Il presidente francese Emmanuel Macron ha riunito 60 capi di Stato per il suo One Planet Summit. L’impegno del capo dell’Eliseo nei confronti dell’ambiente sta prendendo una direzione molto concreta: uno degli obiettivi era quello di trovare fondi per la ricerca ed il contrasto ai cambiamenti climatici.
Uniti dallo slogan “Make Our Planet Great Again”, che parafrasa quello elettorale di Donald Trump uscito dagli accordi di Parigi, capi di stato, filantropi, climatologi ed imprese si sono ritrovati insieme in una veste molto più informale rispetto a quello di una riunione come la COP21 di Parigi. Il bilancio di questo 12 dicembre realizzata su una chiatta sulla Senna è, nonostante la situazione attuale, positiva: la maggior parte degli attori presenti hanno come obiettivo quello di trovare ed investire nuovi finanziamenti, specialmente pensando al fatto che sempre più stati (vedi gli USA di Trump) stanno drammaticamente tagliando sovvenzioni, e quindi le gambe ad un processo di innovazione e di ricerca sui cambiamenti climatici. L’obiettivo comune è quello di andare insieme in un percorso che punti verso il raggiungimento degli obiettivi degli Accordi di Parigi in occasione della COP 21.
Ecco un bilancio dello One Planet Summit all’insegna della lotta ai cambiamenti climatici:
- Per iniziare possiamo citare la frase di Macron che, aprendo la riunione, ha dato un messaggio estremamente urgente ed importante: “Stiamo perdendo la battaglia, non procediamo abbastanza velocemente e questo è drammatico. Dobbiamo tutti muoverci perché a tutti noi verrà presentato un conto salato”.
Chiaramente il presidente francese si riferisce ai cambiamenti climatici e allo scotto che si pagherà a livello globale se si considerano gli effetti disastrosi che l’innalzamento delle temperature potrebbe causare (ve ne avevamo parlato qui ). - In totale i presenti a questo incontro hanno presentato circa 30 progetti raggruppati in 12 capitoli. Tra questi troviamo la creazione di un Osservatorio Spaziale sul Clima e l’impegno sottoscritto da 34 paesi di contingentare le emissioni di CO2 per quanto riguarda i trasporti marittimi.
- La fondazione di Bill Gates, la Commissione Europea e molti paesi tra cui la Francia hanno messo a disposizione di un ammontare pari a 650 milioni di euro per fornire aiuti al mondo dell’agricoltura per adattarsi ai cambiamenti climatici.
- Tra tutti forse c’è un annuncio che può essere considerato il più speciale è quello della Banca Mondiale dal 2019 fermerà di finanziare le società che propongono l’esplorazione di nuovi territori per lo sfruttamento di petrolio e gas. Si tratta della prima banca multilaterale a prendere un tale impegno in questo settore.
Questi risultati raggiunti ci fanno presumere ragionevolmente che quello di ieri 12 dicembre sarà solo il primo di una serie di incontri sotto l’egida francese e sotto il titolo di One Planet Summit.