3 motivi per cui la legge sul Consumo del Suolo deve essere approvata subito

C'è una legge importante nel nostro Paese che dopo 1824 giorni di discussione ancora non è stata approvata: quella sul Consumo del Suolo
Consumo del suolo

C’è una legge importante nel nostro Paese che dopo 1824 giorni di discussione ancora non è stata approvata: quella sul Consumo del Suolo. Si tratta di un provvedimento che ci è stato richiesto nell’ormai lontano 2016 dall’UE, che l’allora premier Letta voleva addirittura inserire nella Legge di Stabilità per garantirne una rapida entrata in vigore. Eppure siamo quasi nel 2018 e di questa velocità intenzionale è rimasta solo una lievissima traccia.

L’approvazione di questa legge permetterebbe di salvare almeno 8.000 km quadrati di territorio entro il 2050. Come già anticipato da un nostro dossier (scaricalo qui)  in Italia ogni giorno si perde una superficie di territorio pari a  36 campi da calcio, ovvero 3 metri quadrati al secondo. Il dato drammatico è visibile soprattutto nella Regione Veneto che detiene il record per il territorio consumato. Nonostante ciò da parte della Lega è ben evidente una forte componente che potremmo definire “negazionista” del problema in nome di un non ben specificato aumento della produttività. A questo, poi, si aggiungono i tentativi, falliti anche grazie ai ricorsi dei Verdi, di regioni come Sicilia (vedi caso Bagheria) e Campania (leggi l’articolo sulla legge pro-abusivismo di De Luca) di legittimare, aggirare o rigirare le norme sull’abusivismo edilizio per ottenere consensi dall’elettorato, millantando la tutela del cosiddetto “abuso di necessità”. Tali norme ovviamente sarebbero solo a vantaggio dei “furbetti” penalizzando le persone oneste che fanno sacrifici per acquistare un’abitazione legalmente edificata.

Siamo ad un punto cruciale per la situazione politica nel nostro Paese e per questo per i Verdi è fondamentale che nell’ottica della disposizione di una vera alleanza di centro-sinistra il Governo approvi la legge sul Consumo del Suolo prima del termine del suo mandato. L’On. Laura Puppato ha tentato di chiedere l’autorizzazione in Commissione Ambiente di poter votare subito il provvedimento, senza dover passare dall’Aula, ma ovviamente questo ha incontrato l’ostruzionismo di quella Destra che dimostra ancora una volta un’assenza di interesse nei confronti della tematica ambientale ad appannaggio di presunti vantaggi economici.
La Legge sul consumo del suolo deve essere approvata subito per tre motivi, la cui rilevanza non può concedere il lusso di ulteriori procrastinazioni.

  1. SICUREZZA SUL TERRITORIO: come primo punto c’è da considerare la questione di sicurezza: non si può permettere che vengano realizzate costruzioni in aree che rischiano di essere soggette a dissesto idrogeologico. Non possiamo più contare le vittime di disastri naturali solo perché la loro abitazione o il loro luogo di lavoro è situato nei pressi di un terreno franoso, di un’ansa di un fiume con rischi alluvionali o ancora a rischio di valanghe (basti pensare alla tragedia dell’Hotel Rigopiano).
  2. SPAZIO PER AGRICOLTURA BIOLOGICA: non di minore importanza è un punto che ci spinge ad un’importante considerazione sull’agricoltura biologica, fiore all’occhiello della produttività italiana. Con la cementificazione selvaggia c’è sempre meno spazio per i campi e in molti casi, quelli che riescono a scampare alle betoniere, sono spesso contaminati dall’inquinamento dovuto a questo super processo di costruzione.
  3. TUTELA DELLE AREE VERDI E DELLA BIODIVERSITÀ: il terzo motivo è che in Italia c’è una diminuzione delle aree verdi pari ai dati sul territorio consumato descritti nel paragrafo precedente. Una delle conseguenze è quella della messa in pericolo della biodiversità, di cui il nostro Paese è ricco.

Per tali motivi chiediamo con forza ancora una volta al Governo guidato dal Partito Democratico di dare un segnale forte nei confronti dell’ambientalismo e di approvare subito la Legge sul Consumo del Suolo, come base di una alleanza pluralista di centro-sinistra.

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