MOZIONE POLITICA
Approvata all’unanimità
Il Consiglio Federale nazionale dei Verdi riunito in remoto il 22 maggio del 2021, in merito alla situazione politica valuta quanto segue.
Abbiamo ritenuto irresponsabile la caduta del governo Conte II provocata dal partito di Matteo Renzi nel momento in cui si stava preparando il piano di ripresa e resilienza che avrebbe deciso come spendere i 209 miliardi di euro, poi diventati 191,5, in un momento delicato e drammatico per l’Italia rappresentato dalla crisi sanitaria, sociale ed economica causata dalla pandemia da Covid-19.
Con grande senso di responsabilità nei confronti degli interessi del paese i Verdi hanno guardato con attenzione e speranza alla nascita del governo Draghi senza alcuna pregiudiziale ideologica, nonostante la presenza imbarazzante e ingombrante nella maggioranza di governo della Lega di Salvini, perché le elezioni anticipate in piena pandemia e con l’urgenza di consegnare il Pnrr entro il 30 aprile avrebbero rappresentato un danno per l’Italia.
La grande sfida del governo Draghi era quella di preparare un PNRR che sapesse dare risposte precise non solo alle regole volute dall’UE di destinare il 37% dei fondi europei alla transizione ecologica, ma principalmente di intervenire in settori strategici dal punto di vista industriale per accelerare il cambiamento verso il raggiungimento degli obiettivi sul clima, costruire le riforme necessarie come quella per fermare il consumo di suolo e finanziare le politiche di equità sociale.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza del governo Draghi tradisce tristemente le promesse del premier di fare del recovery plan una rivoluzione verde. Il piano è costruito per proteggere i ritardi dell’industria automobilistica e l’assenza di strategie dell’industria petrolifera, che tarda e rallenta la necessaria conversione ecologica dell’economia verso la mobilità elettrica e le rinnovabili, facendo a pagare un duro prezzo all’Italia in termini di competitività industriale sui mercati globali e per il raggiungimento degli obiettivi sul clima.
Su un totale di 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 miliardi sono sovvenzioni e 122,6 miliardi sotto forma di prestito, il 30% del totale dei fondi sarà destinato alla transizione ecologica, ben al di sotto della percentuale del 37% indicata dalla Ue. Per fare una comparazione con altri paesi europei come la Francia e la Germania, su un totale di fondi rispettivamente assegnati pari a 41 e 27,8 miliardi di euro, i fondi destinati alla transizione ecologica sono del 49% e del 40%.
Questi sono i numeri che spiegano il Pnrr di Draghi:
1)Fondi insufficienti al trasporto pubblico: sono previsti 240 km di nuova rete attrezzata suddivisa in: a) 11 km di metropolitane, 120 km di filobus, 85 km di ? tra, e 15 km di funivie. Questi interventi, che saranno distribuiti nelle maggiori città italiane, sono sufficienti solo per una città come Roma. L’Italia dispone di 5,3 km per milione di abitanti di rete tramviaria a fronte degli 11,7 Km della Francia e i 23,3 km della Germania. Nel nostro paese abbiamo 234 km di linee metropolitane quando la sola città di Madrid ne ha 290 e la Germania 630 km. Il ritardo infrastrutturale dell’Italia nel trasporto pubblico rispetto all’Europa è pesante e questo incide sulla vivibilità delle nostre città, sull’economia e sulla salute: secondo l’ultimo report dell’Agenzia europea per l’ambiente in Italia lo smog provoca 52 mila decessi l’anno, un’emergenza sanitaria dimenticata.
2)Il Pnrr prevede l’acquisto di 53 nuovi treni regionali pari all’11,6% della flotta circolante, il piano Conte prevedeva 80 nuovi treni. È un intervento inaccettabile per le scarse risorse investite: allo stato attuale in circolazione abbiamo 456 treni regionali di cui 256 treni diesel ancora circolanti.
3)Su una flotta di 42.800 autobus circolanti in Italia, il Pnrr ne prevede la sostituzione di 5.500 pari al 12,8% del totale: la flotta italiana di autobus per il trasporto pubblico presenta un’età media notevolmente superiore alle omologhe dell’UE ed è caratterizzata da un elevato consumo di carburante e da elevati costi operativi e di manutenzione.
4) I percorsi ciclabili urbani passano da 1000 km della precedente proposta a 570 km, mentre i percorsi ciclabili turistici da 1626 km della precedente proposta a 1200 km.
5) C’è una riduzione degli investimenti su energie rinnovabili, sono previsti, fino al 2026, 4,2 GW che è una potenza installata sufficiente solo per coprire meno di un anno di crescita per raggiungere i target europei da qui al 2030: servirebbero 5-6 GW all’anno fino al 2030.
6) Il piano prevede una riduzione delle emissioni di CO2 nel 2030 per il 51%, mentre la legge sul clima approvata dall’Europa prevede il 55%.
7) L’efficienza energetica passa dai 7 mld di euro del piano Conte a 2 mld del Pnrr Draghi e su 32 mila edifici scolastici prevede risorse solo per 195 scuole.
8) Non c’è la rivoluzione verde sulla mobilità elettrica su gomma dove sono previsti solo 750 milioni di euro sulla ricarica, mentre in Germania sono stati investiti 5 miliardi di euro. La Spagna ha messo nel suo recovery plan la mobilità elettrica privata e pubblica al primo posto.
9) I fondi da destinare alla ricerca pubblica sono inconsistenti come invece richiesto con il piano Amaldi: l’ex ministro Manfredi ne prevedeva 15, ora sono 4,5 mld di euro.
10) Ci sono grossi investimenti su Idrogeno, 3,2 miliardi di euro, ma non verde, il che consente a Eni e Snam di continuare ad avere un ruolo determinante nella politica di sfruttamento degli idrocarburi.
11) La parte su economia circolare è concentrata solo su gestione dei rifiuti e non su un piano che coinvolga industrie e PMI con risorse limitate.
12) Su 25.000 km di rete idrica che perde il 41% di acqua potabile, ovvero 100.000 litri al secondo, c’è un investimento di soli 900 milioni di euro.
13) Sulla rete fognaria e sulla depurazione delle acque reflue sono previsti solo 600 milioni di euro: l’Italia ha una condanna da parte della Corte di Giustizia europea, con una sanzione di 80 mila euro al giorno, perché in alcune zone del paese – Sicilia, Calabria, Puglia, ecc. – non si depurano le acque reflue.
14) Le risorse destinate alla qualità dell’aria e alla biodiversità, attraverso la tutela delle aree verdi e marine, sono 780 milioni per tutta Italia, di cui 360 solo per la rinaturalizzazione dell’area del Po.
15) Il tema delle bonifiche dei siti inquinati è stato completamente dimenticato: solo 500 milioni di euro per i siti orfani. Sei milioni di persone vivono in siti altamente inquinati, come Taranto, Brindisi, Priolo, Gela, Milazzo, Brescia, Porto Torres, e altri territori non bonificati come la Terra dei fuochi, Valle del Sacco, Val d’Agri, e le falde inquinate del Veneto e del Piemonte da PFAS.
16) Non c’è un piano per perdita della biodiversità finanziando un programma di investimenti nelle 6 aree strategiche per la riconnessione ecologica del Paese: Alpi, Corridoio Alpi-Appennino, Valle del Po, Appennino Umbro-Marchigiano, Appennino Campano Centrale, Valle del Crati – pre-Sila Cosentina, realizzando progetti per il risanamento naturale e idrogeologico e per estendere questi interventi anche alle aree costiere e marine in corrispondenza delle zone a maggiore biodiversità e a maggiore rischio per le pressioni antropiche.
17) Nella versione definitiva del PNRR, manca un riferimento esplicito al raggiungimento degli obiettivi delle Strategie UE “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”, indicando la priorità dell’incremento della superficie agricola certificata in agricoltura biologica, lo sviluppo di filiere del “Made in Italy” biologiche e la creazione dei biodistretti, con priorità nelle aree naturali protette, individuando risorse e percorsi condivisi per ridurre l’uso sistematico di fertilizzanti chimici e pesticidi.
