La chiusura delle fontanelle a Roma è una scelta che crea problemi gravi sia agli animali che alle persone rischiando un aumento di malori dovuto al caldo
I tecnici di Acea ieri hanno dato il via libera alla chiusura delle fontanelle di Roma per il periodo estivo, quasi 200 solo nel centro storico. La misura ha l’obiettivo di risparmiare l’1% dell’acqua a getto continuo. “Una scelta scellerata e inadeguata. L’acqua è vita”. Così il responsabile Verdi diritti Animali che prosegue: “Si sta negando la libertà dalla sete. Un animale che non può bere muore. Una persona anziana che non si può rinfrescare o idratare può avere dei malori con conseguenze peggiori”. L’ecologista conclude con delle proposte: “Il primo cittadino più che chiudere i nasoni pensi a tamponare la dispersione delle acque degli acquedotti che sfiora il 45% o installi dei rubinetti. L’acqua è un diritto universale stabilito per legge dopo il referendum del 2011”. Ogni anno il Bel Paese perde ben 2,8 milioni di metri cubi di acqua al giorno a causa del mancato rimodernamento della rete idrica. Il piano degli acquedotti italiano risale al 1968, aggiornato parzialmente solo nel 1975.