Intorno al partito dei Verdi italiani, occorre registrare un dato alquanto bizzarro, ovvero quello di essere considerato come “Il Partito dei NO”, specialmente per quanto riguarda l’aspetto delle Infrastrutture. La realtà , ovviamente, è ben diversa da quanto ritenuto da una parte dell’opinione pubblica perchè in realtà dietro a quei veti posti su alcune infrastrutture ritenute “superflue” se non inutili (basti citare l’esempio della TAV Torino-Lione per cui molti studi, tra cui il più recente effettuato dall’apposita commissione “costi -benefici”) ci sono da sempre delle proposte alternative in ottica sostenibile sia in senso ambientale, che in quello economico.
Ed in realtà non si tratta nemmeno di una novità: la questione della percezione parziale e limitane di alcune battaglie storiche dei Verdi è un problema che viene posto da molto tempo. Tanto che qui, oggi, vi vogliamo riproporre un testo datato 2007 – ma con temi ancora attuali all’interno del dibattito politico – scritto da Anna Donati dal titolo “Cantieri Utili – i Sì dei Verdi per la mobilità sostenibile” (Che potete scaricare gratuitamente qui ).
Il titolo da solo è già evocativo del contenuto principale del testo: i Verdi non sono contrari allo sviluppo infrastrutturale del Paese, ma sono favorevoli ad uno sviluppo sostenibile delle infrastrutture italiane.
In realtà, come si può osservare da alcune infografiche e tabelle presenti in questo libro i Verdi sono molto favorevoli alla creazione di nuove infrastrutture e sì, sono stati e sono contrari a quelle che implicano uno spreco eccessivo di risorse economiche, quando basterebbe adeguare quelle già esistenti e che, ovviamente sono dannose per l’ambiente.
I Verdi sono per la mobilità e per la crescita, ma in chiave inderogabilmente sostenibile e come pilastro per un futuro migliore per la vita delle persone nel rispetto del territorio e della biodiversità di cui il nostro Paese è ricchissimo.
Su tutte le immagini in questo articolo vi proponiamo due tabelle che sono in grado di riassumere alcune delle posizioni più importanti dei Verdi in tema strutturale degli ultimi vent’anni:
Innanzitutto parliamo di infrastrutture stradali a livello nazionale. In questa prima tabella si possono osservare le alternative sostenibili sia a livello ambientale, che a livello economico di alcune proposte che ciclicamente tornano da anni all’interno del dibattito nazionale e locale come la TAV, l’Autostrada della Maremma, la Roma-Latina, fino ad arrivare al celeberrimo e fantomatico Ponte sullo Stretto di Messina.
Queste sono solo alcune delle proposte (chiaramente alcune cose sono state realizzate come il nodo ferroviario di Bologna).
Le proposte dei Verdi hanno sempre pensato anche alla mobilità locale ed al trasporto urbano, come si può vedere da questa seconda tabella:
La questione delle posizioni dei Verdi quindi è sintetizzabile in poche righe: il NO è per quelle infrastrutture dannose per l’ambiente e di fatto antieconomiche perchè implicano spese per lo Stato che possono essere contenute di molto.