Consiglio Federale Nazionale del 10 giugno 2012

MOZIONE POLITICA GENERALE

Il Consiglio Federale nazionale dei Verdi, riunito a Roma il 10 giugno 2012, sentita la relazione del Presidente Angelo Bonelli, e il dibattito conseguente, la approva e dà mandato all’Esecutivo nazionale e al Presidente di:

1) Agire per analizzare le proposte politiche in essa contenute, a partire dalle “Primarie di Programma” e dalla costruzione dell’alleanza ampia “L’Italia per il bene comune”;

2) Portare queste proposte all’Assemblea nazionale di “Ecologisti e reti civiche – Verdi europei” di domenica 17 giugno 2012 affinchè possano essere condivise e realizzate congiuntamente.

B.Diolaiti, C.Morelli, D.Lomelo, N.Ripamonti

Approvata all’unanimità con un astenuto


MOZIONE DECISIONE GIURI’

Il Consiglio Federale nazionale dei Verdi, riunito a Roma il 10 giugno 2012, vista la delibera n.1 dell’Esecutivo nazionale sulla decisione del Giurì, la approva.

A.Bonelli, B.Diolaiti, C.Morelli, D.Lomelo, N.Ripamonti

Approvata con 33 voti favorevoli, 4 contrari e 1 astenuto

Delibera Esecutivo


MOZIONE BILANCIO

Il Consiglio Federale nazionale dei Verdi, riunito a Roma il 10 giugno 2012, sentita la relazione del Tesoriere nazionale, approva il bilancio consuntivo 2011 della Federazione dei Verdi.

N.Ripamonti, C.Morelli, B.Diolaiti, D.Lomelo

Approvata all’unanimità con 1 astenuto


MOZIONE REGOLAMENTARE E SU TESSERAMENTO 2012

Il Consiglio Federale nazionale riunito a Roma il 10 giugno 2012, in merito al tesseramento 2012, decide che rimangano invariate le quote di adesione ai Verdi secondo la tabella già predisposta negli anni precedenti.

Il Consiglio Federale nazionale stabilisce che il 33% delle quote relative alle adesioni ordinarie e dei giovani, in relazione alla campagna di tesseramento 2011, ritorni alle realtà locali tramite le relative Federazioni regionali in adempimento di quanto previsto dall’art.16 delle “Norme regolamentari sulle adesioni”. La quota relativa al tesseramento 2011 potrà essere erogata a seguito della definizione debitoria della Federazione dei Verdi.

Il Consiglio Federale nazionale, in merito ai referenti locali per le adesioni rispetto alla Federazione nazionale, così come individuati dall’art.4 delle “Norme regolamentari sulle adesioni”, conferma l’interpretazione data dall’Esecutivo nazionale del 20 marzo 2012 in cui si precisa che i componenti dell’Esecutivo nazionale sono ritenuti referenti locali nell’ambito della regione di appartenenza e non per l’intero territorio nazionale e dispone l’aggiunta delle parole “nell’ambito della regione di appartenenza” alla lettera d) dell’art.4 del sopracitato regolamento.

Il Consiglio Federale nazionale, in merito alla possibilità di adesione direttamente alla Federazione nazionale prevista dall’art.1 del Regolamento sul procedimento di iscrizione e sulla verifica delle adesioni, dà mandato all’Esecutivo nazionale di stabilirne le modalità di attuazione.

A.Bonelli, N.Ripamonti, C.Morelli, B.Diolaiti, D.Lomelo, F.Alemanni

Approvata all’unanimità


MOZIONE TERREMOTO

Il Consiglio Federale nazionale dei Verdi, riunito a Roma il 10 giugno 2012, esprime la propria solidarietà alle popolazioni così duramente colpite dai recenti eventi sismici e, in particolare, ai familiari delle vittime.

Il terremoto che sta coinvolgendo una vasta area dell’Emilia, parte della Lombardia e del Veneto ha prodotto morti, feriti, quasi 20.000 sfollati, danni enormi al patrimonio monumentale e produttivo. Quanto accaduto impone di definire velocemente un piano in grado di garantire alle popolazioni gli strumenti per la ricostruzione, per il rientro in case e luoghi di lavoro sicuri. Per la prima volta un terremoto di questa intensità ha colpito un’area fortemente industrializzata e quanto accaduto impone di ripensare interamente il nostro modello di gestione del territorio.

Promuovere la prevenzione e il recupero, porre un limite al consumo di nuove aree, rivedere il sistema fiscale e quello infrastrutturale, restituire dignità alle pianificazioni e programmazioni ed eliminare le pianificazioni negoziate e/o in deroga. Questo significa ristrutturare il settore edilizio, impedire nuovi “piani casa” o condoni più o meno mascherati, impedire che i comuni dipendano solo dalle tasse sugli immobili, ma anche riscrivere le funzioni degli uffici statali e, in particolare, della Protezione civile. Questo soggetto deve essere posto in condizioni di programmare interventi e non solo di allestire l’assistenza post-terremoto; deve poter comprendere le cause, non solo intervenire sugli effetti. La Protezione civile è ancora una struttura legata alla rete dei prefetti, istituzione ormai obsoleta e costosa. Bisogna, dunque, riscriverne i compiti e portarla fuori dalla Presidenza del Consiglio.