18) Sul sociale c’è una grave lacuna, perché con il piano si costruiranno 228.000 posti per i bimbi negli gli asili nido e scuole materne a fronte di un fabbisogno di 1.250.000 posti; il piano Colao prevedeva stanziamenti per coprire il 60% per un totale di 750.000 posti. Solo nel 2019 25.000 genitori, quasi tutte donne, si sono licenziati dal lavoro perché non riuscivano ad avere cura dei propri figli.
Nella sezione riforme mancano obiettivi essenziali:
a) non è previsto un decreto legge sul consumo di suolo, ma solo la previsione di un disegno di legge, il che significa che non verrà mai approvato.
b) legge su stop immatricolazioni auto diesel e benzina, come già deciso da paesi europei come Francia, Norvegia, Gran Bretagna.
A ciò va aggiunto che il Pnrr non dà alcun accenno di modifica del PNIEC del 2019, piano nazionale integrato energia e clima, che non rispetta gli obiettivi sul clima e su cui la commissione UE è intervenuta sull’Italia per chiederne la modifica, in quanto non rispetta i limiti sul clima a partire dalla riduzione della CO2 alla produzione di energie rinnovabili.
Il PNRR tra l’altro, non tiene conto della necessità di sviluppare percorsi di partecipazione alla elaborazione delle proposte e delle eventuali obiezioni della società civile e dell’associazionismo , tenendo realmente conto dei bisogni che si sono manifestati già prima ma anche in seguito alla pandemia: casa, lavoro, servizi.
Il Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani in diverse recente interviste ha reso ancor più chiara la strategia del governo sull’attuazione del Pnrr. Per il Ministro, la mobilità elettrica avrà senso in Italia solo quando il 72% dell’elettricità sarà prodotta con zero emissioni e siccome il piano del governo prevede di raggiungere quell’obiettivo forse nel 2030, significa che, dopo decenni di gravissimi errori e ritardi sulla produzione delle auto elettriche, dovremmo aspettare altri dieci anni secondo il Governo. Questo è il motivo per cui nel Pnrr si è investito poco nella mobilità elettrica.
Dobbiamo constatare che ENI condiziona sempre e molto le politiche di modernizzazione in Italia: una società pubblica che fattura 70 miliardi di euro l’anno, che con i suoi piani industriali prevede di estrarre idrocarburi anche dopo il 2050, rappresentando un problema rispetto agli obiettivi di neutralità climatica decisa dall’Europa e che secondo il ministro Cingolani dovrà assicurarci ancora il gas per produrre energia elettrica e idrogeno, per la cui produzione sono stati stanziati nel Pnrr oltre 3 miliardi di euro.
L’assenza di trasparenza nel Pnrr la verifichiamo anche sulla politica energetica. Ad esempio, sul progetto di stoccaggio della CO2 al largo di Ravenna nei giacimenti esauriti di idrocarburi dell’ENI, il ministro Cingolani ha affermato che potrebbe essere finanziato con i fondi del Pnrr se qualcuno presenterà domanda attraverso i bandi di gara. Questo qualcuno è l’ENI, che ha già un progetto dal costo di 1,35 miliardi di euro per realizzare il deposito di CO2 più grande del mondo da 500 milioni tonnellate.
Sempre il ministro Cingolani ha aperto al nucleare da fissione, prevedendo l’apertura di una discussione per la realizzazione nel nostro paese di mini centrali nucleari da 300 MW, un vero schiaffo in faccia agli italiani che hanno votato per ben due volte in due referendum contro il nucleare, dopo le catastrofi di Chernobyl e di Fukushima.
Il ministro Cingolani in questi giorni ha anche autorizzato nuove trivellazioni nel mar Adriatico suscitando le contestazioni di pescatori e miticoltori, in un’area dove invece è stata bocciata l’autorizzazione per l’installazione di un impianto eolico offshore
Per mesi il governo Draghi ha rassicurato che il Ponte sullo stretto di Messina non sarebbe mai stato finanziato con i fondi del Pnrr, ma in realtà è stato fatto rientrare dalla finestra ciò che apparentemente era stato fatto uscire dalla porta.
Il ministro Giovannini, nei primi giorni di maggio ha inviato al Parlamento la relazione tecnica del Ministero delle infrastrutture, in realtà molto politica, che dice Sì al ponte; fatto imbarazzante, dedica su 158 pagine totali una pagina e mezza al rischio sismico, e svela il meccanismo attraverso il quale verrà finanziata l’infrastruttura che non è stata inserito nelle opere del PNRR.
Il meccanismo prevede di destinare al ponte i fondi pubblici provenienti dalle opere che sono finanziate dal PNRR, e che ora possono essere utilizzati per altri scopi; nella relazione si individuano tra gli 8-11 miliardi di euro anche se il costo dell’opera, totalmente a carico dello Stato, non viene definito.
Il governo Draghi – dopo aver costruito un recovery plan che non affronta la transizione ecologica perché sottrae risorse al trasporto pubblico, alla depurazione, alla dispersione delle reti idriche e alle energie rinnovabili – ora lavora per realizzare un’opera dall’impatto ambientale devastante continuando a ignorare le emergenze del Sud del paese.
Il Consiglio Federale nazionale dei Verdi, sulla base delle considerazioni qui esposte, esprime un giudizio negativo sul Pnrr e sugli ultimi provvedimenti succitati proposti dal governo Draghi
Il Consiglio Federale nazionale dei Verdi:
1) considerato il PNRR approvato dal governo, la relazione positiva sul ponte sullo
stretto di Messina, le posizioni assunte dal ministro per la Transizione Ecologica di
aprire a mini centrali nucleari e di autorizzare nuove trivellazioni ritiene che non vi siano le condizioni per un sostegno politico al governo Draghi;
2) chiede all’esecutivo nazionale dei Verdi di avviare un confronto con la componente alla Camera dei Deputati “Facciamo Eco-Federazione dei Verdi”, pur nel rispetto della reciproca autonomia politica, circa la posizione da tenere nei confronti del governo, considerato che in due distinte votazioni sui documenti del PNRR, relazione della Camera dei Deputati e piano finale ha ritenuto di doversi astenere differentemente dalla posizione assunta dalla federazione dei Verdi;
3) impegna l’Esecutivo nazionale e le Federazioni regionali ad avviare una fase di ascolto e confronto nei vari livelli, nazionali e territoriali, per illustrare il progetto politico dell’Assemblea costituente di Europa Verde, anche per aggregare in questa fase di rilancio del progetto politico ecologista nuove realtà associative e personalità;
4) esprime soddisfazione per la forte adesione ai Verdi e a Europa Verde, che ha visto considerevolmente aumentare le iscrizioni portandole a quasi 10.000;
5) auspica per l’Assemblea costituente dell’11 luglio la massima coesione interna per dare una risposta politicamente forte al bisogno che c’è nel paese di una forza Verde, civica e solidale, aprendo al confronto con il mondo ambientalista, ecologista e associativo;
6) esprime soddisfazione per l’adesione a Europa Verde dell’europarlamentare Eleonora Evi e di diversi consiglieri comunali e regionali;
7) impegna l’Esecutivo nazionale a presentare una campagna di comunicazione nazionale per le prossime elezioni amministrative di autunno, che rappresentano un passaggio politicamente rilevante per il futuro di Europa Verde in Italia. Vista l’importanza strategica delle elezioni amministrative, chiede al Tesoriere di valutare i modi e le risorse per sostenere le liste di Europa Verde nelle grandi città all’interno di un unico progetto nazionale;
8) impegna l’Esecutivo a convocarsi rapidamente anche con sedute immediatamente successive e continuative, per ascoltare i portavoce cittadini delle principali città che andranno al voto e per verificare quale supporto tecnico e politico debba essere fornito per raggiungere il miglior risultato possibile;
9) conferma l’impegno di presentare in tutte le principali città e nella regione Calabria, che andranno al voto nel prossimo autunno, liste di Europa Verde aperte alla massima inclusione e rappresentatività, nell’ambito – ove ci siano le condizioni politiche e programmatiche – del centro-sinistra, per ottenere i migliori risultati in termini di rappresentanza elettiva dell’ecologismo politico e di possibile partecipazione al governo delle rispettive amministrazioni.
