20 Settembre 2018
“Sono meravigliato nel leggere che la Consigliera Bonafoni porti come prova di quanto lei afferma che le modifiche siano state approvate all’unanimità. Questo per noi è prova inconfutabile di inciucio fatto ai danni dei parchi della regione Lazio. Non è possibile che non ci si assuma la responsabilità di quanto votato“ Così in una nota Angelo Bonelli dei Verdi che spiega: “In primo luogo la caccia, seppur selettiva, è stata autorizzata attraverso il prelievo dei cinghiali ad opera dei cacciatori, cosa che non ha mai visto nessun precedente nella storia regione Lazio. Nei parchi peraltro, il contenimento dei cinghiali è un problema per la biodiversità e non solo per l’agricoltura, e si può realizzare con metodi efficaci che non sono quelli legati alla caccia e ai cacciatori che dell’attuale invasione di cinghiali, sono gli unici responsabili, con i passati piani reintroduttivi atti all’ampliamento del numero di capi da cacciare sui territori.”
“Un secondo punto poi – prosegue l’ecologista – è quello che con silenzio assenso sui Piani di assetto dei parchi verranno approvate le lottizzazioni previste irresponsabilmente e contro i principi del parco dagli enti gestore . Ad esempio l’ente Roma Natura ha inserito una lottizzazione nella Riserva Tenuta dell’Acqua Fredda per una quota di lottizzazione per 150 mila metri cubi a favore del Vaticano. Con questa norma del silenzio assenso una delle battaglie storiche degli ambientalisti, come l’istituzione di un’importante area protetta come Acquafredda a Roma, viene cancellata. Anni di battaglie per la tutela del territorio spazzate via da questa legge di cui a maggioranza di csx si sta assumendo una grave responsabilità. “
Una terza osservazione in merito: “Con il silenzio assenzo nell’edilizia libera con rimodulazione, ci sarà una vera e propria deregulation dell’edilizia nei parchi e questo avverrà senza ombra di dubbio. Possiamo discutere all’infinito, ma non possiamo accettare che venga detta una cosa diversa da quanto scritto.”
“Il movimento ambientalista negli anni passati ha fatto una dura opposizione con tantissime battaglie per la difesa dei Parchi contro la Giunta Storace che li voleva ridurre. Oggi – conclude Angelo Bonelli – si apre pagina nera per il sistema delle aree protette ed utilizzeremo tutti gli strumenti politici, giuridici e legali per difendere i parchi: come abbiamo fatto con Storace lo faremo anche questa volta.“