MOZIONE POLITICA
Il Consiglio Federale nazionale riunito a Roma il 5 ottobre 2014, in merito al progetto di costituzione di nuovo soggetto politico tra Verdi e Green Italia, approva il seguente documento.
Le elezioni europee hanno indicato che costruire una nuova forza politica Verde è possibile. Per condurre il nostro progetto all’approdo desiderabile e necessario, bisogna che l’assemblea straordinaria si configuri con una forte caratterizzazione e novità, non una fusione burocratica di ceti politici, ma luogo di incontro e confronto culturale e programmatico delle e degli ecologisti, da nutrire e fecondare con nuove idee, progetti e sfide. Luogo aperto ed abitabile da parte di coloro che condividono il documento programmatico, i principi, il progetto/percorso. Riteniamo necessario un confronto programmatico, articolato e approfondito, all’interno del quale definire anche la questione delle elezioni regionali, che devono vedere la presenza della nostra forza politica fortemente caratterizzata in senso eco ambientalista ed europeista, perché anche la politica regionale va reimpostata in questo senso, basti pensare al ruolo che le regioni hanno sull’utilizzo dei fondi europei, la responsabilità di applicarne norme e orientamenti (vedi il tema caccia e le risorse economiche erogate per le deroghe), la definizione dei progetti, le scelte sul territorio, il quasi monopolio delle politiche sociosanitarie, ecc.. Sottolineiamo la necessità di reperimento delle risorse necessarie per far funzionare la futura forza politica, nonché la necessità di affrontare e risolvere prioritariamente le questioni economiche-finanziarie e del personale da cui il processo di unificazione e formazione del nuovo soggetto politico non possono prescindere.
I nostri punti:
1) il processo politico non è solo un accordo tra Verdi e Green Italia ma l’avvio di un percorso costituente per dare un approdo comune a tutti gli ecologisti Italiani;
2) conseguentemente a quanto scritto nel primo punto gli organismi non saranno la sommatoria tra quelli Verdi e di Green Italia;
3) voteranno all’assemblea gli aderenti ai Verdi, a Green Italia e chi entro 30 giorni dalla convocazione dell’assemblea aderirà al processo di fondazione del nuovo soggetto Verde. Le modalità di voto all’assemblea e se fare un’assemblea per iscritti o per delegati, verranno decisi con la proposta di un regolamento e poi di uno statuto in regola con le disposizioni di legge vigenti;
4) fase transitoria della durata di un anno degli organi che si andranno ad eleggere. Quali organi da eleggere verranno decisi con la proposta di regolamento e statuto;
5) riteniamo necessario costruire un nostro confronto programmatico al fine di presentare un documento in tal senso che affronti i punti necessari di chiarimento politico. Ad esempio: caccia, consumo suolo, Ilva, reati ambientali,politica estera, politica economica;
6) riteniamo necessario la presentazione di un manifesto politico programmatico che contenga anche la data dell’assemblea (questo per dare la certezza che facciamo sul serio) per raccogliere adesioni nuove e costruire politicamente il percorso comune degli ecologisti, dei civici e democratici del nostro Paese;
7) per le elezioni regionali va applicato e rispettato il principio dell’autonomia delle realtà locali, che dovranno costruire alleanze rispettando i valori che sono alla base della nostra azione politica ovvero tutelare la vita e l’ambiente, difendere la democrazia e praticarla, respingere ogni forma di discriminazione razziale, di genere o di orientamento sessuale, promuovere la giustizia sociale e la conversione ecologica dell’economia, salvaguardare i beni culturali e il paesaggio;
8) approvazione di un bilancio preventivo con la previsione dei costi che si intendono assumere.
Il Consiglio Federale nazionale, sulla base di quanto previsto dal presente documento, dà mandato all’Esecutivo nazionale di continuare e concludere il confronto con i rappresentanti di Green Italia.
