Serve un cuore verde per affrontare emergenza climatica, uniti per il no al referendum

A margine dell’Assemblea pubblica aperta, promossa da Sinistra Italiana a Roma, il commento della co-portavoce dei Verdi Elena Grandi. In realtà il cuore rosso-verde per noi è un cuore...
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Elena Grandi

A margine dell’Assemblea pubblica aperta, promossa da Sinistra Italiana a Roma, il commento della co-portavoce dei Verdi Elena Grandi.

In realtà il cuore rosso-verde per noi è un cuore verde-verde. L’ecologia e la strategia per affrontare l’emergenza climatica non possono fare a meno di toccare il tema dei diritti, del lavoro green, dell’equità sociale, dell’accoglienza: la giustizia climatica è strettamente legata a quella sociale. Per noi la priorità è la conversione ecologica dei processi di produzione grazie allo spostamento degli investimenti dai fossili alla green economy. Una scelta che può produrre centinaia di migliaia di posti di nuovo lavoro. Dobbiamo ascoltare quel che ci dicono Greta e tutti i giovani attivisti per il clima che ci chiedono di intervenire subito per fronteggiare l’emergenza climatica.

Una delle cose che ci dovrà unire da subito è la battaglia sulla rappresentanza democratica. Dovremo definire una linea comune per contrastare sia la riforma costituzionale che, con la riduzione dei Parlamentari, riduce la rappresentatività democratica, sia la legge elettorale in discussione con lo sbarramento al 5% ma che, con il combinato disposto della riforma sottoposta a referendum, porterebbe lo sbarramento reale all’8/9%. Così si impedisce l’entrata in Parlamento non solo delle voci legate all’ecologia, ma anche di tutte le voci nuove delle migliaia di ragazzi che pretendo azioni immediate da parte delle istituzioni per affrontare la crisi climatica, che credono nei diritti e nella giustizia sociale, e alla partecipazione

Per questo, rispetto al referendum costituzionale, noi Verdi abbiamo già preso posizione per il NO. Abbiamo già contattato i Comitati del NO e faremo una campagna elettorale durissima per spiegare i limiti di questa riforma. La casta la si combatte riducendo gli enti inutili e i privilegi a loro connessi. Per questo speriamo  che tutta la Sinistra e la società civile ci seguano in quella che riteniamo una battaglia fondamentale per la democrazia italiana e per la difesa del bene comune.

Elena Grandi

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