La questione del rinnovo della licenza per la commercializzazione all’interno dell’Unione Europea di pesticidi contenenti Glifosato sta assumendo una connotazione sempre più precisa: gli stati europei hanno detto “no” . Questa decisione avviene dopo una proposta da parte della Commissione Europea che andava in una direzione contraria, gli Stati membri avevano deciso di non esprimersi, fino a ieri 9 novembre 2017 in cui il provvedimento stato, alla fine messo ai voti.
Nel processo di votazione 14 paesi hanno votato a favore, 9 contro (tra cui l’Italia) e 5 si sono astenuti. Con questi numeri non si è raggiunta la maggioranza prevista del 55%, pertanto la mozione non è passata.
Se da un lato questa può essere una buona notizia, bisogna analizzarne gli aspetti non propriamente positivi: ci sono ancora troppi Stati che sono a favore dell’utilizzo del pesticida di casa Monsanto. Questo avviene nonostante gli studi realizzati e la scoperta dei famigerati “Monsanto Papers” ( di cui vi abbiamo parlato qui) nei quali si è visto che la multinazionale ha fatto realizzare studi ed articoli ad hoc per fermare la campagna sugli effetti e sulla persistenza del glifosato e sui danni che può recare agli esseri umani.
Eppure, nonostante questa decisione, non siamo ancora totalmente al riparo dalla possibilità che il Glifosato ricompaia. La situazione verrà in ogni modo risolta a breve perché il prossimo 15 dicembre scade la concessione alla Monsanto e la Commissione Europea ha già convocato una nuova riunione del comitato di appello cui sottoporre un’altra proposta. Con buona probabilità si tratterà di assecondare le richieste del Parlamento UE che, in occasione del voto del 24 ottobre aveva espresso la volontà di eliminare dal mercato tutti i prodotti contenti glifosato entro i prossimi 5 anni. Non è chiaro ancora cosa andrà proporre la Commissione in questa nuova sede, visto che già la votazione prevedeva il rinnovo della concessione per 5 anni e non per 10 come era stata preventivata.
In conclusione a breve sapremo cosa ne sarà della questione Glifosato, auspicandone l’eliminazione totale nel più breve tempo possibile, anche perché come vi avevamo già raccontato in diversi casi (ad esempio qui) alcuni studi realizzati dai Verdi Europei hanno già confermato la tossicità del pesticida e la sua persistenza in alcuni alimenti, che intossicano le persone ignare di star ingerendo un veleno.