10) impegna l’esecutivo ad aprire un confronto con i membri della componente parlamentare Facciamo Eco-Federazione dei Verdi in relazione alle prossime elezioni amministrative affinché ci possa essere un loro contributo diretto nella formazione e nel sostegno delle liste di Europa Verde in quanto non sono comprensibili e sostenibili scelte diverse.
Approvata all’unanimità
MOZIONE BILANCIO
Approvata all’unanimità
Il Consiglio Federale nazionale, riunito il 22 maggio 2021 in video conferenza, sentita la relazione del Tesoriere nazionale e il successivo dibattito, approva il rendiconto consuntivo 2020, la nota integrativa e la relazione sulla gestione della Federazione dei Verdi.
Approvata all’unanimità
Modifiche da apportate allo statuto approvate dal CFN del 22/05/21 e da sottoporre all’Assemblea nazionale del 10 e 11 luglio 2021
All’articolo 1:
l’intero articolo è sostituito dal seguente:
“1. Europa Verde–Verdi riconosce la Costituzione italiana come fonte primaria delle proprie regole e i suoi principi come il riferimento fondamentale per le sue e i suoi aderenti. Fa propria la Carta dei Verdi del mondo adottata a Canberra nel 2001 e la Carta dei Verdi europei, adottata a Ginevra nel 2006. Persegue l’obiettivo della conversione ecologica della società e dell’economia, socialmente desiderabile, secondo l’ispirazione di Alexander Langer, per un’autentica sostenibilità ambientale e socioeconomica.
2. Assume a fondamento del proprio agire politico e istituzionale la responsabilità nei confronti delle generazioni future, a partire dalla lotta alla crisi climatica, considerata anche come questione geopolitica che aggrava tutti i problemi ambientali, sociali ed economici (migrazioni, disuguaglianze, perdita di biodiversità, pandemie). Promuove le energie rinnovabili, l’efficienza energetica, l’economia circolare e la mobilità sostenibile. Si impegna per l’accoglienza e la solidarietà attiva a migranti e richiedenti asilo per motivi politici, economici e ambientali.
3. Rifiuta l’ideologia della crescita illimitata in un pianeta che ha risorse limitate e non equamente distribuite e la logica consumistica e dissipativa. Combatte la privatizzazione dei beni comuni e la finanziarizzazione dell’economia, senza regole, né governo. Contrasta la corsa indiscriminata al profitto, lo sfruttamento sempre più intenso ed esteso della natura e del lavoro, la mercificazione della vita umana e l’appropriazione da parte dei giganti del capitalismo digitale dei miliardi di nostri dati circolanti nel web. Adotta il principio di precauzione e opera per prevenire le catastrofi e le pandemie.
4. Lotta per la giustizia ambientale e sociale, la riduzione delle disuguaglianze, la solidarietà e l’equa redistribuzione delle ricchezze e delle risorse all’interno della società, tra i popoli, i territori, i sessi e le generazioni. Promuove la sovranità alimentare, il diritto al cibo e alla sua sicurezza, sostiene le economie locali basate sulle conoscenze e sulle competenze, sui valori di cooperazione, mutualità e solidarietà, con particolare attenzione alle culture, alle ragioni dei popoli indigeni. È al fianco dei popoli e delle comunità oppresse nelle loro lotte per la libertà e la democrazia.
5. Riconosce come valori essenziali la cura della vita in tutte le sue forme e la produzione di beni e servizi gratuiti, garantiti a livello planetario prevalentemente dalle donne, e l’interconnessione tra la salute del pianeta e la salute umana. Ribadisce la necessità di servizi sanitari e sociali pubblici e universalmente accessibili, a tutela in particolare della popolazione sempre più anziana e fragile, di politiche di inclusione, sostegno e promozione della vita indipendente per persone con disabilità.
6. Riconosce il valore del femminismo e dei movimenti delle donne per l’affermazione della libertà, l’avanzamento della civiltà e la fine del patriarcato. Ritiene presupposto fondante dell’azione politica la piena partecipazione delle donne, in ragione della loro differente esperienza di vita, visione della realtà e sensibilità.
7. Riconosce le differenze come elemento di ricchezza delle nostre società: tutela e promuove le minoranze linguistiche, le culture regionali e la libertà religiosa. Lotta contro il razzismo e ogni forma di discriminazione e violenza. Tutela e promuove i diritti delle persone LGBTQI.
8. Mette al centro la salvaguardia dell’ambiente, della bellezza del paesaggio, del patrimonio storico, artistico e culturale, degli ecosistemi e della biodiversità. Considera decisivi e da incrementare i valori della cultura, della conoscenza e della ricerca, indispensabili per costruire una società più sicura e più solidale.
Promuove una relazione rispettosa e non violenta con la natura e una alimentazione sana e la riduzione del consumo alimentare umano degli altri animali. Si impegna per il benessere degli animali, per una legislazione nazionale, europea e internazionale più avanzata a tutela degli animali riconosciuti come essere senzienti e liberati dagli allevamenti intensivi. Lavora per eliminare l’utilizzo degli OGM, pesticidi e altre sostanze chimiche.
9. Si ispira alla cultura della pace e della nonviolenza. Si impegna per il disarmo, per il servizio civile, per l’istituzione di corpi civili di pace, per nuove relazioni internazionali fondate sulla solidarietà e sulla cooperazione.
10. Persegue la costruzione degli Stati Uniti d’Europa, federale, sociale, ecologica e democratica, il rafforzamento e la democratizzazione dell’ONU e delle altre organizzazioni internazionali.”
All’articolo 2:
“l’Art.2 Adesione ai Verdi” viene rinumerato e ridefinito come: “Art.4 Adesione a Europa Verde-Verdi”;
– al comma 1, le parole: “I Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “Europa Verde-Verdi”;
– il comma 3 è sostituito dal seguente:
“3. L’iscrizione ad Europa Verde–Verdi e l’adesione ai suoi principi, allo statuto, ai regolamenti nazionali e al codice etico è il presupposto fondamentale per partecipare a qualsiasi attività, interna o esterna, o per rappresentarla in qualunque consesso.”;
– al comma 4, primo periodo, la parola: “L’iscritto” è sostituita dalle seguenti: “La persona iscritta”;
le parole: “dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “di Europa Verde-Verdi”;
il terzo periodo è sostituito dal seguente: “Il dovere della persona iscritta è il rispetto dello statuto, dei regolamenti e del codice etico di Europa Verde-Verdi”;
– dopo il comma 4 è inserito il seguente: “5. Europa Verde–Verdi riconosce nelle e nei “Giovani Europeisti Verdi” la propria organizzazione giovanile, indicata con la sigla “GEV”, con un proprio regolamento comunicato al Consiglio Federale nazionale, con propri organismi dirigenti e può prevedere un contributo annuale alle sue attività. Le persone iscritte a Europa Verde-Verdi, entro il limite di età previsto dal regolamento dei GEV, ne fanno parte salvo diversa indicazione.”;
– il comma 5 viene rinumerato come comma: “6”;
– il comma 6 viene rinumerato come comma: “7”;
– il comma 7 viene rinumerato come comma: “8”;
le parole: “La Federazione dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “Europa Verde-Verdi”;
le parole: “dal d.lgs. 196/2003” sono sostituite dalle seguenti: “dal Regolamento Europeo sulla privacy n. 679/2016”.
All’articolo 3:
l’intero articolo è sostituito dal seguente:
“Art. 3 Partito Verde Europeo e Global Greens
1. Europa Verde–Verdi è membro del Partito Verde Europeo -European Green Party (EGP)- di cui è co-fondatore. I suoi rappresentanti al Parlamento Europeo aderiscono al Gruppo dei Verdi.
