19 Settembre 2017
“Come Verdi riteniamo che la Strategia Energetica Nazionale nella versione proposta dal governo risulti del tutto inadeguata alle necessità impellenti del paese. In particolare la SEN proposta non contribuisce in maniera adeguata a tracciare l’indispensabile percorso per una rapida decarbonizzazione del paese da qui al 2050.” Scrivono in una nota Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dei Verdi, Vittorio Marletto, Responsabile Verdi energia e clima e Francesco Alemanni, Responsabile Verdi organizzazione, che spiegano:
“Per questo condividiamo le osservazioni avanzate sulla SEN dal gruppo di studiosi “Energia per l’Italia” facente capo al prof. Vincenzo Balzani di Bologna. In particolare riteniamo che la SEN dovrebbe presentare una dettagliata Strategia di decarbonizzazione nazionale per l’Italia al 2050, con un’articolata pianificazione per i prossimi anni mirante a raggiungere gli obbiettivi strategici, seguendo l’esempio di quanto proposto per 139 paesi del mondo, tra cui il nostro, dal prof Mark Jacobson di Stanford e collaboratori, che per l’Italia prevede la concreta realizzazione dell’obiettivo 100% rinnovabili nel 2050, con notevoli ricadute benefiche sull’economia e l’occupazione.”
“Siamo convinti – proseguono i Verdi – che la SEN, per essere adeguata agli obiettivi di Parigi, dovrebbe prevedere un Piano 100% rinnovabile che indichi i tempi e modi per l’uscita dalle fonti fossili (carbone, petrolio gas e naturale) nei settori elettrico e trasportistico (pubblico e privato) con un calendario annuale dettagliato e una pianificazione della sostituzione delle fossili con rinnovabili reali (intese quindi primariamente come solare termico, fotovoltaico, eolico, geotermico a bassa entalpia e l’energia dalle maree). Ma anche una Pianificazione obbligatoria e incentivata dell’elettrificazione nei trasporti pubblici e privati e nei porti, con eliminazione progressiva entro il 2035 dei motori a combustione interna ai fini di efficienza energetica e di taglio degli inquinanti, incentivi ai sistemi di multi-sharing e ai sistemi di storage e alle colonnine elettriche ed elettrificazione delle banchine dei porti. Inoltre un Piano nazionale per l’efficienza energetica attraverso misure obbligatorie e incentivi a favore dell’isolamento e del miglioramento energetico degli edifici pubblici e privati. Infine un Piano nazionale per la riduzione delle emissioni in agricoltura, l’eliminazione degli incentivi alle fonti fossili ed incentivi alla ricerca scientifica e all’innovazione finalizzati sia allo sviluppo di nuove tecnologie e materiali legati alle rinnovabili e allo storage.”
“Per far fronte alle sfide che ci impegneranno da qui al 2050 – concludono Bonelli, Marletto e Alemanni – riteniamo fondamentale che il Governo organizzi urgentemente una Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici che, sulla stregua di quella che si tenne nel 2007, aiuti il Paese ad affrontare le sfide che ci attendono.”