Occorre anche ridefinire un sistema di regole comuni nell’assistenza post-terremoto che, alla luce di quanto accadde all’Aquila, garantisca alle comunità di non disperdersi nella fase dell’emergenza, di mantenere consapevolezza e autonomia, di partecipare ad ogni scelta sul proprio futuro, di essere messe nelle condizioni di verificare tutto ciò che le riguarda (solidarietà, aiuti, fondi).

Il terremoto sta creando una grande difficoltà al sistema economico produttivo e al settore agricolo. Migliaia di aziende e lavoratori rischiano di trovarsi senza prospettive ed occorre da subito elaborare strategie ed impegni concreti per ripartire e superare questo momento difficilissimo. Se da una parte si deve pensare ad un progetto per la ricostruzione, per nuove regole edificatorie, per il sostegno al credito e all’occupazione, dall’altra va dato un segnale forte di sostegno all’economia per evitare la delocalizzazione delle imprese, molte ubicate oggi in comprensori industriali di eccellenza.

Alla luce di queste considerazioni, il Consiglio Federale nazionale dei Verdi, conferma la propria adesione alle due proposte formulate nei giorni scorsi da Ecologisti, Reti Civiche e Verdi Europei, che chiedono al Governo

1) che le aree colpite dal sisma vengano dichiarate “zone franche” dal punto di vista fiscale.

Questa possibilità agevolativa è prevista dall’art. 87, lettera b, paragrafo 3 del Trattato Europeo e consentirebbe un periodo di defiscalizzazione non superiore a 5 anni, con però altri vantaggi anche nei periodi successivi.

2) che nel frattempo il provvedimento di sospensione dei tributi, oggi previsto solo fino a settembre, sia prorogato per un anno introducendo la facoltà successiva di pagamento rateale dei tributi e contributi previdenziali (fino ad un massimo di 60 mesi), come ad esempio già avvenuto per le attività coinvolte prima nella crisi di settore per la “mucca pazza” nel 2001 e poi per l'”epidemia aviaria” nel 2006.

Il Consiglio Federale nazionale dei Verdi chiede, inoltre, al Governo

– di porre la sicurezza delle persone alla base di qualsiasi Ordinanza relativa alla fase post-terremoto, non subordinandola, dunque, alle logiche economiche;

– di assicurare che le conclusioni della Commissione nazionale Grandi Rischi vengano attuate in relazione all’indicazione che “la migliore strategia per una efficace azione di prevenzione consiste in azioni mirate alla riduzione della vulnerabilità del patrimonio edilizio”;

– di garantire la massima trasparenza in relazione alla consistenza degli aiuti e alla loro gestione e destinazione;

– di assicurare il pieno coinvolgimento delle comunità e delle istituzioni locali nel percorso di assistenza e di ricostruzione;

– di mettere in atto un sistema di controllo al fine di impedire qualsiasi forma di speculazione legata al meccanismo domanda – offerta in relazione all’aumento di richiesta di alcuni beni e servizi, a seguito dell’evento sismico.

Il Consiglio Federale nazionale dei Verdi

invita i propri organismi, i rappresentanti istituzionali, i gruppi locali, i singoli militanti a proseguire nelle iniziative di concreta solidarietà in un rapporto di stretta collaborazione con i Verdi, i Civici e gli Ecologisti presenti nei territori colpiti;

decide di dar vita ad uno specifico Gruppo di Lavoro qualificato e composto da Stefano Leoni, Mario Tozzi, Sauro Turroni e Gabriella Meo, incaricato di definire un percorso di attuazione dei diversi punti indicati in questa mozione e di interloquire a questo proposito con il Presidente Vasco Errani, Commissario per la ricostruzione mantenendo costantemente informato Esecutivo e Consiglio Federale nazionale.

B.Diolaiti

Approvata all’unanimità


MOZIONE SEDE NAZIONALE

Il Consiglio Federale nazionale dei Verdi, riunito a Roma il 10 giugno 2012, vista la proposta dell’Esecutivo nazionale, stante la situazione debitoria della Federazione nazionale, la approva e dà mandato al Tesoriere nazionale di avviare:

1) le procedure necessarie per porre in vendita l’immobile in sito in Via A. Salandra 6 a Roma, sede nazionale della Federazione dei Verdi;

2) una ricerca finalizzata all’individuazione di una nuova sede nazionale adeguata alle attuali esigenze economiche ed organizzative della Federazione.

L’iter relativo ad entrambi i punti vedrà coinvolto l’Esecutivo nazionale.

B.Diolaiti, A.Bonelli, C.Morelli, D.Lomelo

Approvata all’unanimità con 3 astenuti