Taranto Open: Fornaro vuole far tornare lo sport internazionale in Puglia

La proposta di Fornaro per lo sport:“Taranto di nuovo in vetrina con il torneo internazionale di tennis femminile Taranto Open”

La proposta di Fornaro per lo sport:“Taranto di nuovo in vetrina con il torneo internazionale di tennis femminile Taranto Open”

Erano gli anni ’80. Taranto pullulava di eventi culturali e sportivi finanziati dall’allora Italsider, nel circolo Vaccarella. Tra questi, uno si distingueva: il torneo femminile internazionale di tennis Taranto Open, giocato nel 1984 e poi dal 1988 al 1994, sui campi in terra battuta di Paolo VI e finanziato dalla grande fabbrica. Nel capoluogo ionico in quel periodo arrivarono i nomi di fama mondiale del tennis in rosa.

“Nei tanti incontri che sto facendo tra le piazze, con la gente, è capitato di parlare di sport e qualcuno mi ha raccontato di questo torneo di tennis. Sarò sincero, non lo conoscevo ma il trasporto e l’entusiasmo con cui me lo hanno presentato mi ha spinto ad informarmi. E credo che sia arrivato il momento di riprendere questo prestigiosissimo Taranto Open . Come ho più volte detto, solo diversificando si può far risorgere l’economia mortificata di questa terra. E quale modo migliore se non promuovere una serie di eventi prestigiosi, sia culturali e sportivi? Noi vorremmo organizzare il torneo come amministrazione comunale, stavolta usufruendo di sponsor privati. Negli ultimi anni una tarantina ci ha reso tanto orgogliosi: parlo, naturalmente, di Roberta Vinci, che ha portato il nome della nostra città in alto in tutto il mondo. Sarebbe bello far ripartire questa competizione di livello internazionale chiedendo a lei di farci da madrina”.

Sport e Taranto non sono purtroppo un binomio vincente quando si pensa alle tante strutture dismesse, sotto utilizzate e all’abbandono di spazi in periferia. “Per prima cosa occorre recuperare ed adeguare quello che già c’è. Da Tamburi a San Vito, sono decine le strutture abbandonate, che potrebbero essere utilizzate anche ricorrendo al credito sportivo. Poi non dimentichiamo il patrimonio in dismissione della Marina Militare che può tornare nella disponibilità del Comune e può permettere anche a chi pratica sport minori di non doversi spostare altrove”.

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