M5S in versione pirandelliana su processo a Salvini: dov’è finita l’onestà?

Caos in casa M5S sull'autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini: il partito che è nato al grido di 'onestà' sta candendo in una contraddizione da dramma farsesco
salvini-diciotti

Autorizzazione a procedere per il processo a Matteo Salvini sì o no? Prima sì e poi no, ma anche forse. Il Movimento 5 Stelle sta letteralmente implodendo sulla questione del voto che deciderà se il senatore Matteo Salvini, Ministro dell’Interno Pro Tempore, potrà o meno essere processato per “sequestro di persona aggravato” relativo al caso della nave Diciotti. Il Premier Conte si autodeuncia, Di Battista vuole che Salvini sia processato e che rinunci all’immunità parlamentare, certi altri tra i pentastellati  – tra cui il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli – dicono che in caso si dovrebbe autodenunciare tutto il Governo, altri ancora sostengono che sia una follia totale che l’esecutivo si autodenunci. Insomma, c’è un bel ‘pasticciaccio’ in corso in casa M5S: quelli che gridavano all’onestà e allo “stop ai privilegi della ‘casta’ “, adesso stanno cercando di salvare capra e cavoli, o meglio poltrone ed elettori. Ma, come vediamo, il risultato di questa operazione è il caos generale.

A commentare questa situazione “pirandelliana” sono intervenuti i Co-portavoce dei Verdi Elena Grandi e Matteo Badiali che hanno dichiarato:
“Sulla vicenda della Diciotti la posizione del M5S diventa sempre più pirandelliana. Prima si dicono favorevoli a mettere sotto processo Salvini, in teoria coerentemente con quanto hanno sempre dichiarato di fare. Poi all’improvviso Salvini chiede che il processo non sia fatto: ed ecco immediatamente che tra i pentastellati si diffonde il panico e cominciano le dichiarazioni più diverse tra: ‘processino tutto il Governo’, ‘Di Maio e Conte si autodenuncino’. La verità è che il vero leder di questo esecutivo giallo-nero è Salvini e gli esponenti del M5S, pur di mantenere il loro ruolo al potere, gli stanno obbedendo come soldatini. E l’onestà, oggi, dov’è finita?”.

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