2. Europa Verde–Verdi è affiliata ai Global Greens.”.
All’articolo 4:
“L’Art.4” è rinumerato come: “Art.2”
– il comma 1 è sostituito dal seguente:
“1. La Federazione denominata Europa Verde–Verdi ha come simbolo “Un cerchio di colore verde che racchiude nella metà superiore il simbolo dei Verdi europei rappresentato da un girasole stilizzato di forma ellittica avente 12 petali di colore giallo di grandezze diverse. Nella metà inferiore poste dall’alto verso il basso le scritte “EUROPA” “VERDE” di colore bianco poste nell’ordine una sopra l’altra. La scritta “EUROPA” contiene al posto della “O” il simbolo storico dei Verdi italiani rappresentato dal sole che ride in giallo. Lungo il bordo laterale sinistro del cerchio, posta ad arco, la scritta di colore bianco “European Green Party”. Lungo il bordo laterale destro del cerchio, posta ad arco, la scritta di colore bianco “VERDI” la cui rappresentazione grafica è allegata al presente statuto.”;
– al comma 3, primo periodo, le parole: “la Federazione dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “Europa Verde-Verdi”;
al secondo periodo, le parole: “dell’Esecutivo” sono sostituite dalle seguenti: “dalla Direzione”;
il numero: “23” è sostituito dal seguente: “26”.
Dopo l’articolo 4: le parole poste tra l’art.4 e l’art.5: “TITOLO II ARTICOLAZIONE DELLE STRUTTURE” sono spostate e inserite dopo l’art.6;
dopo l’Art.4 è inserito il seguente:
“Art. 5 Patti Federativi
1. È previsto lo strumento dei patti federativi per la collaborazione stabile con altri soggetti ecologisti, della società civile e movimenti, nazionali o locali, che condividano i principi e i valori di Europa Verde–Verdi, nella elaborazione programmatica comune, nelle attività e nelle scelte per l’eventuale presentazione di liste comuni alle varie elezioni.
2. I patti federativi possono essere stipulati sia a livello nazionale che a livello locale e devono contenere tutti gli elementi che definiscono gli accordi e le modalità di collaborazione stabile con l’altro soggetto.
3. I patti federativi sono stipulati a livello nazionale se coinvolgono soggetti con cui si stipulano accordi avente carattere nazionale di elaborazione programmatica e/o di presentazione di liste comuni alle elezioni europee o politiche. In tal caso sono approvati dal Consiglio Federale nazionale.
4. I patti federativi sono stipulati a livello locale se coinvolgono soggetti con cui si stipulano accordi avente carattere strettamente territoriale di elaborazione programmatica e/o di presentazione di liste comuni alle elezioni amministrative o regionali. In tal caso sono approvati dal Consiglio Federale del livello territoriale corrispondente o, in mancanza, dall’assemblea.
5. Il contenuto degli accordi non può essere in contrasto con i principi, lo statuto, il codice etico e i regolamenti di Europa Verde-Verdi.”.
All’articolo 5:
“L’ Art.5 Organizzazione territoriale” è rinumerato e ridefinito come: “Art.13 Organizzazione territoriale e Forum”;
– il comma 1 è sostituito dal seguente:
“1. Europa Verde–Verdi si articola in Federazioni regionali e Federazioni provinciali o di area metropolitana.”;
– al comma 2 le parole: “Gli /Le iscritti/e” sono sostituite dalle seguenti: “le persone iscritte”;
– al comma 3 le parole: “Federazioni provinciali e le Federazioni di comune metropolitano” sono sostituite dalle seguenti: “e Federazioni provinciali o di area metropolitana”;
le parole: “Federazione nazionale” sono sostituite dalle seguenti: “Direzione nazionale”;
alla fine del comma le parole: “e sulla base del consenso elettorale ottenuto” sono soppresse;
– al comma 5, primo periodo, le parole: “dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “di Europa Verde-Verdi”;
al secondo periodo, le parole: “dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “di Europa Verde-Verdi”;
– al comma 6 le parole: “del movimento” sono sostituite dalle seguenti: “di Europa Verde-Verdi”;
dopo il comma 6 sono inseriti i seguenti:
“7. Le persone iscritte possono costituire Forum tematici, finalizzati all’elaborazione e alla proposta programmatica e aperti alla partecipazione degli esterni. Il Consiglio Federale nazionale riconosce i Forum tematici nazionali indicandone le modalità per la costituzione, il funzionamento, l’eventuale finanziamento, la consultazione e la verifica delle attività, sulla base di criteri che assicurino un’ampia e qualificata rappresentatività sociale e culturale.”;
“8. Le articolazioni territoriali riconosciute utilizzano il simbolo in conformità al presente statuto, ai regolamenti, al codice etico e alle determinazioni del Consiglio Federale nazionale.”.
All’articolo 6:
“L’Art.6” è rinumerato come: “Art.14”;
– al comma 1, primo periodo, le parole: “tutti gli iscritti Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “tutte le persone iscritte”;
dopo la parola “di studio” sostituire la parola “e” con “o di”;
– al comma 2, secondo periodo, le parole: “Federazione nazionale” sono sostituite dalle seguenti: “Direzione nazionale”;
le parole: “di iscritti, al consenso elettorale ottenuto” sono sostituite dalle seguenti: “delle persone iscritte”;
dopo la parola: “provinciali” aggiungere le seguenti: “o di area metropolitana”;
al terzo periodo le parole: “Federazione nazionale” sono sostituite dalle seguenti: “Direzione nazionale”;
– al comma 3 dopo la parola: “provinciali” sono inserite le seguenti: “o di area metropolitana”;
le parole “dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “di Europa Verde-Verdi”;
– al comma 4, al termine del periodo, sono aggiunte le seguenti parole: “e può promuovere strutture organizzative di macroarea.”.
All’articolo 7:
“L’Art.7 Federazioni provinciali” è rinumerato e ridefinito come: “Art.15 Federazioni provinciali o di area metropolitana”;
– al comma 1, al primo periodo, le parole “tutti gli iscritti Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “tutte le persone iscritte”;
dopo la parola “di studio” sostituire la parola “e” con “o di”;
al secondo periodo dopo la parola: “provinciali” sono inserite le seguenti: “o di area metropolitana”;
– il comma 2 è sostituito dal seguente: “La Federazione provinciale o di area metropolitana è riconosciuta dalla Direzione nazionale sulla base di un numero di persone iscritte in rapporto alla popolazione.”.
All’articolo 8:
l’intero Articolo 8 è soppresso.
All’articolo 9:
“L’Art.9” è rinumerato e ridefinito come: “Art.16 Organi delle Federazioni regionali, provinciali o di area metropolitana”;
– al comma 1 le parole: “e di comune metropolitano” sono sostituite dalle seguenti: “o di area metropolitana”;
le parole: “due Portavoce di genere diverso” “il/la Tesoriere” “l’Esecutivo” “il Consiglio Federale (obbligatorio per le Federazioni regionali e facoltativo per le federazioni provinciali)” sono sostituite dalle seguenti: “il e la Portavoce” “l’Esecutivo” “il Consiglio Federale (obbligatorio per le Federazioni Regionali e facoltativo per le Federazioni provinciali o di area metropolitana)” “il/la Tesoriere/a”;
– al comma 2, primo periodo, dopo la parola: “provinciali” sono inserite le seguenti: “o di area metropolitana”;
al secondo periodo, le parole: “organi: in tal caso” sono sostituite dalla seguente: “organi.”;
al terzo periodo, le parole: “. Il numero dei delegati/e” sono sostituite dalle seguenti: “e il loro numero”.
All’articolo 10: l’intero articolo 10 è sostituito dal seguente: “Art. 6 Organi nazionali di Europa Verde–Verdi
Sono organi nazionali di Europa Verde–Verdi
– l’Assemblea nazionale;
– i due Portavoce;
– il/la Presidente Garante;
– la Direzione nazionale;
– il Consiglio Federale nazionale;
– il/la Tesoriere/a”.
All’articolo 11:
“L’Art.11” è rinumerato come: “Art.7”;
– al comma 1, il terzo periodo è sostituito dal seguente: “Qualora il numero delle persone iscritte sia pari o inferiore a 1000, l’Assemblea nazionale è convocata per iscritti/e.”;
– Il comma 2 è soppresso;
– il comma 3 viene rinumerato come comma: “2”;
le parole: “i due Portavoce, l’Esecutivo” sono sostituite dalle seguenti: “il e la Portavoce, il/la Presidente Garante, la Direzione nazionale”;
– il comma 4 viene sostituito dal seguente: “3. La mozione politica collegata ai due Portavoce eletti è vincolante per gli organi di Europa Verde–Verdi.”;
– il comma 5 viene rinumerato come comma: “4”;
le parole: “delegati eletti” sono sostituite dalle seguenti: “delegati/e eletti/e”;
– il comma 6 viene rinumerato come comma: “5”;
le parole “dall’Esecutivo” sono sostituite dalle seguenti: “dalla Direzione nazionale”;
– il comma 7 viene rinumerato come comma: “6”;
dopo la parola: “Assemblea” è inserita la seguente: “nazionale”;
– il comma 8 è rinumerato come comma: “7”;
le parole: “dei votanti” sono sostituite dalle seguenti: “delle persone votanti”.
