa al bando della plastica è una proposta concreta anche per far emergere le imprese del futuro”. Lo dichiara la presidente dei Verdi Europei, Monica Frassoni.
Dello stesso avviso è il coordinatore nazionale dei Verdi e tra i promotori della lista “Insieme” Angelo Bonelli che afferma: “Solo in Europa si consumano e si gettano 100 miliardi di tonnellate di plastica che vanno ad inquinare i nostri mari ed i nostri terreni con tutte le conseguenze che ne derivano. Vogliamo ripristinare la pratica della restituzione del vuoto del vetro, che oltre ad essere una pratica ecologica e sostenibile, è anche giusta da un punto di vista economico, perchè aiuta a ricordarci che le materie hanno un prezzo. Da qui dobbiamo anche far riflettere l’informazione, che nell’occasione dell’applicazione sulla legge sui sacchetti biodegradabili ha dimostrato anche una certa ‘ignoranza’, nel senso che non è possibile, non conoscere il problema. Con tutte le campagne che raffigurano isole rifiuti di plastica nei nostri mari, oppure le immagini dei defini e delle tartarughe marine che mangiano plastica ed i pesci imbottiti di microplastiche ci dobbiamo rendere conto che è il momento di agire concretamente”.
“Invece di fare la polemica sui sacchetti per 2 centesimi di Euro, bisognerebbe portare l’attenzione sui 275 Euro pro capite (ovvero per ognuno dei 60 milioni di italiani, neonati inclusi) per i contributi pubblici che vengono dati per il petrolio nel nostro paese. Nessuno si indigna per questo. ” Conclude Bonelli.