Nel suo “contratto di Governo” il M5S mette l’ambiente in coda alle priorità

Secondo la bozza di Contratto di Governo che il M5S dovrebbe stipulare con altre forze politiche notiamo che il punto sull'ambiente è uno dei fanalini di coda.
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“Siamo quanto meno stupiti che il M5S, dopo essersi eretto a nuovo paladino dei diritti dell’ambiente, nella sua proposta di ‘patto di Governo’ da proporre agli eventuali interlocutori, releghi la questione ambientale alla fine del documento e non dedichi altro che un paio di righe alla fondamentale questione dei Cambiamenti Climatici. Per il nostro Paese quello della tutela del territorio, di uno sviluppo sostenibile e di una lotta efficace per contrastare il dissesto idrogeologico e la desertificazione del nostro Paese devono essere tra i punti principali dell’agenda del prossimo Governo”.

Scrivono in una nota Luana Zanella e Gianluca Carrabs, coordinatori dell’esecutivo dei Verdi, che spiegano:

“Dobbiamo constatare amaramente che lo sviluppo sostenibile, di cui la Green Economy è un attore principale, viene ancora marginalizzato quando rappresenta la soluzione più efficace alla crisi del lavoro e delle imprese. Ricordiamo che grazie alla Green Economy, secondo il rapporto Greenitaly 2017, in Italia ci sono benà 2 milioni 972 mila posti di lavoro di persone occupate con competenze ‘verdi’. Una cifra che corrisponde al 13,1% dell’occupazione complessiva nazionale e che è ancora in crescita.”

“Queste cifre, in una situazione nazionale che vede ingenti problemi a livello occupazionale, certificano che non si può ignorare l’apporto del settore ‘green’ per la crescita del nostro Paese. Relegare alla fine di un accordo per governare l’Italia un punto di tale importanza strategica, vuol dire non comprendere le potenzialità di un modus operandi efficace, ma è anche simbolico di un negativo ridimensionamento delle responsabilità da parte del M5S nei confronti della tutela del territorio nazionale, della salute della popolazione e del mondo che abbiamo in prestito dai nostri figli.”
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