Gianfranco Mascia nella dodicesima puntata di InVerdeVeritas di Venerdì 1 Giugno intervista il Vice-direttore de L’Espresso Alessandro Gilioli sulla Crisi Istituzionale di Governo.
Gilioli commenta l’attuale situazione di Governo, in seguito alla crisi Istituzionale che è stata protagonista delle cronache degli ultimi giorni di Maggio 2018. “La cosa positiva è che il governo si è fatto” inizia così Alessandro Gilioli che segue ponendo un accento sui temi maggiori del cosìddetto “programma di governo” esponendo le sue perplessità in merito alla Flat – Tax e più in generale sulla presenza “fascistoide” di Salvini all’interno di questa nuova formazione dell’esecutivo, che potrebbe portare anche ad una visione autoritarista che può riportare persino ad una sorta di legittimazione della “pena di morte” attraverso un ampliamento delle norme sulla legittima difesa.
Si parla anche delle decisioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul veto al Prof. Savona come Ministro dell’Economia. Nonostante un’iniziale perplessità da parte dello stesso Gilioli, che poi si è dovuto ricredere valutando positivamente la capacità di mediazione di Mattarella.
Il Governo è frutto di un cambiamento culturale? Il vice direttore de L’Espresso parla della rivoluzione delle subculture che da circa dieci anni stanno esprimendo il loro malcontento, in seguito anche alle conseguenze della crisi economica. La parola chiave, che Gilioli ricorda essere stata usata anche spesso da Trump, è “protezione”. Questi esponenti si sono fatti carico di “proteggere i cittadini” anche, ad esempio dal “diverso” che è rappresentato dai migranti.
I tempi sono cambiati, delle proteste contro Berlusconi emerge la sostanziale differenza del sentire delle persone, le quali non si riconoscono più nelle scelte di una o l’altra parte.
Qui potrete rivedere l’intervista completa ad Alessandro Gilioli