All’articolo 12:
“L’Art.12” è rinumerato come: “Art.8”;
– al comma 1 le parole: “dell’Esecutivo” sono sostituite dalle seguenti: “della Direzione nazionale”;
– al comma 3, le parole: “I due Portavoce” sono sostituite dalle seguenti: “Il e la Portavoce”;
– il comma 4 è sostituito dal seguente:
“Le candidature a Portavoce devono essere sottoscritte da almeno 1/20 del numero totale delle persone iscritte o da almeno 20 Consiglieri/e Federali nazionali. La Direzione nazionale deve rendere pubblico il numero esatto delle persone iscritte almeno 30 giorni prima del termine fissato per la presentazione delle candidature. È possibile sottoscrivere soltanto una coppia di candidature di genere diverso.”;
– al comma 6, primo periodo, le parole: “I candidati” sono sostituite dalle seguenti: “Le persone candidate”;
– al comma 7, secondo periodo, le parole da: “dall’Esecutivo” fino a: “organismi.” sono sostituite dalle seguenti: “dalla Direzione nazionale che avvia il procedimento di convocazione dell’Assemblea nazionale per la rielezione di tutti gli organi nazionali.”;
al terzo periodo il numero: “60” è sostituito dal seguente: “120”;
dopo il comma 7 è inserito il seguente: “8. Nel caso di dimissioni, di impedimento, di sfiducia (la sfiducia viene deliberata con le stesse modalità previste dal primo periodo del comma 7) o di decesso di uno dei due Portavoce, l’altro Portavoce resta in carica fino alla scadenza naturale. Il Consiglio Federale nazionale elegge in sua sostituzione, a maggioranza, un nuovo Portavoce dello stesso genere, il cui mandato scadrà insieme a quello del Portavoce rimasto in carica.”;
– il comma 8 è rinumerato come comma: “9”;
dopo la parola: “mandati” è aggiunta la seguente: “consecutivi.”.
Dopo l’Articolo 12, rinumerato Articolo 8, è aggiunto il seguente articolo:
“Art.9 Il/La Presidente Garante
1. Il/La Presidente Garante rappresenta l’unità di Europa Verde–Verdi, garantisce il rapporto tra gli organi di Europa Verde-Verdi, vigila sul rispetto dei principi ispiratori definiti nell’art.1 dello statuto, svolge funzioni di rappresentanza con le istituzioni.
2. Il/La Presidente Garante può intervenire, nella propria funzione di garante nel rapporto tra gli organi nazionali, assumendo l’onere della convocazione degli stessi nelle situazioni di stallo o inerzia.
3. Il/La Presidente Garante è eletto/a dall’Assemblea nazionale a maggioranza assoluta dei voti espressi. Nel caso nessun/a candidato/a abbia conseguito tale maggioranza, si procede immediatamente a una seconda votazione di ballottaggio tra le due persone candidate più votate.
4. In caso di impedimento o di cessazione dalla carica, subentra nelle sue funzioni il/la Portavoce più anziano/a. Entro 60 giorni il Consiglio Federale nazionale elegge in sua sostituzione, a maggioranza, un/una nuovo/a Presidente Garante.
All’articolo 13:
l’intero articolo è sostituito dal seguente:
“Art.10 Direzione nazionale
1. La Direzione nazionale è l’organo di attuazione della linea politica ed è responsabile dell’organizzazione politica e amministrativa di Europa Verde-Verdi. La Direzione nazionale è altresì l’organo responsabile della gestione economico-finanziaria e patrimoniale e della fissazione dei relativi criteri la cui attuazione spetta al/alla Tesoriere/a.
2. La Direzione nazionale è composta dai due Portavoce, dal/dalla Presidente Garante, dai due Presidenti del Consiglio Federale nazionale, dai due Portavoce dei GEV e da 14 componenti eletti dall’Assemblea nazionale.
3. È convocata e presieduta dai due Portavoce. Ne fanno parte senza diritto di voto i/le Presidenti dei gruppi di Europa Verde-Verdi al Parlamento italiano, un/una rappresentante di Europa Verde-Verdi al Parlamento europeo, ed un/una rappresentante di Europa Verde-Verdi al governo.
4. Elegge tra i suoi componenti il/la Tesoriere/a su proposta dei due Portavoce.
5. La Direzione nazionale può dar vita a propri organi interni per sviluppare e organizzare la propria attività.
6. È titolare del simbolo identificativo di Europa Verde-Verdi ed ha il potere di autorizzare l’utilizzo del simbolo secondo i criteri fissati dal Consiglio Federale nazionale.
7. In tutte le decisioni ove non si raggiunga una maggioranza prevale il voto dei due Portavoce.”;
All’articolo 14:
“l’Art.14” è rinumerato come: “Art.11”;
– al comma 1 le parole: “dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “di Europa Verdi-Verdi”;
– il comma 2 è sostituito dal seguente:
“2. È composto da un massimo di 100 persone, elette per metà dall’Assemblea nazionale e per metà su base regionale dalle Federazioni regionali riconosciute, queste ultime in proporzione alle persone iscritte e ai voti ottenuti. Il Consiglio Federale nazionale entra in carica, con tutti i poteri al momento dell’elezione all’Assemblea nazionale, adeguando di volta in volta i calcoli delle maggioranze, qualificate o meno, al momento delle elezioni dei/delle componenti spettanti alle Federazioni regionali. Ne fa parte di diritto la Direzione nazionale.”;
– dopo il comma 2 è inserito il seguente:
“3. Al Consiglio Federale nazionale sono invitati permanenti, senza diritto di voto, i/le parlamentari, i/le consiglieri regionali, i/le portavoce regionali.”;
– il comma 3 è sostituito dal seguente:
“4. Il Consiglio Federale nazionale si riunisce almeno tre volte all’anno. È presieduto da un e da una Presidente eletti al proprio interno nella prima riunione, convocata dai due Portavoce. Le successive riunioni sono convocate dai due Presidenti, d’intesa con i due Portavoce”;
– il comma 4 è soppresso
– il comma 5 è sostituito dal seguente:
“6. Il Consiglio Federale nazionale nomina su proposta
della Direzione nazionale un organo di garanzia, denominato Giurì, a cui poter ricorrere per l’osservanza delle norme statutarie secondo le modalità previste dall’art.25.”;
– il comma 6 è rinumerato come comma “5”;
– al comma 7 le parole: “il bilancio preventivo e” sono soppresse;
le parole: “vengono predisposti annualmente dal Tesoriere” sono sostituite dalle seguenti: “viene predisposto annualmente dal/dalla Tesoriere/a.”;
– al comma 8 le parole: “Federazioni provinciali, delle Federazioni di comune metropolitano” sono sostituite dalle seguenti: “Federazioni provinciali o di area metropolitana”;
– al comma 9 le parole: “ai Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “a Europa Verde-Verdi”;
– il comma 11 è sostituito dal seguente:
“11. Stabilisce i criteri delle candidature nelle proprie liste, nelle coalizioni e nelle liste di coalizione di cui Europa Verde–Verdi fa parte.”;
– dopo il comma 13 è inserito il seguente:
“14. Approva il codice etico.”;
All’articolo 15:
“l’Art.15 Tesoriere” è rinumerato e ridefinito come: “Art.12 Tesoriere/a”;
– al comma 1, primo periodo, le parole da: “nominato/a” fino a: “dell’Esecutivo” sono sostituite dalle seguenti: “eletto/a dalla Direzione nazionale tra i suoi componenti su proposta dei due Portavoce.”;
– al comma 2, primo periodo le parole: “il tesoriere” e “dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “Il/la Tesoriere/a” e “, patrimoniale e contabile di Europa Verde-Verdi”;
al secondo periodo le parole da: “Il tesoriere” e fino a: “dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “Il/la Tesoriere/a è preposto/a allo svolgimento di tutte le attività di rilevanza economica, patrimoniale e finanziaria,”;
le parole: “il bilancio preventivo e” sono soppresse;
– al comma 3, primo periodo, le parole: “Il tesoriere” sono sostituite dalle seguenti: “Il/la Tesoriere/a”;
al secondo periodo, le parole: “Il tesoriere” sono sostituite dalle seguenti: “Il/la Tesoriere/a”;
– al comma 4, primo periodo, le parole: “Il tesoriere” sono sostituite dalle seguenti: “Il/la Tesoriere/a”;
al secondo periodo, le parole: “Il tesoriere” e “ai Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “Il/la Tesoriere/a” e “a Europa Verde-Verdi.”;
al terzo periodo, le parole: “Al tesoriere” e “dall’Esecutivo” sono sostituite dalle seguenti: “Al/Alla Tesoriere/a” e “dalla Direzione nazionale”;
al quarto periodo, le parole: “Il Tesoriere” sono sostituite dalle seguenti: “Il/La Tesoriere/a”;
le parole: “dell’Esecutivo” sono sostituite dalle seguenti: “dalla Direzione nazionale”;
le parole: “della Federazione dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “di Europa Verde-Verdi.”;
– al comma 5 le parole: “dal tesoriere” e “la Federazione dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “dal/dalla Tesoriere/a” e “Europa Verde-Verdi.”;
All’articolo 16:
“l’Art.16” è rinumerato come: “Art.17”;
– il comma 1 è soppresso;
– il comma 2 è sostituito dal seguente:
“9. Il/la Capogruppo nelle istituzioni (consigli comunali, provinciali/area metropolitana, regionali, parlamento nazionale ed europeo) e un/una rappresentante dei componenti dei governi locali e nazionale fanno parte, senza diritto di voto, degli Esecutivi del livello territoriale corrispondente e della Direzione nazionale per il livello nazionale.