Approvata a larghissima maggioranza con 1 voto contrario e nessun astenuto
MOZIONE
REFERENDUM TRA GLI ISCRITTI
Il Consiglio Federale nazionale riunito a Roma il 5 ottobre 2014, visto il referendum tra gli iscritti, deciso dal Consiglio Federale del 7 giugno 2014, e svoltosi l’8 e 9 settembre 2014 che ha visto la partecipazione di 552 iscritti, di cui 383 con modalità elettronica attraverso il voto on line sul sito dei Verdi e 169 attraverso il voto cartaceo tramite posta o fax; preso atto che gli iscritti hanno espresso 546 voti favorevoli, 4 voti contrari e 2 schede bianche alla proposta di norma transitoria che consente al Consiglio Federale, in deroga a quanto stabilito dall’articolo 23 dello statuto, di effettuare direttamente le modifiche allo statuto della Federazione dei Verdi che si rendessero necessarie per renderlo conforme al dettato del D.L. 28 dicembre 2013 e a quelle che dovessero essere richieste o derivanti da disposizioni di legge;
dichiara approvata la seguente norma transitoria statutaria:
“5. Le modifiche statutarie necessarie ai fini dell’iscrizione e la permanenza della Federazione dei Verdi nel registro dei partiti politici e/o quelle eventualmente richieste dalla Commissione di cui all’art. 9, comma 3, della legge 6 luglio 2012 n. 96, definita poi di Garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici o derivanti da altre disposizioni di legge, possono essere effettuate dal Consiglio Federale nazionale”.
Approvata all’unanimità
MOZIONE
DI ADEGUAMENTO DELLO STATUTO
Il Consiglio Federale nazionale riunito a Roma il 5 ottobre 2014, preso atto dell’approvazione della norma transitoria che consente al Consiglio Federale, in deroga a quanto stabilito dall’articolo 23 dello statuto, di effettuare direttamente le modifiche allo statuto della Federazione dei Verdi che si rendessero necessarie per renderlo conforme al dettato del D.L. 28 dicembre 2013 “Abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore”; preso atto delle modifiche già individuate dal medesimo Consiglio Federale del 7/6/2014 e in particolare:
Art.2 (commi aggiuntivi)
2. La quota associativa è intrasmissibile e non dà luogo ad alcuna rivalutazione.
7. La Federazione dei Verdi riconosce a chiunque entri in relazione con essa il diritto al rispetto della vita privata e alla protezione dei dati personali che lo riguardano in conformità ai principi del codice della privacy, come previsto e disciplinato dal d. lgs. 196/2003 e successive modifiche, alle norme ad esso collegate nonché ai provvedimenti dell’autorità garante.
art.4 – denominazione, simbolo e sede (articolo così riscrittto)
1. La Federazione dei Verdi, detta anche “I Verdi” ha come simbolo il Sole che ride con la dicitura VERDI con la seguente descrizione “Un cerchio che racchiude un Sole che Ride giallo su fondo verde tagliato da una striscia bianca con la scritta VERDI in verde”, la cui rappresentazione grafica è allegata al presente statuto.
2. Il simbolo può essere modificato o utilizzato solo in parte quale contrassegno elettorale.
3. La Federazione dei Verdi ha sede in Roma.
Art. 17 bis – Patrimonio, utili di gestione (articolo aggiuntivo)
I1. In conformità alle normative vigenti per le attività degli enti non commerciali viene espressamente stabilito che:
2. La Federazione dei Verdi ed ogni altra articolazione territoriale eventualmente costituita, non possono distribuire agli iscritti, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, risorse o capitale, per tutta la durata della Associazione, salvo diverse disposizione di legge;
3. In caso di scioglimento della Federazione dei Verdi, l’eventuale patrimonio e/o avanzo sarà devoluto ad altri Enti o Associazioni con finalità analoghe. In caso di scioglimento di una articolazione territoriale eventualmente costituita il patrimonio e/o l’avanzo sarà devoluto alla Federazione dei Verdi e nel caso di contestuale scioglimento di questa ad altri Enti o Associazioni con finalità analoghe;
visti i rilievi mossi dalla Commissione di Garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici in sede di audizione il 26 settembre 2014, apporta le seguenti ulteriori modifiche allo statuto così come richiesto dalla medesima Commissione:
Per quanto prescritto dal D.L 28 dicembre 2013 n.149 all’art.3, comma 2,
– alla lettera 0a) e cioè che va indicato nello statuto l’indirizzo completo della sede del partito;
l’art.4 comma 3, viene così modificato:
3. La Federazione dei Verdi ha la sede legale in Roma, in Via Antonio Salandra n.6. La sede legale potrà essere trasferita con delibera dell’Esecutivo nazionale in deroga alla procedura di modifica statutaria di cui all’articolo 23 del presente Statuto.
