Il maltempo continua a devastare il nostro Paese che si trova letteralmente in ginocchio. In tutta questa drammatica vicenda non mancano purtroppo le vittime, come il tragico caso della villetta a Casteldaccia, in provincia di Palermo: i nodi vengono al pettine e quelle questioni che da sempre denunciamo come l’abusivismo, causa principale della morte di quelle persone innocenti. In proposito sono intervenuti Angelo Bonelli e Claudia Mannino dei Verdi con una nota: “Se in queste ore il maltempo dal nord al sud Italia sta lasciando dietro di se una scia di danni inimmaginabili, ma anche, purtroppo delle vittime, i principali responsabili sono gli amministratori locali, che hanno permesso che l’abusivismo dilagasse, e il Governo, che nella finanziaria licenziata non ha investito un euro per fronteggiare i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico. Alle famiglie delle vittime va tutto il nostro cordoglio. Ma non dobbiamo dimenticare che proprio l’ex sindaco del Comune di Casteldaccia in provincia di Palermo, dove si è consumata la tragedia delle scorse ore, è stato citato a giudizio dalla Procura Regionale della Corte dei conti siciliana per non aver rispettato le norme sull’abusivismo edilizio. Un nostro esposto alla Procura di Palermo è pronto per chiedere di valutare eventuali responsabilità dell’ex amministratore.”
“La assoluta assenza di programmazione – proseguono gli esponenti dei Verdi – da parte di questo e dei precedenti governi, è scandalosa. La questione dell’ambiente e del cambiamento climatico continua ad essere la Cenerentola dell’agenda politica italiana; e nessuno pensa di intervenire contro la sciagurata cementificazione del territorio, in barba alle leggi esistenti, visto che l‘Istat certifica che ben il 20% delle case costruite nel nostro Paese sono abusive, con punte del 49% proprio in Sicilia dove è maturata la tragedia di queste ore. E in Sicilia e nel centro Italia il reticolo idrografico minore e’ quasi scomparso a causa dell’abusivismo edilizio, dell’urbanistica espansiva spesso in deroga che non tiene conto dell’esigenza di avere suoli drenanti, e per la chiusura di molti canali”
“Se amministratori e Governo continueranno a gestire il problema inseguendo ogni volta le emergenze, passeremo i prossimi mesi e anni a contare ancora danni e vittime ” Concludono Bonelli e Mannino.