Gli/le eletti/e nelle istituzioni (consigli comunali, provinciali, regionali, parlamento nazionale ed europeo) ed i/le componenti dei governi locali e nazionale fanno parte senza diritto di voto dei Consigli Federali, del livello territoriale corrispondente.”;
– il comma 3 è sostituito dal seguente:
“1. Tutti gli organi, nazionali e territoriali, hanno una durata di tre anni.”;
– il comma 4 è rinumerato come comma “2”;
dopo la parola: “organo” è inserita la seguente: “dirigente”;
– il comma 5 è rinumerato come comma “3”;
– il comma 6 è rinumerato come comma “4”;
al primo periodo la parola: “organismi” è sostituita dalla seguente: “organi”;
– il comma 7 è rinumerato come comma “5”;
– il comma 8 è rinumerato come comma “6”;
le parole: “dei delegati” sono sostituite dalle seguenti: “dei/delle delegati/e”;
– il comma 9 è rinumerato come comma “7”;
le parole: “un decimo degli/delle iscritti/e” sono sostituite dalle seguenti: “un terzo”;
– dopo il comma 7 è inserito il seguente:
“8. Le assemblee e le riunioni degli organi dirigenti possono essere svolte anche da remoto, mediante mezzi di telecomunicazione che garantiscano l’identificazione delle persone, la loro partecipazione e l’esercizio del diritto di voto. Il Consiglio Federale nazionale ne stabilisce le modalità di svolgimento e i meccanismi di garanzia per le votazioni.”;
– al comma 10, primo periodo, dalle parole: “che dovrà valorizzare” e fino a: “cumulo delle cariche.” sono soppresse;
– al comma 11 le parole: “dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “di Europa Verde-Verdi”;
– al comma 12 le parole: “La Federazione” sono sostituite dalle seguenti: “Europa Verde-Verdi”;
– il comma 13 è soppresso.
Dopo l’Articolo 16, rinumerato Articolo 17, è aggiunto il seguente nuovo articolo:
“Art.18 Commissariamenti
1. La Direzione nazionale può intervenire nei confronti delle organizzazioni territoriali, adottando tutte le iniziative necessarie, compresa la sospensione o la revoca del riconoscimento e/o l’eventuale nomina di uno o più commissari, allorquando sussista una giusta causa o un giustificato motivo, per gravi e/o ripetute violazioni delle norme dello statuto, del codice etico o dei regolamenti, ovvero nei casi di impossibilità di esercitare le funzioni da parte dell’organo dirigente.
2. Il Consiglio Federale nazionale adotta un apposito regolamento in materia di commissariamenti che preveda modalità, termini temporali e possibilità di ricorso.”;
a seguire è aggiunto il seguente nuovo articolo:
“Art.19 Codice etico
1. Europa Verde–Verdi adotta un codice etico che ha lo scopo di garantire che le persone che la rappresentano, in ogni ordine e grado di rappresentanza abbiano una condotta ispirata a principi di correttezza e di legalità, di onestà e di buona fede, e al rispetto innanzitutto della Costituzione italiana e delle leggi ordinarie e speciali.”;
le parole prima dell’art.17: “TITOLO III – FINANZIAMENTO” sono sostituite dalle seguenti: “TITOLO III – GESTIONE FINANZIARIA” e precedono il nuovo articolo 20
All’articolo 17:
l’Art’17 è sostituito dal seguente:
“Art.20 Finanziamento. Quote. Ripartizione.
1. Il finanziamento di Europa Verde–Verdi è costituito dalle quote di iscrizione, dalle erogazioni liberali degli eletti, dalle erogazioni liberali provenienti dalle campagne di autofinanziamento e dalle risorse previste dalle disposizioni di legge.
2. Il Consiglio Federale nazionale stabilisce i criteri di contribuzione degli eletti alla struttura nazionale e alle articolazioni territoriali.
3. Il Consiglio Federale nazionale, sulla base di un’apposita deliberazione, proposta di concerto tra la Direzione nazionale e il/la tesoriere/a, dispone l’entità e le modalità di redistribuzione delle quote di iscrizione, delle risorse previste dalle disposizioni di legge, delle erogazioni liberali e dei finanziamenti a qualsiasi titolo erogati a Europa Verde-Verdi, tenendo conto, secondo le diverse esigenze, dei seguenti principi:
a) la proporzionalità con il numero delle persone iscritte;
b) la proporzionalità con il numero di dichiarazioni dei redditi, con indicazione a favore di Europa Verde-Verdi, effettuate nel relativo territorio;
c) la solidarietà e il consenso elettorale.
La Direzione nazionale stabilisce l’entità e le forme di finanziamento destinate alle strutture territoriali non riconosciute.
4. Ogni Organizzazione territoriale individua i criteri di coinvolgimento degli aderenti nell’autofinanziamento.
5. È prevista la figura del/la Sostenitore/trice, che pur non aderendo a Europa Verde-Verdi intenda cooperare alle sue iniziative contribuendo economicamente in modo volontario.
I rapporti con i/le Sostenitori/trici sono tenuti sia a livello nazionale, per l’invio di materiale di informazione, sia a livello locale, per il coinvolgimento nelle iniziative.
Tali rapporti devono avvenire con trasparenza e pubblicità sia dell’operato che dell’iniziativa sostenuta.
All’articolo 17 bis:
l’Art. 17 bis è sostituito dal seguente:
“Art.21 Bilancio. Patrimonio. Utili di gestione
1. Annualmente il/la Tesoriere/a nazionale provvede alla redazione del bilancio consuntivo di esercizio di Europa Verde-Verdi in conformità della normativa speciale in materia di partiti politici, composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa, corredato da una relazione sulla gestione.
2. Il bilancio consuntivo è approvato dal Consiglio Federale nazionale entro il termine previsto dalla legge.
3. Il bilancio consuntivo di esercizio viene pubblicato sul sito di Europa Verde-Verdi, entro venti giorni dalla sua approvazione da parte del Consiglio Federale nazionale, unitamente alla relazione della società di revisione e al verbale di approvazione del Consiglio Federale nazionale, come previsto dalla normativa vigente.
4. Le articolazioni e organizzazioni territoriali previste dallo statuto nazionale hanno ciascuna la propria autonomia amministrativa e finanziaria e sono responsabili degli atti da esse posti in essere.