– alla lettera d) e cioè che vanno individuate le modalità attraverso le quali assicurare il rispetto del principio del contraddittorio ai soggetti sottoposti a misure disciplinari;
l’art.20 comma 1, viene così modificato:
1. L’iscritto che, in violazione degli obblighi assunti con l’accettazione dello Statuto e della carta di adesione, venga meno ai principi ispiratori dei verdi, può essere sottoposto, nel rispetto del principio del contraddittorio, a procedimento disciplinare.
Ciascun iscritto/a può presentare ricorso al Giurì nazionale avverso le sanzioni ricevute.
l’art.21, viene così modificato:
Il Consiglio Federale nazionale adotta a maggioranza dei 2/3 dei votanti un regolamento con cui si regola il procedimento disciplinare, si individuano gli organi competenti a comminare la sanzione e sono stabilite le modalità per la loro deliberazione che devono assicurare il diritto alla difesa, nel rispetto del principio del contraddittorio e il diritto ad essere informato delle contestazioni mosse.
– alla lettera l) e cioè che vanno individuate le modalità di selezione delle candidature per le elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, del Parlamento nazionale, dei consigli delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano e dei consigli comunali, nonché per le cariche di sindaco e di presidente di Regione e di provincia autonoma;
l’art.16 comma 10, viene così modificato:
10. Al fine di favorire maggiore efficacia e il rinnovamento nelle cariche istituzionali, le proposte di candidatura alle elezioni amministrative, regionali, politiche e del parlamento europeo, sono sottoposte a valutazione e approvazione degli organismi di partito di livello territoriale corrispondente, coerentemente con i principi statutari e sulla base di un apposito Regolamento del Consiglio Federale nazionale che dovrà valorizzare il principio federalista nella definizione delle candidature per le elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, del Parlamento nazionale, dei consigli delle regioni e delle province autonome e dei consigli comunali, nonché per le cariche di sindaco e di presidente di Regione e di provincia autonoma, ed esplicitare i criteri e i limiti, a partire dal limite massimo di due mandati consecutivi e dal divieto di cumulo delle cariche. Il Regolamento indicherà anche gli impegni che i candidati dovranno sottoscrivere.
– Per una migliore comprensione dei principi e delle norme si specificano meglio i commi 2 e 8 dell’art.16:
2. Gli eletti nelle istituzioni (consigli comunali, provinciali, regionali, parlamento nazionale ed europeo) ed i componenti dei governi locali e nazionale fanno parte senza diritto di voto degli organismi di partito di livello territoriale corrispondente di più ampia composizione.
8. Per l’elezione degli organi e dei delegati, ove si proceda a votazioni tra proposte concorrenti, si adotta il criterio proporzionale al fine di assicurare la rappresentanza delle minoranze.
Approvata all’unanimità
ODG
MODIFICA ART. 81 DELLA COSTITUZIONE
Il Consiglio Federale nazionale riunito a Roma il 5 ottobre 2014, udita la relazione della co-portavoce Luana Zanella e ascoltato il dibattito, decide che la Federazione dei Verdi aderisca alla proposta di legge di iniziativa popolare per la modifica dell’art. 81 della Costituzione e delle altre norme connesse.
Approvata all’unanimità con 1 astenuto
ODG
SOSTEGNO A VERDI EUROPEI
Il Consiglio Federale nazionale riunito a Roma il 5 ottobre 2014, sostiene la protesta e l’iniziativa dei Verdi europei contro la nomina di Miguel Arias Canete a commissario europeo con la delega al cambiamento climatico, ancora in attesa di conferma.
Miguel Arias Canete si è contraddistinto per i suoi legami con le lobby petrolifere, come i Verdi spagnoli sanno bene.
Si tratta di una figura sbagliata per un ruolo istituzionale che sarà “chiave” nelle future politiche dell’Unione Europea.
Approvata all’unanimità