Consiglio Federale Nazionale del 19 dicembre 2010

MOZIONE POLITICA

Il consiglio federale dei Verdi riunitosi a Roma il 19.12.2010 approva la relazione del presidente e il seguente documento:

L’Italia è sempre più povera, e ai giovani che guardano con angoscia il futuro il governo risponde in modo autoritario con lo smantellamento della scuola pubblica attraverso la riforma Gelmini.
Il voto sulla fiducia al governo Berlusconi del 14 dicembre dimostra quanto oggi la politica italiana abbia vergognosamente toccato il punto più basso nella storia recente della Repubblica. La compravendita dei voti di alcuni deputati dimostra inequivocabilmente, a causa dei metodi della ormai risicatissima maggioranza di centro-destra, come il parlamento sia ormai lontano e contrapposto ai problemi dei cittadini e dell’Italia. Oggi in Italia emerge una questione morale ancora più grave di quella degli anni ’90. Siamo di fronte al progetto berlusconiano di stravolgimento della Costituzione, della diminuzione delle tutele sociali e ambientali, dell’indebolimento della pubblica istruzione, dell’università e della ricerca e siamo anche di fronte al chiaro obiettivo di conquistare nel 2013 la Presidenza della Repubblica e di costruire un modello di democrazia autoritaria. Solo riconquistando alla passione politica e all’impegno civile la maggioranza dei cittadini e in particolare anche quegli italiani, che in numero sempre crescente nelle ultime scadenze elettorali si sono astentuti dal voto, si potrà sconfiggere il berlusconismo e realizzare una svolta politica, istituzionale e morale, oltre che ecologica, nel nostro Paese.
Diritto al futuro, ricambio generazionale , accesso alla casa, al credito e al mondo del lavoro, una fiscalità più equa, green economy e green jobs, stop al consumo del territorio, si alle rinnovabili, difesa diritti umani dovranno essere le parole chiavi della nostra proposta.

In questi anni l’assenza di una presenza verde-ecologista in parlamento si è fatta drammaticamente sentire. Il ritorno al nucleare, il piano casa, gli attacchi a i parchi, le diminuzioni delle tutele ambientali come ad esempio il decreto di proroga del benzo(a)pirene che solo a Taranto provocherà danni alla salute dei cittadini gravissimi, lo sfascio del nostro patrimonio artistico-archeologico, la vendita del patrimonio dello stato per realizzare imponenti speculazioni urbanistiche ci impongono di lavorare per garantire che nella prossima legislatura sia scelta dagli italiani un’autorevole e significativa presenza parlamentare verde –ecologista.

Per questo, vista l’incertezza e l’instabilità della politica italiana, e di probabili ma non sicure elezioni anticipate proponiamo un Polo ecologista civico e democratico aperto alla società civile, alle realtà civiche e a tutti i soggetti politici che condividono l’urgenza di mettere al centro il tema della conversione ecologica dell’economia per affrontare non solo il problema epocale dei cambiamenti climatici e delle forme di inquinamento che stanno mettendo in discussione la salute di cittadini ma per dare una risposta vera e moderna, ed ecologicamente sostenibile, al problema dell’occupazione. Il Polo ecologista, civico e democratico dovrà aggregare le migliori e più autorevoli risorse dell’ecologismo italiano, dell’associazionismo ambientalista e delle centinaia di liste civiche ed ecologiste in Italia e dovrà parlare a tutti i cittadini, ma soprattutto alla “moltitudine inarrestabile” degli astenuti.
Sulla proposta di un Polo ecologista, civico e democratico riteniamo importante avviare un confronto politico e programmatico con i Radicali italiani e lavorare insieme per costruire comuni iniziative politiche, a livello nazionale e nel territorio, a partire dal problema della crisi dello Stato di diritto e dell’ assenza di democrazia, che ha portato in particolare l’informazione radio-televisiva ad espellere dalla scena pubblica la questione ecologica, i temi ambientali e i Verdi stessi, oltre ai Radicali e alle battaglie per i diritti civili e umani, per proseguire con i temi del no al nucleare, dell’abolizione della pena di morte, dell’anagrafe pubblica degli eletti, della riduzione delle spese per armamenti .

Di fronte alla crisi del governo Berlusconi quello che una volta era il centrosinistra si divide e litiga e non riesce a costruire una prospettiva politica che possa convincere gli italiani a credere in una credibile alternativa. Di fronte a questa situazione i verdi sono pronti con il polo ecologista ad avviare un ampio confronto programmatico per decidere le alleanze. E’ il programma lo strumento per definire le alleanze e non le persone e solo costruendolo insieme ai cittadini che renderemo più forte l’alleanza.

I Verdi ritengono importante aprire un confronto con la rete dei Grillini, che propongono le stesse nostre scelte programmatiche, e il Popolo Viola .

Nella prossima primavera si voterà in molte città italiane: Torino, Milano, Trieste, Bologna e Napoli, oltre che molte altre di dimensione minore, ma spesso assai significative. Le città sono i luoghi dove oggi più forti si fanno sentire i problemi ambientali e sociali: in coerenza con il percorso nazionale, e nel rispetto del principio federalista, invitiamo quindi i Verdi e gli ecologisti tutti delle città dove si voterà nel 2011 a costruire e presentare liste civiche-ecologiste ampie, aperte e rappresentative dei territori.