5. Tutte le articolazioni e organizzazioni territoriali sono tenute alla predisposizione di un bilancio da far approvare nelle rispettive Assemblee/Consigli Federali locali.
6. Il bilancio della struttura regionale è redatto secondo modelli predisposti dal nazionale, deve essere approvato dall’Assemblea regionale/Consiglio federale regionale entro il 31 marzo di ogni anno, ed inviato entro sette giorni al/alla Tesoriere/a nazionale al fine di allegarlo alla documentazione del bilancio nazionale così come prescritto dalla normativa speciale in materia di partiti politici. Nel caso in cui l’Assemblea regionale/Consiglio Federale regionale non abbia provveduto entro i termini stabiliti all’approvazione e all’invio del bilancio ai sensi del periodo precedente, la Direzione nazionale, su richiesta del/della Tesoriere/a nazionale, può intervenire ai sensi dell’art.18 dello statuto affinché la norma sia rispettata.
7. In conformità alle normative vigenti per le attività degli enti non commerciali viene espressamente stabilito che Europa Verde–Verdi ed ogni altra articolazione territoriale eventualmente costituita, non possono distribuire agli iscritti, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, risorse o capitale, per tutta la durata della Associazione, salvo diverse disposizioni di legge.
8. In caso di scioglimento di Europa Verde-Verdi, l’eventuale patrimonio e/o avanzo sarà devoluto ad altri Enti o Associazioni con finalità analoghe.
All’articolo 18:
l’Art.18 è soppresso
All’articolo 19:
l’Art.19 è sostituito dal seguente:
“Art.22 Trasparenza e controllo del bilancio
1. Allo scopo di garantire la trasparenza e la correttezza della gestione contabile e finanziaria, Europa Verde–Verdi si avvale di una società di revisione iscritta nell’albo speciale ai sensi delle normative vigenti, avente carattere di terzietà rispetto al partito.
2. Ad essa è affidato il compito di controllo stabilito dalle leggi in materia di bilancio dei Partiti.
3. La società di revisione certifica la regolare tenuta della contabilità sociale ed esprime un giudizio sul rendiconto di esercizio allo scopo di garantire la trasparenza e la correttezza nella gestione contabile e finanziaria, in applicazione dell’art. 9, commi 1 e 2, della legge 6 luglio 2012, n. 96 e successive modifiche.”.
Dopo l’articolo 19 rinumerato articolo 22 il TITOLO IV è rinominato: “DISCIPLINA DELLE PERSONE ISCRITTE E NORME DI GARANZIA”
All’articolo 20:
“l’Art.20” è rinumerato come: “Art.23”;
– il primo periodo del comma 1 è sostituito dal seguente: “La persona iscritta che, in violazione degli obblighi assunti con l’adesione venga meno alle norme dello statuto, del codice etico e dei regolamenti, può essere sottoposta, nel rispetto del principio del contraddittorio, a procedimento disciplinare.”;
al secondo periodo la parola: “iscritto/a” è sostituita dalle seguenti: “ogni persona iscritta”;
– al comma 2, alla lettera b), le parole: “all’iscritto” sono sostituite dalle seguenti: “alla persona iscritta”;
alla lettera c, le parole: “ai Verdi” e “dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “a Europa Verde-Verdi” e “di Europa Verde-Verdi”;
– al comma 3, alla lettera a), le parole: “ai Verdi” e “I Verdi hanno” sono sostituite dalle seguenti: “a Europa Verde-Verdi” e “Europa Verde-Verdi ha”;
la lettera c) è sostituita dalla seguente: “c) Grave inosservanza dei principi ispiratori e/o del codice etico”;
dopo la lettera c) è inserita la seguente:
“d) Reiterata inosservanza dello statuto o dei regolamenti o del codice etico per cui la persona iscritta abbia già subito una delle sanzioni disciplinari sopra indicate.”.
All’articolo 21:
“l’Art.21” è rinumerato come: “Art.24”
le parole: “dei votanti” sono sostituite dalle seguenti: “delle persone votanti”.
All’articolo 22:
“l’Art.22” è rinumerato come: “Art.25”
– al comma 1 le parole: “iscritto ai Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “di persona iscritta a Europa Verdi-Verdi”;
dopo la parola: “regolamentari” sono inserite le seguenti: “, del codice etico,”;
– al comma 3, primo periodo, le parole: “dell’Esecutivo nazionale” sono sostituite dalle seguenti: “della Direzione nazionale”;
alla fine del secondo periodo, le parole: “dei votanti” sono sostituite dalle seguenti: “delle persone votanti”.
– al comma 5, secondo periodo, le parole: “del 50% più uno” sono sostituite dalle seguenti: “della maggioranza”;
– al comma 6 le parole: “ai Verdi” e “dei Verdi” sono sostituite dalle seguenti: “a Europa Verde-Verdi” e “di Europa Verde-Verdi”;
All’articolo 23:
“l’Art.23” è rinumerato come: “Art.26”;
– al comma 1, primo periodo, le parole: “da 10 Federazioni provinciali riconosciute” sono soppresse;
al secondo periodo le parole: “per Assemblea per delegati” sono sostituite dalle seguenti: “dall’Assemblea nazionale”;
– al comma 2 la parola: “assemblea” è sostituita dalle seguenti: “Assemblea nazionale”;
le parole: “dei votanti” sono sostituite dalle seguenti: “delle persone votanti”;
– al comma 3 le parole: “l’Esecutivo nazionale è autorizzato” sono sostituite dalle seguenti: “La Direzione nazionale è autorizzata”.
dopo l’articolo 23, rinumerato in 26, è aggiunta la seguente norma transitoria:
“NORMA TRANSITORIA
In deroga al presente statuto, l’Assemblea costituente del 10-11 luglio 2021, al fine di consentire la più ampia convergenza per la costituzione in Italia di un unico soggetto politico ecologista largamente rappresentativo, decide di procedere all’elezione degli organi dirigenti di Europa Verde – Verdi con le seguenti modalità.
1. L’Assemblea costituente del 10-1l luglio 2021 procede all’elezione dei seguenti organi previsti dallo statuto: i due Portavoce, eletti in questa occasione in deroga alle procedure di candidatura previste dallo statuto, articolo 8 commi 4, 5; la Direzione nazionale; il Consiglio Federale nazionale – quota nazionale. L’assemblea nazionale non procederà in questa occasione all’elezione del/della Presidente Garante.
2. L’Assemblea costituente del 10-1l luglio 2021 procede, solo in questa occasione e in deroga alle norme del presente statuto, articolo 12 comma 1, alla elezione di un/una Tesoriere/a che sarà indicato nella lista dei membri della Direzione nazionale e in deroga all’articolo 11 comma 4, dei due Presidenti di genere diverso del Consiglio Federale nazionale.
3. La platea dell’Assemblea costituente del 10-1l luglio 2021, che procede alla elezione dei due Portavoce, della Direzione nazionale, dei 50 componenti del Consiglio Federale nazionale – quota nazionale, del/della Tesoriere/a e dei due Presidenti del Consiglio Federale nazionale, sarà composta, in deroga all’articolo 7 comma 1, dall’insieme dei delegati espressi dagli iscritti che hanno aderito alla campagna di adesione alla Federazione dei Verdi per gli anni 2019 e 2020 e dei delegati espressi dalle persone che hanno aderito alla campagna di adesione 2020 e 2021 (fino al 3 maggio) alla costituente Europa Verde.
4. Gli organi dirigenti nazionali così composti, in deroga allo Statuto, entrano in carica nella pienezza dei propri poteri adeguando i calcoli delle maggioranze, qualificate o meno, alla composizione risultante dall’elezione del 10 e 11 luglio 2021.
Il completamento degli organi dirigenti nazionali dovrà avvenire secondo le seguenti modalità.
5. La Direzione nazionale convocherà, entro il 30 novembre 2021, in modo che si tenga non oltre il 31 gennaio del 2022, un Consiglio Federale nazionale o in alternativa un’Assemblea nazionale programmatica,
in questo caso composta dagli stessi delegati eletti per l’Assemblea costituente del 10-1l luglio 2021, che procederà al completamento degli organi dirigenti con l’elezione del/della Presidente Garante.
