Il trionfo di Zuzana Caputova, la presidente ambientalista della Slovacchia

Avvocato e madre dalla profonda anima ambientalista, Zuzana Caputova è diventa la prima presidente donna della Slovacchia

“Una Slovacchia dignitosa, stato di diritto dove prevarrà gentilezza e correttezza nel confronto politico” è stata questa la ricetta vincente di Zuzana Caputova, da ieri sera prima presidente donna della Slovacchia. Una vittoria larga, che l’ha vista raccogliere il  58,4% delle preferenze nel ballottaggio per la presidenza del paese. Il trionfo della Caputova non può non essere associato a quello di Katharina Schulze, rivelazione delle elezioni bavaresi d’ottobre, che evidenzia quanto la “generazione Greta” si sia trasformata in una realtà elettorale che continua a raccogliere importantissimi consensi in giro per l’Europa.

Quarantenne giurista e madre, il trionfo di Zuzana Caputova è indissolubilmente legato alla lotta per la difesa dall’ambiente, da sempre uno dei cardini della sua politica. Un impegno verde che parte da lontano, che l’ha vista protagonista qualche anno fa di un’importantissima battaglia ecologista. A capo di un movimento popolare, trasformatosi poi nella più grande mobilitazione del Paese dopo la Rivoluzione di Velluto, riuscì nell’impresa di far chiudere i battenti a una discarica di rifiuti tossici altamente inquinanti nella sua città natale. Una vittoria che nel 2016 le valse il Goldman Environmental Prize, una sorta di Nobel per l’ambiente.

Una rivoluzione verde e gentile, che ha condotto Zuzana alla guida del Paese dopo una campagna elettorale in cui era stata più volte bersagliata dal fronte nazionalista e sovranista. “Sono felice non soltanto per la vittoria ma soprattutto per il modo in cui è avvenuta” ha scritto su Facebook dopo lo spoglio. “Si può affrontare una sfida politica senza cedere al populismo, senza nascondere le proprie idee, si può ottenere fiducia senza usare un vocabolario aggressivo e senza ricorrere ad attacchi personali”.

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