 L’importante successo dell’iniziativa del 18 novembre promossa dalla Costituente ecologista “The Green Way” che ha visto la partecipazione al teatro Eliseo e in diretta streaming di circa 2.000 persone, ha confermato l’attenzione alla proposta politica della costituente, voluta dal congresso di Fiuggi, e riaperto un rapporto stretto, di collaborazione e di condivisione con i Verdi europei della linea politica fino ad oggi portata avanti. I Verdi Italiani confermano la scelta di proseguire in questa direzione e ringraziano i membri del coordinamento organizzativo della costituente ecologista presieduto da Giuliano Tallone per l’importante e prezioso lavoro sino ad oggi svolto e parteciperanno a tutte le prossime iniziative insieme a tutte quelle realtà che insieme a noi condividono l’urgenza di dare vita ad una nuova forza ecologista di dimensione europea.

I Verdi italiani, considerata anche la situazione di emergenza democratica determinatasi in Italia e constatato l’avvio positivo della Costituente ecologista, chiedono ai Verdi europei una loro maggiore presenza di collaborazione e sostegno e propongono per il prossimo periodo un’iniziativa comune per difendere la democrazia e per rilanciare la centralità della questione ecologica in politica, nella società e nelle istituzioni. A questo proposito, i Verdi ringraziano in particolare Daniel Cohn-Bendit – promotore di Europe écologie in Francia e co-presidente del Gruppo verde al Parlamento europeo – per l’importante contributo dato alla Costituente ecologista e Monica Frassoni – co-presidente del Partito verde europeo e Pierre Jonckheer presidente della fondazione Verde europea – per l’iniziativa “Ecologia al Governo” realizzata a Roma il 10 dicembre 2010 realizzata insieme all’associazione “Sbilanciamoci”.

Abbiamo dunque quattro fondamentali direzioni di impegno di fronte a noi:
1. proseguire con slancio nel processo della Costituente ecologista e favorire la convergenza con tutti gli altri soggetti disponibili a costruire insieme una nuova forza politica ecologista, ampia, federata e plurale, per l’Italia;
2. rafforzare il nostro rapporto di collaborazione con i Verdi europei, nelle loro diverse articolazioni: Partito, Gruppo parlamentare e Fondazione;
3. contribuire alla formazione di ampie liste civiche-ecologiste per le elezioni amministrative della primavera 2011;
4. prepararci, nel caso di elezioni politiche anticipate, a dar vita ad un Polo ecologista, civico e democratico, che vada nella direzione del processo aperto dalla Costituente ecologista e che sappia realizzare la giusta e coerente alleanza per garantire un’autorevole presenza verde-ecologista nel prossimo Parlamento italiano, nell’ambito di una coalizione credibile e capace di realizzare una svolta profonda per il Governo dell’Italia rispetto alla gravissima crisi istituzionale, economica, sociale ed ecologica.

APPROVATA ALL’UNANIMITA’



MOZIONE SU QUOTIDIANO “TERRA”

Il Consiglio Federale nazionale riunito a Roma il 19 dicembre 2010, propone che il quotidiano ecologista “TERRA” venga inviato in forma elettronica (eventualmente nei giorni successivi a quello di uscita) a tutti gli iscritti ai Verdi.

APPROVATA ALL’UNANIMITA’



MOZIONE TESSERAMENTO 2010 E MOZIONE REGOLAMENTARE

Il Consiglio Federale nazionale riunito a Roma il 19 dicembre 2010, in merito al tesseramento 2010, decide che rimangano invariate le quote di adesione ai Verdi secondo la tabella già predisposta negli anni scorsi e stabilisce che il 50% delle quote relative alle adesioni ordinarie e dei giovani ritorni alle realtà locali tramite le relative Federazioni regionali.

Il Consiglio Federale nazionale decide di ratificare la decisione assunta dall’Esecutivo nazionale del 28/10/2010 confermando, esclusivamente per il 2010, la proroga della chiusura del tesseramento, che viene così fissata al 14/02/2011. Si intende così modificato, in via transitoria in relazione al tesseramento 2010, il comma 5 delle “Norme Regolamentari sulle adesioni”.

Il Consiglio Federale nazionale decide inoltre di prorogare anche per il 2010 le seguenti modifiche regolamentari già approvate per il 2009:

1) NORMA TRANSITORIA SUL “REGOLAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE” TITOLO I, ART. 1, 4° capoverso:
In via transitoria, esclusivamente per il 2010, il capoverso viene sospeso e sostituito dal seguente:
“Un numero di federazioni provinciali riconosciute sul proprio territorio come da tabella allegata. Per le regioni dove sono presenti 4 o più province sono sufficienti, in via transitoria esclusivamente per il 2010, almeno 2 federazioni provinciali riconosciute di cui una capoluogo di Regione”.

2) NORMA TRANSITORIA SUL “REGOLAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE”:
TITOLO II, ART. 7, al 2° capoverso è eliminata in via transitoria, esclusivamente per il 2010, la frase “50 iscritti” e sostituita da “40 iscritti”.

APPROVATA ALL’UNANIMITA’