6. Tutti gli organi statutari delle articolazioni e organizzazioni territoriali, in deroga all’articolo 17 comma 1, esauriscono la loro durata alla conclusione della presente assemblea nazionale, ma restano in carica fino al proprio rinnovo che avverrà, secondo i tempi e le modalità decise dalla Direzione nazionale, attraverso assemblee composte, relativamente al territorio di appartenenza, dall’insieme delle persone iscritte che hanno aderito alla campagna di adesione alla Federazione dei Verdi 2019, 2020, 2021 e delle persone iscritte che hanno aderito alla campagna di adesione alla costituente Europa Verde 2020, 2021. Per i territori dove si svolgeranno le elezioni amministrative e regionali dell’autunno 2021, l’elezione dei nuovi organi dirigenti avverrà successivamente alla data delle elezioni.
7. In deroga al presente statuto, i due portavoce nazionali dei GEV, parteciperanno alle riunioni della Direzione nazionale in qualità di invitati e senza diritto di voto, fino alla successiva elezione dei loro due nuovi Portavoce, che avverrà secondo le modalità previste dal Regolamento dei GEV.
8. La presente norma transitoria ha valore fino alla completa attuazione delle suddette disposizioni.
9. La Presidenza dell’Assemblea costituente è autorizzata al coordinamento formale dei testi.”.
Proposte di modifiche approvate all’unanimità
TABELLA ATTRIBUZIONE DELEGATI
Consulta la tabella
Approvata all’unanimità
REGOLAMENTO ASSEMBLEE PROVINCIALI PER L’ELEZIONE DEI 326 DELEGATI DELLA FEDERAZIONE DEI VERDI
ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE/COSTITUENTE DEL 10 E 11 LUGLIO 2021
Approvato all’unanimità
I/le delegati/e che parteciperanno all’Assemblea nazionale/costituente del 10 e 11 luglio 2021 sono assegnati alle Federazioni provinciali nel numero totale di 326 come da tabella allegata e calcolati ai sensi di quanto previsto dall’art.10 del Regolamento dell’organizzazione territoriale (così come modificato in via transitoria dal CFN del 22/23 maggio 2021) sulla base del tesseramento unificato 2019-20 e sulla base dei risultati elettorali delle elezioni europee del 2019;
i/le delegati/e saranno eletti/e da assemblee provinciali convocate, esclusivamente per questo fine, almeno 7 giorni prima la data del loro svolgimento;
le assemblee provinciali dovranno essere svolte sulla base degli/delle iscritti/e alla Federazione dei Verdi dei tesseramenti 2019 e 2020 unificati e risultanti tali alla Federazione nazionale;
le assemblee provinciali che eleggeranno i/le delegati/e all’Assemblea nazionale si potranno svolgere a partire dal 4 giugno e fino al 27 giugno 2021;
le assemblee provinciali, in relazione alle disposizioni di legge sulla pandemia in vigore nella regione di appartenenza, possono essere svolte da remoto, mediante mezzi di telecomunicazione che garantiscano l’identificazione dei partecipanti, la loro partecipazione e l’esercizio del voto;
qualora l’assemblea si svolga nella modalità da remoto, la convocazione dovrà contenere data, link alla piattaforma digitale di videoconferenza “ZOOM”, ordine del giorno con gli orari di inizio del collegamento per la registrazione, dei lavori, del termine per la presentazione delle candidature a delegato e di voto, nonché un riferimento di posta elettronica a cui comunicare eventuale indirizzo mail (se diverso o non comunicato al momento dell’adesione) per ricevere il link per la partecipazione;
la convocazione deve inoltre contenere il numero di sottoscrizioni necessarie, per la presentazione di una lista di candidati a delegati/e, pari a 1/20 del numero totale degli aderenti alla Federazione provinciale, ma in ogni caso non inferiore a 3;
la convocazione andrà inviata via mail (o in mancanza tramite cellulare se fornito) a tutti gli/le iscritti/e e pubblicata (senza il link che sarà inviato direttamente all’interessato/a) sul rispettivo sito web provinciale e regionale. La convocazione andrà obbligatoriamente inviata, anche alla Federazione nazionale che provvederà a pubblicarla, nella sezione dedicata all’Assemblea nazionale, sul sito web www.verdi.it ;
le Federazioni provinciali che hanno più di 40 aderenti devono prevedere, per la partecipazione all’assemblea, una pre-registrazione obbligatoria alla piattaforma digitale di ZOOM il cui link sarà inserito nella convocazione inviata agli/alle iscritti/e;
ciascun/a iscritto/a dovrà obbligatoriamente pre-registrarsi per la partecipazione all’assemblea, entro 24 ore prima dell’orario di inizio della stessa con il proprio nome, cognome e indirizzo email utilizzando il link presente nella convocazione. Successivamente alla pre-registrazione riceverà in tempo utile, alla mail indicata (che dovrà essere univoca), il link per accedere alla videoconferenza;
tutti/e gli/le iscritti/e che non abbiano comunicato, al momento dell’adesione, un indirizzo mail valido e univoco, devono farlo entro 48 ore prima dell’orario di inizio dell’assemblea, all’indirizzo di posta elettronica, all’uopo indicato nella convocazione, per poter ricevere il link di pre-registrazione, pena la non possibilità di partecipazione alla stessa;
Le Federazioni provinciali che hanno un numero minore o uguale a 40 aderenti possono decidere di non prevedere la pre-registrazione. In questo caso sarà sufficiente inviare il link della videoconferenza a cui l’iscritto/a dovrà collegarsi obbligatoriamente con il proprio nome e cognome affinché possa essere chiaramente identificato;
le liste di candidati/e a delegato/a, se già corredate delle sottoscrizioni, vanno presentate entro il termine stabilito nella convocazione, oppure, ciascun partecipante all’assemblea potrà sottoscrivere, attraverso la chat della piattaforma, una sola lista di candidati/e a delegato/a. Saranno ammesse alla votazione le liste che, entro il termine stabilito nella convocazione, abbiano il numero di sottoscrizioni necessarie. Nel caso venga presentata un’unica lista valida si procederà direttamente alla votazione on line. Diversamente, se le liste presentate e valide fossero due o più, la Federazione provinciale individuerà una data in cui far svolgere le votazioni attraverso seggi di voto.
Tutte le assemblee provinciali svolte in videoconferenza vanno registrate, a cura della Federazione provinciale, tramite l’apposita funzione prevista da ZOOM.
Il presente regolamento modifica in via transitoria tutti i regolamenti vigenti interessati.
MODALITA’ PRESENTAZIONE CANDIDATURE IN ASSEMBLEA
PER L’ELEZIONE DEGLI ORGANI PREVISTI DALLA NORMA TRANSITORIA
COSI’ COME APPROVATE DAL CONSIGLIO FEDERALE NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE DEI VERDI (22/05/2021)
Le candidature per l’elezione dei seguenti organi: il e la Portavoce, il e la Presidente del Consiglio Federale nazionale, la Direzione nazionale con l’indicazione del/della Tesoriere/a, il Consiglio Federale nazionale – quota nazionale, che saranno eletti nell’assemblea nazionale del 10 e 11 luglio, così come previsto dalla norma transitoria, dovranno pervenire entro l’orario prestabilito dalla presidenza dell’Assemblea correlate da un numero prestabilito di sottoscrizioni di delegati/e con relativo numero di accredito secondo le seguenti modalità:
– Per le candidature alla coppia di Portavoce sono necessarie 80 sottoscrizioni;
– Per le candidature alla coppia di Presidente del Consiglio Federale nazionale sono necessarie 80 sottoscrizioni;
– Per una o più coppie di candidati/e a componente della Direzione nazionale sono necessarie 40 sottoscrizioni;
Per quel che riguarda il numero di sottoscrizioni richiesto per le candidature a Consigliere Federale – quota nazionale, e ogni eventuale altra modalità, verrà decisa dall’Assemblea su proposta della Presidenza.
Approvata all’unanimità
– MOZIONE POLITICA
– MOZIONE BILANCIO
– Elenco proposte di modifiche allo statuto approvate dal CFN da sottoporre all’assemblea nazionale
– TABELLA ATTRIBUZIONE DELEGATI
– REGOLAMENTO ELEZIONE DELEGATI
– Modalità candidature agli organi da eleggere approvata all’unanimità