“Il Presidente della Regione Puglia Emiliano ha dichiarato oggi che Ilva di Taranto deve risarcire la città. Siamo d’accordo: ci aiuti a far emergere le gravi negligenze del mistero dell’Ambiente che per l’Ilva di Taranto non ha chiesto il danno ambientale ai sensi dell’art.300 del Dlgs 152/2006, danno che e’ stato quantificato dall’Arpa Puglia in 5 miliardi di euro”. Lo afferma in una nota il coordinatore dei Verdi Angelo Bonelli.
“In più – afferma – secondo la valutazione del rischio sanitario, sempre elaborata dall’Arpa Puglia, si stima che in caso di totale applicazione dell’AIA 2012 il rischio di mortalità si sarebbe ridotto del 50% portando il numero dei decessi dovuti all’inquinamento a 12.500. Ma ad oggi le disposizioni dell’AIA originaria sono rimaste disattese come denunciato dai custodi giudiziari e di deroga in deroga sono state depotenziate grazie a ben 10 decreti”. “Questi sono elementi – conclude Bonelli – che dovrebbero fare riflettere tutti i soggetti istituzionali interessati sulla urgente necessità dell’avvio di un processo di conversione industriale dell’Ilva di Taranto su modello Bilbao o Pittsburgh perche’ ad oggi ne’ ambiente, né salute, né lavoro sono garantiti”.