27 Ottobre 2017
Proseguono gli incendi in Piemonte, oltre denunciare il silenzio mediatico è necessario pensare alla salute dei cittadini che è a rischio per il Pm10
“I più di 1500 ettari andati a fuoco nel torinese in questi ultimi giorni, dei quali solo ieri 400, sono il segnale che l’emergenza incendi iniziata questa estate non è ancora finita, visti i 135.466 ettari andati a fuoco quest’anno in tutta Italia, il triplo rispetto al 2016.” Scrive in una nota il coordinatore dei Verdi Angelo Bonelli, che prosegue: “Chiediamo come sia possibile che da giorni le Alpi brucino in assenza di interventi risolutivi. La situazione è drammatica non solo per i danni per quello che si annuncia come uno dei più grandi incendi sull’arco alpino di sempre, ma anche perché le polveri sottili si stanno riversando sulla città di Torino, facendo salire alle stelle i livelli di PM10, con gravi rischi per la salute degli abitanti. Allarme certificato dall’ARPA Piemonte che ha rilevato che le polveri sottili hanno raggiunto i 199 mcg/mc nella giornata di ieri, superando quattro volte i limiti previsti.”
“Se la situazione dovesse continuare – spiega l’ecologista – a questo punto si dovrebbe dichiarare lo stato di emergenza sia per gli incendi sia per l’inquinamento dovuto alle polveri sottili. Sarebbe quindi necessario seguire il protocollo per la salvaguardia della salute dei cittadini che che prevede di invitarli a chiudere le finestre e di ridurre l’attività fisica in particolare per gli anziani, i bambini e i soggetti con patologie cardiorespiratorie.”
“E’ ora che la politica – conclude Bonelli – esca dal mutismo e dall’immobilismo mentre le Alpi bruciano e la salute dei torinesi è seriamente compromessa dalle polveri sottili.”